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TEMPIO DI ANTAS

Approfondimento

Approfondimento: TEMPIO DI ANTAS

Il tempio di Antas, dedicato dai fenici e dai punici al dio Adon Sid addir Baby, cacciatore e fecondatore, e poi dai romani a una divinità locale nuragica chiamata Sardopastoris Fanum,  si trova nel comune di Fluminimaggiore, a pochi chilometri da Iglesias, in provincia di Cagliari. L'area su  cui è stato edificato era già sacra in età nuragica e fenicio-punica. Imponente simbolo del potere romano nell'isola, il tempio è orientato da nord-ovest a sud-est e ha un ingresso preceduto da una scalinata che si apre a sud-est. Il podio è diviso in quattro parti: pronao, cella propriamente detta e, nel fondo, due piccoli vani. Il pronao ha quattro colonne sulla fronte, dove si può notare il fregio (epistilio) con una dedica romana al Sardus Pater. I muri perimetrali sono sostenuti da uno zoccolo a blocchi squadrati, posti in opera in modo da evidenziare le due porte che, nel fondo, danno accesso a due vaschette quadrate. L'accesso alla cella è segnato da una soglia fiancheggiata da due grandi stipiti che presentano, incorporata, la decorazione architettonica del portale. Tutto l'ambiente è impreziosito da un pavimento di calce, coperto da un mosaico a tessere bianche con al centro un disegno quadrangolare in tessere di colore blu turchese. In questa sorta di penetrale le due vaschette dovevano servire per cerimonie di purificazione. Gli studiosi ipotizzano anche l'esistenza di un altare formato da un unico blocco e collocato nel vano di destra. Sia i pilastri dorici, che si alzavano davanti alle pareti interne della cella e del penetrale, sia le colonne ioniche del pronao sono rialzati con integrazioni moderne su calchi dei pezzi originali. Nei pressi del lato nord-orientale del tempio sono state messe in luce alcune modeste strutture edilizie tra le quali una piccola costruzione a un solo vano, probabilmente adibita a deposito di ex-voto; è legittimo supporre che nel secolo V-IV a.C. i cartaginesi, arrivati a spingersi nella valle del rio Antas, edificarono e cominciarono a frequentare il luogo di culto, forse terminando la pianta nel III sec. a.C. L'elemento tardo-punico romanizzato è sicuramente precedente alla ricostruzione e all'ampliamento dell'edificio sacro con blocchi di arenaria stuccati ed è stato costruito utilizzando moltissime terrecotte architettoniche. In età imperiale (fine del secolo II a.C. - secolo III d.C.) ebbe inizio la terza e ultima fase edilizia che, attraverso numerose modifiche e rifacimenti, diede al tempio la pianta e le strutture giunte fino ai nostri giorni.

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