ABBAZIA DI CAVA DE' TIRRENI:
Antica abbazia benedettina, fondata nel 1011 in fondo a uno speco, da cui deriva il nome di Cava esteso a tutto l'abitato (nell'attuale provincia di Salerno); fu chiamata della Santissima Trinità in seguito a una visione del suo fondatore e primo abate, il monaco salernitano Alferio, giunto forse da Cluny. La chiesa, ampliata verso la fine dell'XI secolo, fu consacrata da papa Urbano II nel 1092. Nei secoli XI e XII l'abbazia fu molto fiorente e grazie a donazioni e immunità raggiunse una grande potenza non solo religiosa ma anche economica e commerciale: nel XIV secolo, al culmine del suo splendore, aveva giurisdizione su circa 500 tra abbazie, priorati e chiese dipendenti, da Roma a Palermo, e possedeva una flotta navale per il commercio con l'Oriente. Nel 1394 divenne sede vescovile ma dal 1396 al 1497 perse importanza, perché fu assegnata ad abati commendatari che, impoverendola di monaci e sostanze, causarono l'estinzione della famosa congregazione cavense e la fine della potenza politica degli abati. Dell'abbazia primitiva non rimane molto: la chiesa e il convento, rovinati dal tempo, furono ricostruiti quasi integralmente nel XVIII secolo; il museo del monastero dei padri benedettini conserva una raccolta numismatica e vari oggetti, mentre l'archivio custodisce oltre 15.000 pergamene, tra cui codici visigotici, longobardi e normanni di estremo valore per lo studio della storia medievale dell'Italia meridionale; la biblioteca, organizzata nel 1575, contiene inoltre migliaia di manoscritti membranacei e cartacei, nonché incunaboli ed edizioni della prima metà del Cinquecento.