GIARDINO DI BOBOLI:
Il giardino di Boboli, a Firenze, occupa gran parte della collina omonima, ai piedi della quale sorge il palazzo Pitti, e si prolunga nel vivaio disteso sul fianco dell'altura del Belvedere. Pero volere de Eleonora di Toledo, sposa del granduca Cosimo I, il giardino è sbocco naturale della residenza della famiglia Medici, pensato come un parco per gli svaghi, le feste e gli spettacoli. Iniziato nel 1550 su disegno di Niccolò Pericolo Tribolo è completato a fine secolo da Bernardo Buontalenti che gli imprime il caratteristico assetto all'italiana,  ripreso in grande stile dalle corti in tutta Europa: la ricca vegetazione è qua e là interrotta, senz'ordine, dalle statue e fontane, giochi d'acqua e grotte artificiali. Tra queste, la celebre e bizzarra invenzione di gusto tipicamente manierista del Buontalenti, che porta il nome dell'architetto e risale al 1588: la facciata a serliana e la centrale fontana del Giambologna introducono a tre ambienti interni e separati, fittamente rivestite da concrezioni calcaree, stalattiti, conchiglie, stucchi e affreschi. Il virtuosismo del Buonatelenti lo porta a collocare, nella prima delle tre grotte, anche i quattro Prigioni di Michelangelo, una scelta che stravolge il significato delle statue realizzate dal Buonarroti per la tomba di Giulio II de' Medici valorizzandone esclusivamente il valore decorativo come in molti altri esempi di arredo urbano del tardo Cinquecento.