VESCOVO PRINCIPE:
Il principe vescovo fu una figura politica e religiosa venuta alla luce nell'alto medioevo, quando l'impero e le popolazioni germaniche iniziarono ad appoggiarsi alle autorità cristiane presenti sul territorio per gestire il potere e amministrare le comunità. La nuova religione era ormai diffusa capillarmente e aveva creato un proprio stato nello stato con a capo il papa, il cui potere era localmente rappresentato dai vescovi. Questi erano quindi un efficace mezzo di controllo delle popolazioni a loro sottoposte, che potevano non coincidere con la diocesi, e divennero ben presto autorità politiche oltre che religiose. Dapprincipio si trattò di concessioni di regalie, ovvero privilegi regali, elargiti dai re germanici con l'intento di creare un contrappeso al potere e alle ambizioni delle famiglie nobiliari. Dal momento in cui iniziò ad affermarsi il nuovo modello dei principati, i vescovi assunsero automaticamente il ruolo di principi. La stragrande maggioranza delle cariche era affidata a membri di casate nobiliari, salvo qualche rara eccezione grazie a cui era possibile che si verificasse una nomina a vescovo di un appartenente alla piccola nobiltà, che poteva quindi aspirare a divenire principe. Prima della riforma i principi vescovi erano 53 e tutti cattolici; tre di questi erano, accanto a quattro principati laici, elettori dell'imperatore: Magonza, Colonia e Treviri. Dopo la riforma e il processo di secolarizzazione del potere se ne contavano 26, a cui si affiancarono i nuovi principati vescovili protestanti dei quali quello di Magdeburgo era il più importante. Con la pace di Westfalia questi ultimi vennero tutti secolarizzati tranne quello di Lubecca. I mutamenti politici e sociali del XIX secolo si rivelarono fatali anche per i principati vescovili cattolici: il declino del Sacro Romano Impero, la secolarizzazione iniziata  nel 1801 con il trattato di Lunéville, la Rivoluzione francese e tutto il portato di questi nuovi ed epocali eventi fecero sì che nel 1806 quelle dei principati vescovili europei occidentali, eccezion fatta per il Montenegro fino al 1918 e (con i dovuti distinguo) per la Città del Vaticano fino ai giorni nostri, divennero cariche esclusivamente secolari, non affidate a esponenti del clero. Attualmente il vescovo di Urgell in Spagna è co-principe di Andorra ma non ha poteri politici. Vista la presenza in Europa di diverse cariche politiche locali, si ebbero anche il conte vescovo e il lord vescovo. Fra i più importanti principati vescovili si ricordano: Salisburgo, Augusta, Basilea, Breslavia, Bressanone-Brixen, Coira, Costanza, Lubecca, Liegi, Strasburgo, Trento e Worms, oltre i tre elettori di Magonza, Colonia e Treviri.