Descrizione

Comune collinare, di origine moderna, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I ventimigliesi, con un alto indice di vecchiaia, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita in numerose case sparse, nonché nell’isola amministrativa di Traversa. Il territorio, caratterizzato da una folta e lussureggiante vegetazione, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 1.175 metri di quota. L’abitato, che sorge su una modesta altura, è interessato da forte espansione edilizia, anche per far fronte alla crescita demografica, determinata da un saldo attivo sia del movimento naturale che di quello migratorio. Lo stemma comunale, inquartato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. La prima e la quarta sezione sono smaltate di rosso –il capo è dorato–; lo sfondo azzurro del secondo quarto racchiude una banda, costituita da scacchi argentati e rossi, disposti su due file; nel terzo campo, azzurro, figurano sette spighe di grano d’oro.

Comune collinare, di origine moderna, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I ventimigliesi, con un alto indice di vecchiaia, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita in numerose case sparse, nonché nell’isola amministrativa di Traversa. Il territorio, caratterizzato da una folta e lussureggiante vegetazione, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 1.175 metri di quota. L’abitato, che sorge su una modesta altura, è interessato da forte espansione edilizia, anche per far fronte alla crescita demografica, determinata da un saldo attivo sia del movimento naturale che di quello migratorio. Lo stemma comunale, inquartato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. La prima e la quarta sezione sono smaltate di rosso –il capo è dorato–; lo sfondo azzurro del secondo quarto racchiude una banda, costituita da scacchi argentati e rossi, disposti su due file; nel terzo campo, azzurro, figurano sette spighe di grano d’oro.

Storia

L’antico nome era “Kalamìnna”, forse dal latino CALAMUS, ‘canna’. Assunse il nome attuale, ma senza “di Sicilia”, in onore di Beatrice Ventimiglia, moglie di Giovanni Carretto proprietario del feudo. La specificazione, nel toponimo, è stata aggiunta nel 1863, dopo l’unificazione d’Italia, quando più concreta dovette sembrare la possibilità di confusione con l’omonima cittadina ligure, in provincia di Imperia. Gli storici sono concordi nel sostenere che il casale fu fondato nel XVII secolo, e precisamente nell’anno 1627, dal nobile don Giovanni del Carretto, che aveva sposato Beatrice Ventimiglia. Tra le testimonianze storico-architettoniche, che costituiscono il suo patrimonio artistico, merita di essere menzionata: la chiesa madre, edificata nel XVII secolo, al cui interno sono custodite notevoli opere d’arte, come un fonte battesimale dell’anno 1681, una scultura di Mooroder di Ortisei e un polittico della scuola di Antonello da Messina. Numerosi sono, inoltre, i siti archeologici che testimoniano l’antica frequentazione di queste terre, tra cui, ad esempio, la necropoli preistorica, i resti di insediamenti normanni dell’XI secolo, le rovine di villaggi del periodo della dominazione araba.

L’antico nome era “Kalamìnna”, forse dal latino CALAMUS, ‘canna’. Assunse il nome attuale, ma senza “di Sicilia”, in onore di Beatrice Ventimiglia, moglie di Giovanni Carretto proprietario del feudo. La specificazione, nel toponimo, è stata aggiunta nel 1863, dopo l’unificazione d’Italia, quando più concreta dovette sembrare la possibilità di confusione con l’omonima cittadina ligure, in provincia di Imperia. Gli storici sono concordi nel sostenere che il casale fu fondato nel XVII secolo, e precisamente nell’anno 1627, dal nobile don Giovanni del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=CARRETTO'>Carretto</a>, che aveva sposato Beatrice Ventimiglia. Tra le testimonianze storico-architettoniche, che costituiscono il suo patrimonio artistico, merita di essere menzionata: la chiesa madre, edificata nel XVII secolo, al cui interno sono custodite notevoli opere d’arte, come un fonte battesimale dell’anno 1681, una scultura di Mooroder di Ortisei e un polittico della scuola di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ANTONELLODAMESSINA'>Antonello da Messina</a>. Numerosi sono, inoltre, i siti archeologici che testimoniano l’antica frequentazione di queste terre, tra cui, ad esempio, la necropoli preistorica, i resti di insediamenti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNI'>normanni</a> dell’XI secolo, le rovine di villaggi del periodo della dominazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABA'>araba</a>.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, olivi, agrumeti e altri frutteti (soprattutto fichi d’india e mandorle) e con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole dimensioni, che operano esclusivamente nei comparti: alimentare ed edile. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, olivi, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> e altri frutteti (soprattutto fichi d’india e mandorle) e con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole dimensioni, che operano esclusivamente nei comparti: alimentare ed edile. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare piacevoli escursioni e di godere della tranquillità dell’ambiente naturale. Nei suoi dintorni è possibile visitare la Riserva Naturale Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto, vasto altipiano calcareo attraversato dal torrente Corvo, cinto da rilievi montuosi con strapiombanti pareti rocciose. L’avifauna comprende numerose specie di uccelli rapaci fra cui l’aquila reale e la poiana; dal punto di vista botanico sono degne di nota querce da sughero, roverelle, ontani, mentre per gli appassionati di speleologia e di paleontologia sono meritevoli di visita le grotte Mazzamuto, Leoni e dei Brigghi. Tra le manifestazioni vanno segnalati: i riti della Settimana Santa; la festa del Crocifisso e la festa del “Signuruzzo a sciato”, a maggio; la festa della Madonna delle Grazie e la fiera del bestiame, ad agosto; la sagra del ficodindia, la fiera del bestiame e la settimana dell’agriturismo, a ottobre. La festa della Patrona, Maria Santissima del Rosario, si celebra la prima domenica di ottobre. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare piacevoli escursioni e di godere della tranquillità dell’ambiente naturale. Nei suoi dintorni è possibile visitare la Riserva Naturale Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto, vasto altipiano calcareo attraversato dal torrente Corvo, cinto da rilievi montuosi con strapiombanti pareti rocciose. L’avifauna comprende numerose specie di uccelli rapaci fra cui l’aquila reale e la poiana; dal punto di vista botanico sono degne di nota querce da sughero, roverelle, ontani, mentre per gli appassionati di speleologia e di paleontologia sono meritevoli di visita le grotte Mazzamuto, Leoni e dei Brigghi. Tra le manifestazioni vanno segnalati: i riti della Settimana Santa; la festa del Crocifisso e la festa del “Signuruzzo a sciato”, a maggio; la festa della Madonna delle Grazie e la fiera del bestiame, ad agosto; la sagra del ficodindia, la fiera del bestiame e la settimana dell’agriturismo, a ottobre. La festa della Patrona, Maria Santissima del Rosario, si celebra la prima domenica di ottobre. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

Località

Traversa

Traversa

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ventimiglia di Sicilia rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.