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Provincia di AREZZO

Capoluogo: Arezzo

Scheda

 
Stemma della provincia Arezzo
   

Provincia di Arezzo - Statistiche

Territorio. Provincia della Toscana orientale, occupata dai poderosi contrafforti dell'Appennino, fra cui si insinuano le valli dell'alto e medio Arno, del Tevere e del Canale Maestro della Chiana; è un luogo di aspri contrasti climatici e un "habitat" ideale per la vegetazione d'alta quota (abete bianco nella riserva naturale di Camaldoli). La sua popolazione, distribuita in 39 comuni e caratterizzata da un indice di vecchiaia elevato, ha alle spalle una solida tradizione rurale e artigianale e davanti a sé la prospettiva di una consistente crescita nel settore secondario. L'ambito socio-culturale in cui germogliano e fruttificano i fermenti locali, di chiara matrice toscana nelle sue componenti strutturali, evidenzia elementi di trapasso ad un contesto etnico-linguistico mediano, di cui è testimonianza tangibile il dialetto di transizione dell'area. Lo stemma, concesso con Regio Decreto, allude ad elementi paesaggistici della provincia: vi sono raffigurati, con simboli araldici, L'Arno, il Monte Falterona, il Tevere e la Valdichiana.

Comunicazioni. Gli assi portanti del sistema delle comunicazioni hanno trovato posto nel Valdarno e nella Val di Chiana, che si prestavano per la loro configurazione ad ospitarli. Si tratta di tracciati imponenti (Autostrada del Sole, ferrovia Roma-Arezzo-Firenze-Bologna), cerniera fra il nord e il sud della penisola.

Storia. Abitata fin dai tempi preistorici, quasi tutta la provincia conobbe vivai di civiltà etrusca e romana. Arezzo si costituì in libero comune nell'XI sec.  e concepì un proposito di espansione destinato ad infrangersi davanti alle resistenze dei signori locali (Ubaldini, Guidi, Tarlati) ed alla decisiva dimostrazione di superiorità data da Firenze con la battaglia di Campaldino (1299). Le velleità di indipendenza e grandezza naufragarono anche nei secoli successivi, mentre alla Repubblica fiorentina subentrava il granducato mediceo e poi lorense. Il granduca Leopoldo II, nel 1825, costituì il compartimento di Arezzo, divenuto provincia dopo l'annessione plebiscitaria del 1860.

Struttura socio-economica. Il tesoro di competenze accumulato in secolo di pratiche agricole, votate a seminativi e colture arbustive (viti e olivi), dà oggi i suoi risultati nello sfruttamento intensivo delle esigue aree pianeggianti. L'artigianato, poi, ha trovato un fertile terreno di coltura all'interno delle imprese manifatturiere che proliferano su tutto il territorio e in particolare nel Valdarno Superiore. Il diffuso benessere è estraneo solo ai comuni montani e decentrati, in vero abbastanza numerosi, che, in contrasto con una linea di tendenza comune al resto della provincia e soprattutto ai suoi centri più popolosi e vivaci (Cortona, Sansepolcro, Montevarchi, Poppi, San Giovanni Valdarno), fanno registrare notevoli carenze infrastrutturali.

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