FILIPPO IL BELLO:
Nato a Fontainebleau nel 1268 da Filippo III e Isabella d'Aragona e salito al trono nel 1285, la sua più grande aspirazione fu quella di operare l'unificazione politica della Francia ma dovette prima scontrarsi con una serie di problemi: in Italia appoggiò gli Angioini di Napoli contro gli Aragonesi nella rivolta dei Vespri Siciliani, che finì per escludere i primi dal controllo sulla Sicilia; in Inghilterra si scontrò con Edoardo I per il possesso della Guienna ma con il trattato di Montreuil dovette rinunciare a quella contea; in occasione dei moti della Fiandra, con la pace di Athis-Mons (1305), riconobbe a quelle terre l'indipendenza, contentandosi del possesso di alcune castellanie. Nel tentativo di rafforzare il potere monarchico si scontrò spesso con le pretese di universalità della Chiesa: i presupposti di un aperto conflitto di interessi si delinearono nel 1296, quando il sovrano francese impose tassazioni ai membri della gerarchia ecclesiastica; Bonifacio VIII rispose a questa iniziativa con la bolla di Clericis Laicos ma il re riaffermò il suo pieno potere in materia fiscale e il papa dovette cedere; nel 1301, inoltre, Filippo IV fece arrestare il legato pontificio in Francia, arrogandosi il diritto di processarlo; il papa passò al contrattacco con le bolle 'Ausculta', 'Fili' e 'Unam Sanctam', in cui si affrontavano i problemi di fondo del contrasto e si affermava la superiorità del potere spirituale su quello temporale; per tutta risposta nel 1303 il re fece arrestare Bonifacio VIII, liberato quasi subito da un'insurrezione popolare ma morto di lì a poco. Il contrasto continuò quindi con Benedetto XI (1301-1304) e si interruppe con Clemente V, il quale trasferì la Santa Sede ad Avignone, in Borgogna, (1309), venendo a trovarsi sotto il diretto controllo del re. Quest'ultimo morì a Fontainebleau nel 1314.