Descrizione

Cittadina di pianura, di antiche origini, con un’economia di tipo industriale. I vinovesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale e nella località di Garino; il resto della popolazione si distribuisce tra i nuclei urbani minori Tetti Borno e Tetti Caglieri, nonché in numerose case sparse. Il territorio, ricco di torrenti e canali che lo rendono particolarmente fertile, ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato mostra segni di forte espansione edilizia. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, figura un liocorno d’argento a metà, bordato d’oro. Lo scudo è accompagnato dal motto: VIGUS NOVUS. La redazione non ne ha ottenuto l’autorizzazione alla riproduzione.

Cittadina di pianura, di antiche origini, con un’economia di tipo industriale. I vinovesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale e nella località di Garino; il resto della popolazione si distribuisce tra i nuclei urbani minori Tetti Borno e Tetti Caglieri, nonché in numerose case sparse. Il territorio, ricco di torrenti e canali che lo rendono particolarmente fertile, ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato mostra segni di forte espansione edilizia. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, figura un liocorno d’argento a metà, bordato d’oro. Lo scudo è accompagnato dal motto: VIGUS NOVUS. La redazione non ne ha ottenuto l’autorizzazione alla riproduzione.

Storia

Il toponimo, con ogni probabilità, deriva da VICUS NOVUS, ‘paese nuovo’, ed è attestato come Viconovo sin dal 1120. Di antiche origini, come testimonia il ritrovamento di una tomba a pozzetto di età romana, compare già nel 1040 in un atto di donazione all’abbazia di San Silano di Romagnano Sesia. A partire dall’XIII secolo fu infeudata alla nobile famiglia Della Rovere, il cui nome rimarrà legato a lungo alla storia e allo sviluppo dell’abitato. Tra i membri di questa nobile casata, che governò anche molte altre città, vanno ricordati: Domenico, vescovo di Torino e artefice della costruzione del Duomo; Martino, autore dei Commentarii, e Gerolamo, fine letterato, morto a Roma nel 1592. Soltanto nel XVII secolo, con la morte dell’ultimo rappresentate di casa Della Rovere, il feudo passò ai Savoia. Tra le testimonianze storico-architettoniche più significative vanno ricordate: il Castello Della Rovere, imponente edificio rinascimentale costruito nel XVI secolo e più volte ristrutturato nel corso del tempo; la parrocchiale di San Bartolomeo, su base tardoromanica, che conserva al suo interno due grandi altorilievi marmorei di epoca bizantina; la chiesa di San Desiderio, la cui configurazione attuale risale al XVII secolo in luogo di quella del precedente edificio dell’XI secolo, e la cappella di Santa Croce, infine, realizzata nel XVIII secolo.

Il toponimo, con ogni probabilità, deriva da VICUS NOVUS, ‘paese nuovo’, ed è attestato come Viconovo sin dal 1120. Di antiche origini, come testimonia il ritrovamento di una tomba a pozzetto di età romana, compare già nel 1040 in un atto di donazione all’abbazia di San Silano di Romagnano Sesia. A partire dall’XIII secolo fu infeudata alla nobile famiglia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=DELLAROVERE'>Della Rovere</a>, il cui nome rimarrà legato a lungo alla storia e allo sviluppo dell’abitato. Tra i membri di questa nobile casata, che governò anche molte altre città, vanno ricordati: Domenico, vescovo di Torino e artefice della costruzione del Duomo; Martino, autore dei Commentarii, e Gerolamo, fine letterato, morto a Roma nel 1592. Soltanto nel XVII secolo, con la morte dell’ultimo rappresentate di casa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=DELLAROVERE'>Della Rovere</a>, il feudo passò ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>. Tra le testimonianze storico-architettoniche più significative vanno ricordate: il Castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=DELLAROVERE'>Della Rovere</a>, imponente edificio rinascimentale costruito nel XVI secolo e più volte ristrutturato nel corso del tempo; la parrocchiale di San Bartolomeo, su base tardoromanica, che conserva al suo interno due grandi altorilievi marmorei di epoca bizantina; la chiesa di San Desiderio, la cui configurazione attuale risale al XVII secolo in luogo di quella del precedente edificio dell’XI secolo, e la cappella di Santa Croce, infine, realizzata nel XVIII secolo.

Economia

È sede di Pro Loco e di vigili del fuoco. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi e foraggi; oltre la silvicoltura, si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da numerose aziende che operano in diversi comparti, che spaziano dall’alimentare al metallurgico, dall’edile al meccanico, dal chimico all’elettronico, dal tessile alle confezioni, dalla pelletteria alla lavorazione e conservazione delle carni e del pesce, dalla stampa al legno, dalla fabbricazione degli apparecchi trasmittenti per la radio diffusione e la televisione e apparecchi per la telefonia e telegrafia su filo alle parti e accessori per autoveicoli, nonché articoli sportivi. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario, assicurativo, immobiliare e informatico. Mancano strutture sociali di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca civica. Le strutture ricettive, che comprendono anche aziende agrituristiche, offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

È sede di Pro Loco e di vigili del fuoco. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi e foraggi; oltre la silvicoltura, si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da numerose aziende che operano in diversi comparti, che spaziano dall’alimentare al metallurgico, dall’edile al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, dal chimico all’elettronico, dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a> alle confezioni, dalla pelletteria alla lavorazione e conservazione delle carni e del pesce, dalla stampa al legno, dalla fabbricazione degli apparecchi trasmittenti per la radio diffusione e la televisione e apparecchi per la telefonia e telegrafia su filo alle parti e accessori per autoveicoli, nonché articoli sportivi. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario, assicurativo, immobiliare e informatico. Mancano strutture sociali di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca civica. Le strutture ricettive, che comprendono anche aziende agrituristiche, offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più rinomate della zona, grazie alla vicinanza alla valle fluviale del Po offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare piacevoli escursioni nei dintorni e di godere di una suggestiva cornice paesaggistica. La presenza, poi, di un ippodromo, dotato di varie piste e di bellissimi maneggi, e di un club di golf rappresenta un forte richiamo per gli amanti di queste discipline sportive. Abbastanza frequentata per lavoro, i rapporti con i comuni vicini, comunque, non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si segnalano particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, San Bartolomeo, si festeggia il 24 agosto.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più rinomate della zona, grazie alla vicinanza alla valle fluviale del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PO'>Po</a> offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare piacevoli escursioni nei dintorni e di godere di una suggestiva cornice paesaggistica. La presenza, poi, di un ippodromo, dotato di varie piste e di bellissimi maneggi, e di un club di golf rappresenta un forte richiamo per gli amanti di queste discipline sportive. Abbastanza frequentata per lavoro, i rapporti con i comuni vicini, comunque, non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si segnalano particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, San Bartolomeo, si festeggia il 24 agosto.

Località

Garino, Tetti Borno

Garino, Tetti Borno

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vinovo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.