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Descrizione

Piccola comunità di origine medioevale, con economia basata prevalentemente su turismo e agricoltura. La popolazione dei vergemolini, molto esigua e con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, si è quasi dimezzata negli ultimi vent'anni anche se attualmente il sensibile sviluppo del settore turistico, limitando la necessità di emigrare, tende a rallentare lo spopolamento. Il territorio comunale comprende, oltre al capoluogo, le località di Calomini, Campolemisi, Fornovolasco, S. Pellegrinetto. Il suo tessuto architettonico è rimasto grosso modo inalterato nel tempo: il patrimonio edilizio è ancora costituito da antiche case realizzate in pietra, alle quali nel corso dell'ultimo secolo sono stati aggiunti soltanto pochi edifici di nuova costruzione. Il territorio, tipicamente montano, è ricco di attrattive di notevole interesse quali le gole di Trombacco, in parte occupate da un pittoresco bacino idroelettrico e la Grotta del Vento che, attrezzata per le visite da quasi trent'anni, è divenuta la principale attrattiva turistica della Garfagnana e delle Alpi Apuane. Tre monti poggianti su una freccia, probabilmente simbolo della posizione geografica del comune, spiccano sullo stemma; in basso appaiono un compasso, emblema dell'industriosità della popolazione locale, ed una mezzaluna.

Storia

Vanta origini molto antiche; la sua esistenza è infatti ricordata in alcuni atti dell'archivio arcivescovile di Lucca. Nel XIII secolo entrò a far parte del feudo dei Porcaresi; passò quindi a Lucca, che la unì alla vicaria di Barga, e con questa entrò nel comune di Firenze, fino a quando, nel 1451, passò a Modena. Gli Estensi crearono ufficialmente questa comunità solo nel XIX secolo. La sua popolazione ebbe un incremento all'inizio del '400 in seguito all'arrivo di una colonia di bresciani, che si stanziarono a Fornovolasco per lavorare il ferro estratto dal colle delle "Buse", miniere che però vennero abbandonate nell'800, costringendo molti abitanti ad emigrare. Al patrimonio naturale si aggiunge quello artistico, che comprende la chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Patroni Quirico e Giuditta, contenente un pregevole pulpito, e l'eremo di Calomini, elegante ed arioso complesso architettonico sorto alla base di un grande strapiombo davanti ad alcune cavità sotterranee dedicate al culto da oltre 1000 anni.

Economia

Tra i pochi residenti sono numerosi gli anziani, che conducono una vita molto appartata ed integrano i magri proventi della pensione con la coltivazione degli orti, condotta con maestria ed amorevole cura, e con l'allevamento di animali da cortile. A causa della mancanza di risorse e di strutture produttive, la popolazione locale ha gradualmente abbandonato la zona per trasferirsi in aree più industrializzate. Le attività più diffuse sono attualmente la viticoltura, l'allevamento del bestiame (ovini), la lavorazione del legno ed il turismo, anche se il suo enorme potenziale non può essere sfruttato che in minima parte sia per la rete viaria insufficiente, sia per le pastoie burocratiche che l'appartenenza ad un'area protetta composta. I ristoranti sono pochi e non ci sono vere e proprie strutture alberghiere. La ricettività è rappresentata solo da due piccole basi-trekking dotate complessivamente di appena 21 posti letto. Mancano scuole elementari e materne e sono in funzione due soli uffici postali, uno dei quali sta per chiudere. Per le strutture sanitarie bisogna far capo a quelle situate nei maggiori centri del fondovalle.

Relazioni

La Grotta del Vento, pur essendo tra le più importanti d'Italia, non è in grado di risolvere da sola gli enormi problemi economici del comune, soprattutto perché la viabilità di accesso non permette l'arrivo dei grandi pullman, impedendo di fatto il decollo del turismo organizzato. Interessanti anche le antiche miniere estensi, tuttora percorribili per oltre un chilometro. In agosto si svolge "il Boccabugia", concorso nazionale di poesia estemporanea. La festa patronale in onore dei Santi Quirico e Giuditta si celebra il 16 luglio.

Località

Calomini, Campolemisi, Col di Luco, Eremo di Calomini, Fornovolasco, Gallatoio, Monte, Pania, San Pellegrinetto, Vetriceto

INFO
  • Popolazione 0
  • Lat 44° 3' 1,16'' 44.05032222
  • Long 10° 23' 4,90'' 10.38469444
  • CAP 55020
  • Prefisso 0583
  • Codice ISTAT 046032
  • Codice Catasto L763
  • Altitudine slm 619 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2988
  • Superficie 27.3 Km2
  • Densità 0,00 ab/Km2
  • Sismicità Zona
  • Alba 05:14
  • Tramonto 19:16
Contatti
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