ITALICI:
Con questa denominazione si usa designare le popolazioni di lingua e di origine indoeuropea -eccettuati gli illirici della costa adriatica, i fenici della Sicilia occidentale e della Sardegna, i celti della Gallia Cisalpina, gli etruschi ed i coloni greci dell'Italia meridionale- che penetrarono in Italia tra il II ed il I millennio a. C. Arrivarono nella penisola in due ondate, a distanza di un millennio l'una dall'altra, e costituirono due gruppi distinti, quello latino-siculo, più antico, e quello umbro-sabellico o osco-umbro, più recente. Dal punto di vista del diritto romano, SOCII ITALICI erano gli appartenenti alle tribù organizzate nella confederazione romano-italica, che comprendeva tutte le città assoggettate, con ranghi e privilegi diversi: a un primo livello i cittadini di Roma e delle colonie dedotte; a un secondo i MUNICIPIA, che godevano della cittadinanza; a un terzo le CIVITATES SINE SUFFRAGIO, che non avevano diritto di voto, e le città italiche sconfitte, legate a Roma da FOEDERA. Il termine giuridico di ITALICI fu assunto dai confederati che nel 91 a. C. si ribellarono a Roma per ottenere la cittadinanza (guerra sociale).