MEDICI:
Strenua avversaria delle famiglie oligarchiche al governo della città, la casata Medici, pur composta da banchieri e mercanti, sosteneva la fazione popolare. Con l'appoggio del popolo minuto, nel 1434 i Medici divennero Signori di Firenze, esiliando gli avversari. Cosimo il Vecchio dette inizio alla Signoria medicea, rinunciando agli aspetti esterni del potere e limitandosi ad assicurare ai suoi fautori le magistrature repubblicane, senza sconvolgere gli ordinamenti cittadini. Le altre importanti famiglie fiorentine esautorate, capeggiate dai Pazzi, architettarono una congiura ("Congiura dei Pazzi", 1478) per eliminare i due giovani nipoti di Cosimo il Vecchio, Giuliano e Lorenzo: durante una funzione religiosa, celebrata in Santa Maria del Fiore a Firenze, un'aggressione tolse la vita a Giuliano, mentre Lorenzo, pur ferito gravemente, riuscì a mettersi in salvo e a conservare il potere nelle mani del proprio casato, con l'aiuto del popolo insorto in un tumulto. Lorenzo, detto il Magnifico, fu grande uomo di stato, nonché apprezzato letterato e mecenate. Fino alla discesa di Carlo VIII di Francia, assicurò all'Italia un relativo periodo di pace ed equilibrio politico. Sino al 1737, con vicende di alterna fortuna, i Medici ricoprirono a Firenze varie cariche politiche ma decadendo progressivamente nella stirpe e nel governo.