Descrizione

Comune di pianura, di origine medievale, la cui economia è di tipo prevalentemente agricolo. I vallermosesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce in numerosissime case sparse. Il territorio, ricco di fonti e sorgenti naturali che rendono particolarmente fertile il suolo, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 724 metri di quota. A breve distanza si trova il parco naturale “Gutturu mannu”, letteralmente ‘grande gola’, in cui sono protette numerose specie vegetali e animali in via di estinzione. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è circondato da verdi colline; interessato da un fenomeno di forte crescita edilizia, mostra l’andamento plano-altimetrico tipico delle zone pianeggianti.

Comune di pianura, di origine medievale, la cui economia è di tipo prevalentemente agricolo. I vallermosesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce in numerosissime case sparse. Il territorio, ricco di fonti e sorgenti naturali che rendono particolarmente fertile il suolo, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 724 metri di quota. A breve distanza si trova il parco naturale “Gutturu mannu”, letteralmente ‘grande gola’, in cui sono protette numerose specie vegetali e animali in via di estinzione. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è circondato da verdi colline; interessato da un fenomeno di forte crescita edilizia, mostra l’andamento plano-altimetrico tipico delle zone pianeggianti.

Storia

Il toponimo è ricordato nel 1738 come “Valle Hermosa”, in origine “Villaermosa”; rappresenta un composto di ‘valle’ e dello spagnolo “hermosa”, cioè ‘bella’. Sorta nel periodo del feudalesimo, fece parte del marchesato di Villahermosa e appartenne dapprima ai genovesi e poi ai Manca. La sua origine è collegata anche al fenomeno della transumanza: diversi nuclei familiari, provenienti da Aritzo, da Desulo e dal Nuorese in genere, lasciavano, d’inverno, il freddo delle loro terre per raggiungere la valle ricca di vegetazione. Qui si integrarono nella popolazione già insediata, pur conservando usi, costumi e tradizioni. Interessanti sotto il profilo storico-architettonico sono: la chiesa parrocchiale ma più ancora i suoi importanti siti archeologici e nuragici.

Il toponimo è ricordato nel 1738 come “Valle Hermosa”, in origine “Villaermosa”; rappresenta un composto di ‘valle’ e dello spagnolo “hermosa”, cioè ‘bella’. Sorta nel periodo del feudalesimo, fece parte del marchesato di Villahermosa e appartenne dapprima ai genovesi e poi ai Manca. La sua origine è collegata anche al fenomeno della transumanza: diversi nuclei familiari, provenienti da Aritzo, da Desulo e dal Nuorese in genere, lasciavano, d’inverno, il freddo delle loro terre per raggiungere la valle ricca di vegetazione. Qui si integrarono nella popolazione già insediata, pur conservando usi, costumi e tradizioni. Interessanti sotto il profilo storico-architettonico sono: la chiesa parrocchiale ma più ancora i suoi importanti siti archeologici e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICI'>nuragici</a>.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutta e con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da imprese che operano nei comparti della lavorazione dei mobili e dell’edilizia. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutta e con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da imprese che operano nei comparti della lavorazione dei mobili e dell’edilizia. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

La vicinanza al monte Linas, facilmente raggiungibile, consente a quanti vi si rechino la possibilità di ammirare le bellezze paesaggistiche circostanti e di fare interessanti escursioni sia nel parco, “Gutturu mannu”, sia nella zona archeologica di Matzanni, sito archeologico con tre templi sacri, a pozzo nuragico. La sua cucina offre i semplici ma genuini prodotti locali. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Molto viva è la tradizione delle feste: l’8 settembre si celebra la festa nella chiesa campestre, non lontano dall’abitato. Durante l’estate, inoltre, si svolgono varie iniziative culturali promosse dal comune. La festa patronale, dedicata a San Lucifero, si celebra il 20 maggio con una sagra nella piazza principale del paese.

La vicinanza al monte Linas, facilmente raggiungibile, consente a quanti vi si rechino la possibilità di ammirare le bellezze paesaggistiche circostanti e di fare interessanti escursioni sia nel parco, “Gutturu mannu”, sia nella zona archeologica di Matzanni, sito archeologico con tre templi sacri, a pozzo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICO'>nuragico</a>. La sua cucina offre i semplici ma genuini prodotti locali. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Molto viva è la tradizione delle feste: l’8 settembre si celebra la festa nella chiesa campestre, non lontano dall’abitato. Durante l’estate, inoltre, si svolgono varie iniziative culturali promosse dal comune. La festa patronale, dedicata a San Lucifero, si celebra il 20 maggio con una sagra nella piazza principale del paese.

Località