INVASIONE DI MILANO DA PARTE DI CARLO VIII:
Ingresso del re di Francia Carlo VIII a Milano, nell'estate del 1494, nel corso della sua discesa in Italia. Carlo intendeva impossessarsi del Regno Aragonese nell'Italia meridionale e intraprendere una crociata contro i turchi. La sua discesa in Italia fu possibile grazie al denaro prestato dalle banche italiane e in seguito alle esortazioni ricevute dalle signorie della penisola. L'Italia, alla fine del 1400, non viveva una situazione di equilibrio, frazionata come era in stati regionali rivali fra loro. Gli stati italiani videro nell'azione di conquista che intendeva intraprendere il re di Francia la possibilità di essere protetti dalle potenze regionali vicine ed eventualmente l'opportunità di espandere i propri domini. Ludovico Sforza, detto il Moro, governava Milano e ritenne opportuno dichiararsi alleato di Carlo VIII per due motivi: innanzitutto perché temeva rivendicazioni dinastiche da parte di Carlo di Orléans, imparentato con i Visconti, in secondo luogo perché sperava che appoggiare l'azione del re contro il Regno di Napoli avrebbe allontanato ogni pericolo di perdere il ducato di Milano. Del resto Carlo VIII aveva armato un esercito temibile e disponeva di modernissimi pezzi di artiglieria. Il re poté così entrare a Milano in modo trionfale, senza incontrare alcuna resistenza. La sua venuta non ebbe conseguenze negative immediate ma l'alleanza voluta da Ludovico non riuscì a salvare la città dalle mire del successore di Carlo, Luigi XII, nipote di Valentina Visconti.