Descrizione

Comune di montagna, dalle antiche origini, con un’economia basata sia sull’agricoltura che sull’industria. I vestenanovesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono distribuiti in varie località, delle quali, oltre al capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, le più popolose sono: Bolca, Castelvero, Vestenavecchia, Zovo, Vanzi, Barco, Camponogara, Cracchi, Ferrari, Lovati-Fitto e Valecco. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con quote comprese tra i 279 e i 945 metri, e offre un panorama alto-collinare molto suggestivo, con i suoi estesi pascoli, i suoi vigneti e i rilievi coperti di vegetazione boschiva; particolarmente interessante è la zona di Bolca, in cui si trova una straordinaria cava di pesci fossili. L’abitato è interessato da una forte crescita edilizia.

Comune di montagna, dalle antiche origini, con un’economia basata sia sull’agricoltura che sull’industria. I vestenanovesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono distribuiti in varie località, delle quali, oltre al capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, le più popolose sono: Bolca, Castelvero, Vestenavecchia, Zovo, Vanzi, Barco, Camponogara, Cracchi, Ferrari, Lovati-Fitto e Valecco. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con quote comprese tra i 279 e i 945 metri, e offre un panorama alto-collinare molto suggestivo, con i suoi estesi pascoli, i suoi vigneti e i rilievi coperti di vegetazione boschiva; particolarmente interessante è la zona di Bolca, in cui si trova una straordinaria cava di pesci fossili. L’abitato è interessato da una forte crescita edilizia.

Storia

Abitata già dai neolitici del IV millennio a.C., ha registrato nel corso dei secoli diversi insediamenti fino ad arrivare alla conquista da parte dei romani. Dotata di un castello, che probabilmente sorgeva a Castelvero, nel corso del Medioevo fu al centro di contese tra Vicenza e Verona, di cui seguì le vicende, venendo assoggettata alla signoria degli Scaligeri e passando sotto il dominio dei veneziani dagli inizi del XV secolo. Neanche la storia successiva alla caduta della Serenissima, avvenuta verso la fine del Settecento, si discosta da quella del resto del Veronese, ritornato nelle mani degli austriaci dopo la parentesi dell’invasione napoleonica ed annesso al Regno d’Italia nel 1866. Delle vicende più recenti va ricordato che nell’ultimo conflitto mondiale Vestenavecchia venne completamente incendiata dai nazifascisti. Tra le testimonianze storico-architettoniche spiccano: la chiesa originaria, consacrata nella seconda metà del XVI secolo; la nuova parrocchiale, intitolata a San Leonardo ed edificata verso la metà dell’Ottocento, e le chiese di Bolca, Castelvero e Vestenavecchia.

Abitata già dai neolitici del IV millennio a.C., ha registrato nel corso dei secoli diversi insediamenti fino ad arrivare alla conquista da parte dei romani. Dotata di un castello, che probabilmente sorgeva a Castelvero, nel corso del Medioevo fu al centro di contese tra Vicenza e Verona, di cui seguì le vicende, venendo assoggettata alla signoria degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SCALIGERI'>Scaligeri</a> e passando sotto il dominio dei veneziani dagli inizi del XV secolo. Neanche la storia successiva alla caduta della Serenissima, avvenuta verso la fine del Settecento, si discosta da quella del resto del Veronese, ritornato nelle mani degli austriaci dopo la parentesi dell’invasione napoleonica ed annesso al Regno d’Italia nel 1866. Delle vicende più recenti va ricordato che nell’ultimo conflitto mondiale Vestenavecchia venne completamente incendiata dai nazifascisti. Tra le testimonianze storico-architettoniche spiccano: la chiesa originaria, consacrata nella seconda metà del XVI secolo; la nuova parrocchiale, intitolata a San Leonardo ed edificata verso la metà dell’Ottocento, e le chiese di Bolca, Castelvero e Vestenavecchia.

Economia

Se si escludono Pro Loco e uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non vi sono altre strutture burocratiche degne di nota e, mancando sul posto anche la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti a questo settore, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, frutteti e vigneti; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da più aziende che operano nei comparti lattiero-caseario, edile, tessile, conciario e della fabbricazione di tubi e valvole elettronici. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quelli amministrativi e scolastici, comprendono quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, presenta tra le strutture sociali una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e quelle culturali annoverano il museo dei fossili di Bolca. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Se si escludono Pro Loco e uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non vi sono altre strutture burocratiche degne di nota e, mancando sul posto anche la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti a questo settore, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, frutteti e vigneti; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da più aziende che operano nei comparti lattiero-caseario, edile, tessile, conciario e della fabbricazione di tubi e valvole elettronici. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quelli amministrativi e scolastici, comprendono quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, presenta tra le strutture sociali una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e quelle culturali annoverano il museo dei fossili di Bolca. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, anche se il museo di Bolca richiama numerosi visitatori, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie soprattutto alle sue attività industriali che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti tradizionali; tra questi meritano di essere citati: la sagra ai Cracchi, che si svolge a maggio con intrattenimenti vari; la sagra della Madonna del Carmine, che ha luogo a Vestenavecchia in luglio; la festa folcloristica del turista, che si tiene ad agosto, e la festa della birra del 15 agosto a Castelvero. Il Patrono, San Leonardo, si festeggia il lunedì successivo alla prima domenica di ottobre. Dal 1973 è gemellata con Eichstatt (Germania).

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, anche se il museo di Bolca richiama numerosi visitatori, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie soprattutto alle sue attività industriali che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti tradizionali; tra questi meritano di essere citati: la sagra ai Cracchi, che si svolge a maggio con intrattenimenti vari; la sagra della Madonna del Carmine, che ha luogo a Vestenavecchia in luglio; la festa folcloristica del turista, che si tiene ad agosto, e la festa della birra del 15 agosto a Castelvero. Il Patrono, San Leonardo, si festeggia il lunedì successivo alla prima domenica di ottobre. Dal 1973 è gemellata con Eichstatt (Germania).

Località

Bacchi, Barco, Bolca, Calisti, Camponogara, Canova-Montanari, Castelvero, Cerati, Costo, Cracchi, Ferrari, Gaiotte, Giordani, Lovati-Fitto, Panati, Pezzati, Rossi, Santi, Scarmana, Valecco, Vanzi, Vestenavecchia, Zandonai, Zovo

Bacchi, Barco, Bolca, Calisti, Camponogara, Canova-Montanari, Castelvero, Cerati, Costo, Cracchi, Ferrari, Gaiotte, Giordani, Lovati-Fitto, Panati, Pezzati, Rossi, Santi, Scarmana, Valecco, Vanzi, Vestenavecchia, Zandonai, Zovo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vestenanova rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.