GHIBELLINI:
Il nome indica i sostenitori del potere imperiale nel secolare conflitto con la Chiesa e nasce in Germania in occasione della morte senza eredi diretti dell'imperatore Enrico V di Franconia, nel 1125. Nelle lotte per la successione, la frattura della nobiltà feudale oppose ai "guelfi" della Casa di Baviera, fautori della Chiesa, i "ghibellini", dal nome del castello di Waibling della Casa di Hohenstaufen di Svevia. Il termine venne a indicare in Italia la grande e piccola nobiltà feudale che, in età comunale, mirava a consolidare il patrimonio personale grazie alla supremazia dell'Impero sul Papato. Essi appartenevano, insieme ai guelfi, alla classe sociale dei "magnati", che agli inizi del XIV secolo era la più potente e ricca nei comuni ma lacerata da rivalità interne. Esemplare lo storico conflitto tra ghibellini e guelfi nella Firenze del tempo, che, come in altre realtà comunali, portò all'affermarsi del potere delle signorie. Numerose le testimonianze letterarie dell'epoca circa la necessità di una pace fra le parti, come si legge nel DEFENSOR PACIS di Marsilio di Padova o nella "Monarchia" di Dante Alighieri, che visse personalmente le amarezze di quegli anni, descritte soprattutto nella "Divina Commedia".