REPUBBLICA AMBROSIANA:
Repubblica costituita dall'aristocrazia milanese il 14 agosto 1447, dopo la morte dell'ultimo Visconti. Filippo Maria non aveva lasciato eredi maschi e suo genero Francesco Sforza 'condottiero diventato Signore di Cremona e Pontremoli' rivendicò il suo diritto alla successione. Ma i milanesi insediarono un governo repubblicano, nel tentativo di ripristinare la passata autonomia comunale, e proclamarono l'Aurea Repubblica Ambrosiana. Venne eletto un Consiglio di 24 capitani, cui spettava il compito di governare, mentre Francesco Sforza fu nominato capitano generale. Ben presto la repubblica dovette affrontare una serie di problemi che non fu in grado di risolvere: si manifestarono contrasti insanabili all'interno del governo e lo scontento cominciò a serpeggiare fra i cittadini, che non vedevano mantenute le promesse loro fatte. Approfittando della crisi dinastica e della debolezza dimostrata dal Consiglio, molte delle città assoggettate durante la signoria viscontea si erano rese indipendenti. Inoltre, tra gli altri stati italiani, Milano aveva potenti nemici: Firenze, in particolare, guardava con preoccupazione all'instabilità politica del milanese e temeva eventuali mire espansionistiche di Venezia. Fu lo Sforza a decretare la fine della Repubblica Ambrosiana, armando un esercito con cui prese d'assedio la città. Milano fu costretta ad arrendersi e Francesco Sforza ne divenne il duca l'11 marzo 1450. V. anche SFORZA