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FERRERO
Approfondimento
Approfondimento: FERRERO
Grande famiglia di Biella, del ramo dei marchesi di Romagnano, cui appartennero diversi membri che ressero per più di un secolo le diocesi di Ivrea e Vercelli. Bonifacio (1476-1543), due volte vescovo di Ivrea, rinunciò a quella sede in favore dei fratelli Giovanni Stefano e Agostino. Ebbe diverse abbazie, tra le quali quella di S. Benigno di Fruttuaria, in cui si procurò il diritto di zecca. Divenuto cardinale nel 1517, ebbe altri vescovati e la legazione di Bologna (1541). Giovanni Stefano (1473-1520), fratello di Bonifacio, fu vescovo di Vercelli nel 1499 e di Bologna nel 1502; in quello stesso anno divenne cardinale. Nel 1509 passò alla sede di Ivrea. Filiberto, nipote dei precedenti (1500-1549) a soli 18 anni ebbe la sede di Ivrea; fu due volte nunzio presso il re di Francia e legato a Piacenza e ad Avignone. Nel 1549 divenne cardinale. Il fratello Pierfrancesco (1509-1566) ebbe la diocesi di Vercelli dal 1536 al 1561; in questo stesso anno divenne cardinale; era già stato legato in Fiandra con Carlo Carafa e nunzio a Venezia nel periodo compreso fra il 1560 e il 1561. Prese parte al concilio di Trento e rinunziò a Vercelli in favore del nipote Guido (1537-1585). Questi fu a sua volta nunzio a Venezia e legato in Romagna. Figlio di Maddalena Borromeo, zia di S. Carlo, fu autore di una biografia inedita di Gregorio XIII. A Vercelli ne fu vicario il nipote Cesare Camillo (1537-1610), che dal 1581 fu vescovo di Ivrea, dove celebrò diversi sinodi, di cui furono pubblicati gli atti. Ultimo rappresentante della famiglia fu Giovanni Stefano II (1568-1611), nunzio a Praga nel periodo compreso tra il 1604 e il 1607; fu vescovo di Vercelli dal 1599 al 1610.
