GUTTUSO, RENATO:
Nasce a Bagheria (PA) nel 1912. Giovanissimo frequenta la bottega di un decoratore di carretti. Alla fine degli anni Venti del Novecento, mentre completa gli studi classici, entra a far pratica nello studio del futurista Pippo Rizzo. Dopo aver esposto alla I Quadriennale di Roma (1931) e in una collettiva alla Galleria del Milione di Milano (1932) abbandona gli studi universitari e si stabilisce a Roma (1933). Stringe rapporti di amicizia con Mafai, Pirandello, Cagli e Ziveri, che influenzano la sua pittura in senso "tonale". Nel 1935 partecipa alla II Quadriennale e nel 1936 alla Biennale di Venezia. Nel 1938 realizza il primo dipinto epico-popolare, "La fuga dall'Etna", e tiene una personale alla Galleria della Cometa. Nel 1942 al Premio Bergamo ottiene il secondo premio con "La Crocifissione", aperta denuncia dei disastri provocati dal regime fascista. In questo periodo studia e reinterpreta le scattanti figurazioni del Picasso post-cubista e accentua la sua vena polemica verso le questioni sociali, svolgendo un ruolo fondamentale nell'evoluzione in senso "realista" della pittura italiana. Notevole anche la funzione di tramite tra gli ambienti romani e quelli milanesi legati a "Corrente". Inizialmente la sua azione in favore di una pittura impegnata si svolge all'interno della sinistra fascista che fa capo a Giuseppe Bottai e alla rivista "Primato". Negli anni di guerra accanto ad Antonello Trombadori e ad altri esponenti del partito comunista partecipa attivamente alla Resistenza; comincia la serie dei "Massacri" (raccolti nel libro "Gott mit uns"). Nel 1947 aderisce al Fronte Nuovo delle Arti. Dagli anni Cinquanta fu l'esponente principale di una corrente "realista", politicamente impegnata a fianco del Pci e spesso polemicamente in lotta con le tendenze "formaliste" di molta arte astratta. È morto a Roma nel 1987.