OPERA DEI PUPI:
Legata alle tradizioni cavalleresche arabo-normanne e a quelle dei paladini di Francia, ha origini non lontane (risale al 1887), benché a Siracusa sin dall'antichità si inscenassero spettacoli teatrali con burattini. I "pupari" narrano numerose storie leggendarie, che hanno come protagonisti: dame e cavalieri, Ruggero (visto come vincitore sui musulmani), i cavalieri della Tavola Rotonda, gli eroi bretoni e carolingi, re Artù; prima del XIX secolo, però, protagonisti erano i paladini di Francia, con le loro "belle gesta": i pupazzi rappresentavano i personaggi più diversi, da Angelica a Orlando, da Rinaldo a Carlo Magno, e i cantastorie narravano di leggende cavalleresche di ogni epoca. Gli splendidi costumi pongono in risalto il senso eroico della vita, così come è interpretato dall'animo popolare: le scene di amore tra paladini e dame si alternano ad atti di eroismo e di cavalleria, in un tripudio di "mezzelune", corazze sfolgoranti, mulinare di spade, pennacchi colorati. Il materiale con cui vengono creati i "pupi" siciliani (ferro, legno, rame, ceramica) e la ricercatezza dei tessuti utilizzati per realizzare i costumi conferiscono maggiore pregio alla lavorazione dei burattini. La competenza del "puparo" deriva da una completa formazione artigiana: egli deve saper scolpire la struttura del "pupo" nel legno; deve essere in grado di lavorare il metallo per realizzarne l'armatura; deve avere conoscenze necessarie per dipingere il viso e confezionare l'abito in stoffa. È possibile ammirare queste marionette, realizzate dagli artigiani siciliani (unici in Italia), anche in una mostra che si tiene nell'ex "teatro stabile dell'opera dei pupi", a Caltagirone (CT).