Descrizione

Comune collinare, di origine medievale, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I villarbassesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nella località di Corbiglia, negli aggregati urbani minori di Carignano, Roncaglia, Tavolada e Vigne, nonché in numerose case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche. L’abitato, interessato da una forte espansione edilizia, è posto in pianura presso lo sbocco del torrente Sangone e si estende in un’ampia conca, sparsa di massi erratici e ben riparata dai circostanti rilievi collinari. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, una torre rossa, merlata alla ghibellina, fondata su una pianura verde e accompagnata, in capo, dalla lettera maiuscola V, d’oro, e da quattro stelle d’argento a otto raggi, ordinate in due pali.

Comune collinare, di origine medievale, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I villarbassesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nella località di Corbiglia, negli aggregati urbani minori di Carignano, Roncaglia, Tavolada e Vigne, nonché in numerose case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche. L’abitato, interessato da una forte espansione edilizia, è posto in pianura presso lo sbocco del torrente Sangone e si estende in un’ampia conca, sparsa di massi erratici e ben riparata dai circostanti rilievi collinari. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, una torre rossa, merlata alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GHIBELLINA'>ghibellina</a>, fondata su una pianura verde e accompagnata, in capo, dalla lettera maiuscola V, d’oro, e da quattro stelle d’argento a otto raggi, ordinate in due pali.

Storia

Il toponimo è composto del plurale di villare, derivato di villa, con significato di ‘lieve inferiorità’ e dall’aggettivo basse, di palese significato. Il valore del toponimo è pertanto ‘piccole borgate basse’, con riferimento alla posizione dell’insediamento rispetto alle zone circostanti. Alla caduta dell’impero carolingio, le terre di Reano e di Palassoglio (sua antica denominazione) appartenevano al vescovo di Torino. Agli inizi dell’XI secolo, faceva parte della corte di Sangano e fu donata all’abbazia di San Solutore. Già a partire dal XIII secolo si presentava diviso in due parti: Palassoglio, di proprietà dell’abbazia, che vi esercitava la propria giurisdizione; Carre, che invece costituiva un corpo a sé stante con interessi particolari, distinti da quelli dell’abbazia stessa. Questa divisione emerge anche da un catasto sabaudo del 1778; vi pose fine il re Carlo Emanuele III che nel 1732 ordinò che le due parti dovessero eleggere un solo giudice per dirimere le controversie concernenti tutto il paese. Tra i monumenti del patrimonio storico-architettonico figurano: la torre medievale, che negli ultimi anni ha subito importanti interventi di restauro volti a ripristinare il suo aspetto quattrocentesco; Casa Pennaroli, che appare nel suo rifacimento seicentesco, in cui gli unici elementi tardogotici rimasti sono i resti di un portico e le finestre in cotto; il Palazzo Cucca Mistrot, con le interessanti false finestre in “trompe d’oeil”; Palazzo Schiari e Palazzo Gonnella. Tra gli edifici religiosi sono degne di menzione la parrocchiale di San Nazzario, ricostruita nel 1674 su un precedente edificio duecentesco, e la piccola chiesa di San Martino di Basse.

Il toponimo è composto del plurale di villare, derivato di villa, con significato di ‘lieve inferiorità’ e dall’aggettivo basse, di palese significato. Il valore del toponimo è pertanto ‘piccole borgate basse’, con riferimento alla posizione dell’insediamento rispetto alle zone circostanti. Alla caduta dell’impero <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CAROLINGIO'>carolingio</a>, le terre di Reano e di Palassoglio (sua antica denominazione) appartenevano al vescovo di Torino. Agli inizi dell’XI secolo, faceva parte della corte di Sangano e fu donata all’abbazia di San Solutore. Già a partire dal XIII secolo si presentava diviso in due parti: Palassoglio, di proprietà dell’abbazia, che vi esercitava la propria giurisdizione; Carre, che invece costituiva un corpo a sé stante con interessi particolari, distinti da quelli dell’abbazia stessa. Questa divisione emerge anche da un catasto sabaudo del 1778; vi pose fine il re Carlo Emanuele III che nel 1732 ordinò che le due parti dovessero eleggere un solo giudice per dirimere le controversie concernenti tutto il paese. Tra i monumenti del patrimonio storico-architettonico figurano: la torre medievale, che negli ultimi anni ha subito importanti interventi di restauro volti a ripristinare il suo aspetto quattrocentesco; Casa Pennaroli, che appare nel suo rifacimento seicentesco, in cui gli unici elementi tardogotici rimasti sono i resti di un portico e le finestre in cotto; il Palazzo Cucca Mistrot, con le interessanti false finestre in “trompe d’oeil”; Palazzo Schiari e Palazzo Gonnella. Tra gli edifici religiosi sono degne di menzione la parrocchiale di San Nazzario, ricostruita nel 1674 su un precedente edificio duecentesco, e la piccola chiesa di San Martino di Basse.

Economia

È sede di Pro Loco. L’agricoltura si basa sulla produzione di cereali, frumento, uva, altra frutta, foraggi e ortaggi; si pratica anche l’allevamento di bovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da numerose aziende che operano nei comparti: alimentare, metallurgico, edile, meccanico, chimico, elettronico, delle confezioni, dei materiali da costruzione, della pelletteria, del legno, della fabbricazione di apparecchi trasmittenti per la radio diffusione e la televisione e apparecchi per la telefonia e la telegrafia su filo, delle locomotive e materiale rotabile ferro-tranviario, dei mobili, delle parti e accessori per autoveicoli, e della lavorazione di articoli in gomma e in plastica. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario, assicurativo e immobiliare. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo, quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco. L’agricoltura si basa sulla produzione di cereali, frumento, uva, altra frutta, foraggi e ortaggi; si pratica anche l’allevamento di bovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da numerose aziende che operano nei comparti: alimentare, metallurgico, edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, chimico, elettronico, delle confezioni, dei materiali da costruzione, della pelletteria, del legno, della fabbricazione di apparecchi trasmittenti per la radio diffusione e la televisione e apparecchi per la telefonia e la telegrafia su filo, delle locomotive e materiale rotabile ferro-tranviario, dei mobili, delle parti e accessori per autoveicoli, e della lavorazione di articoli in gomma e in plastica. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario, assicurativo e immobiliare. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo, quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non sia una meta turistica particolarmente celebrata, offre comunque la possibilità a quanti vi si rechino di visitare i vari parchi e le aree protette, con escursioni sull’altopiano morenico, dove la presenza di circuiti ciclistici e di itinerari a cavallo permette di trascorrere rilassanti giornate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: la festa di San Nazario, a luglio, e la Festa di primavera con mostra di prodotti artigianali, a maggio. Il Patrono, Sant’Amato, si festeggia la prima domenica di settembre. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo. È gemellata con la città francese di Chignin.

Sebbene non sia una meta turistica particolarmente celebrata, offre comunque la possibilità a quanti vi si rechino di visitare i vari parchi e le aree protette, con escursioni sull’altopiano morenico, dove la presenza di circuiti ciclistici e di itinerari a cavallo permette di trascorrere rilassanti giornate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: la festa di San Nazario, a luglio, e la Festa di primavera con mostra di prodotti artigianali, a maggio. Il Patrono, Sant’Amato, si festeggia la prima domenica di settembre. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo. È gemellata con la città francese di Chignin.

Località

Corbiglia, Roncaglia, Tavolada, Vigne

Corbiglia, Roncaglia, Tavolada, Vigne

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Villarbasse rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.