MOTI RIVOLUZIONARI DEL CILENTO:
Durante il Risorgimento nel Cilento si coagularono le attività clandestine che la Carboneria e i liberali svolgevano nel regno delle due Sicilie. Questa vasta zona della provincia salernitana fu anche teatro di due rivolte dirette a ottenere istituzioni rappresentative dai Borboni: la prima, scoppiata nel 1828 per opera di un piccolo gruppo guidato dal canonico Antonio Maria De Luca, iscritto alla Carboneria, fu repressa sul nascere; la seconda, organizzata nel 1848 dal patriota Costabile Carducci, ebbe più fortuna e fu all'origine della sollevazione che, estendendosi a tutto il Cilento, costrinse Ferdinando II di Borbone a concedere la costituzione; anche questa rivolta, tuttavia,  si spense di lì a poco  fra l'indifferenza e l'ostilità delle plebi meridionali.