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Descrizione

Centro di pianura, di origine antichissima, che accanto alle tradizionali attività agro-pastorali ha sviluppato il tessuto industriale. I villamaresi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce tra il nucleo urbano minore di Sa Stallada e alcune case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate: si raggiungono i 297 metri di quota. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte crescita edilizia, mostra un andamento plano-altimetrico tipico delle zone pianeggianti. Lo stemma comunale, troncato semipartito, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione, a fondo azzurro, si rappresenta la chiesa di San Pietro in Villamar, d’argento, fondata sulla linea di partizione; il secondo campo, dorato, racchiude una banda ondata, azzurra, con flutti argentati; nella terza partizione, smaltata di rosso, campeggia un albero di olivo sradicato, verde, munito di otto frutti neri.

Storia

Il toponimo è attestato nell’anno 1346 come “pro capellania Mare” è rappresenta un composto di “Villa” e dell’appellativo sardo “mara”; il luogo è così chiamato per la qualità degli alberi. Di origine nuragica, si costituì nel XIV secolo e nel 1369 appartenne a Gerardo de Doni. Nel 1460 fu feudo dei D’Aragal e quindi degli Alagon. Nel 1643 passò agli Aymariel. Interessanti sotto il profilo storico-architettonico sono: la chiesetta di San Pietro, del XIII secolo, di stile romanico-pisano, con una bella facciata asimmetrica e un bel campanile; la chiesa parrocchiale, con interessanti campanili e i resti del Cinquecento di stile gotico-aragonese; la chiesa di Antoccia, del XVI-XVII secolo; la chiesa di S. Giuseppe, del XVII secolo; la chiesa della Madonna d’Itria, anch’essa del XVII secolo, a tre chilometri circa dall’abitato; la chiesa di Santa Maria; i ruderi della chiesa di Santa Maria Maddalena; i ruderi della chiesa di Sant’Antioco.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutta e con l’allevamento di bovini, suini, ovini ed equini. Il settore economico secondario è costituito da imprese che operano nei comparti alimentare, dei laterizi, della fabbricazione di strumenti ottici fotografici, della gioielleria e oreficeria, della consulenza informatica ed edile. Il terziario si compone della rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

La natura accogliente del luogo, il clima mite e le preziose testimonianze artistiche fanno di essa una meta interessante dal punto di vista turistico. Ad affascinare quanti vi si recano contribuiscono anche le rive del fiume Mannu, lungo il quale si trova un angolo di natura incontaminata con un orto botanico e un parco naturale. A pochi chilometri di distanza, inoltre, è possibile visitare il parco di Gesturi, dove i cavallini sardi vivono allo stato brado. Da non perdere è, poi, il nuraghe “Su nuraxi” di Barumini e il parco archeologico di Villanovaforru. Tra gli appuntamenti di rilievo figurano: la festa della Madonna d’Itria, la terza domenica di agosto; la festa di Santa Maria, l’8 e 9 settembre; la festa di Santa Vitalia, il primo lunedì di ottobre. I festeggiamenti hanno luogo con processione religiosa, sfilata di cavalieri in costume tradizionale e “traccas” (carri a buoi) addobbati, ballo pubblico in piazza, spettacoli folcloristici, musica tradizionale sarda, “gosos” o altri canti sacri in sardo, gara poetica, musica, prove di abilità equestre, giochi tradizionali, competizioni sportive e, infine, fuochi d’artificio. La festa patronale, dedicata a San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno.

Località

INFO
  • Popolazione 2.756
  • Lat 39° 37' 6,88'' 39.61857778
  • Long 8° 57' 37,6'' 8.96029444
  • CAP 09020
  • Prefisso 070
  • Codice ISTAT 106026
  • Codice Catasto L966
  • Altitudine slm 108 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno
    C/1137
  • Superficie 38.64 Km2
  • Densità 71,33 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 04:59
  • Tramonto 19:48
Contatti
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ODV
NomeIndirizzo
A.V.S. L'ARCOBALENO O.N.L.U.S.VIA CRISPI 2
AVIS COMUNALE DI SAMATZAIVIA MAGGIORE PIBIRI 19
AVIS COMUNALE DI SAMATZAIVIA MAGGIORE PIBIRI 19
LO ZAINO DI GHIGO ONLUSVIA PERGOLESI 28
PROGETTO BENESSERE COOPERATIVA SOCIALEVIA FRATELLI CERVI 26
SEP SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALEVIA PIERGIORGIO FRASSATI 30
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