DE MARCHI EMILIO:
Scrittore nato a Milano nel 1851. Dopo essersi laureato in lettere insegnò, pur occupandosi contemporaneamente di pubblicazioni. Fondò nel 1875, assieme ad un gruppo di amici, la rivista quindicinale di arte e letteratura La vita nuova. Lavorò per la casa editrice Vallardi come curatore di una collana popolare, La buona parola; fu inoltre segretario dell'Accademia scientifico-letteraria di Milano. Pubblicò soprattutto romanzi ma fanno parte della sua produzione anche poesie e una commedia, Dopo il duello, rappresentata per la prima volta nel 1876. Tema ricorrente in tutte le opere di De Marchi è la vita dell'uomo comune, che si ritrova ad affrontare vicende sfortunate e drammi da cui esce sconfitto. I personaggi delle opere di De Marchi appartengono alla piccola borghesia o ai ceti popolari lombardi e sono ritratti dall'autore con precisione e con umana partecipazione. Essi cercano di opporsi con tutti i mezzi al destino e alla società stessa in cui vivono, ma falliscono quasi sempre e sopportano con dignità ciò che la vita infligge loro. Fra le opere di Emilio De Marchi si ricordano: Storie d'ogni colore (1885), Il cappello del prete (1888), Demetrio Pianelli (1890) e Arabella (1892), ritenuti i suoi due lavori migliori, Giacomo l'idealista (1897), la raccolta di poesie Vecchie cadenze e nuove (1899). Col fuoco non si scherza (1901) e Milanin Milanon (1902) furono pubblicate dopo la morte dello scrittore, avvenuta a Milano nel 1901.