BERCHET GIOVANNI:
Poeta e scrittore, nacque a Milano nel 1783 e merita di essere ricordato come una delle personalità più rappresentative del romanticismo lombardo. All'inizio si fece conoscere per alcune traduzioni di opere letterarie dal tedesco, dall'inglese e dallo spagnolo, poi nel 1816 pubblicò la 'Lettera semiseria di Grisostomo', nella quale espose le idee del romanticismo italiano, sostenendo che i poeti dovevano interpretare l'anima popolare, ispirarsi alla storia e alla realtà del loro tempo, lasciando da parte l'imitazione degli autori greci e latini per seguire la loro ispirazione artistica. Costretto all'esilio in varie località dell'Europa, per avere aderito ai moti rivoluzionari del 1821, si dedicò alla composizione delle sue opere più importanti: 'I profughi di Parga' (1821), 'Romanze' (1824), 'Fantasie (1829), nelle quali espresse le sue teorie, in particolare l'amore per la patria e per la libertà e l'odio contro lo straniero oppressore, facendo presa soprattutto tra i giovani. Tornato dall'esilio, nel 1848 sostenne la rivolta delle Cinque Giornate di Milano ma, dopo il ritorno degli austriaci, si recò a Torino, dove fu eletto deputato al Parlamento per due volte. Morì nel 1851.