Descrizione

Piccola comunità collinare, di origini medievali, con un’economia di tipo essenzialmente agricolo. I testicesi, che presentano un indice di vecchiaia tra i più elevati della regione, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, diverse case sparse e le località Case, Costa, Dani, Poggio, Poggio Bottaro e Roggio. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 953 metri di quota. L’abitato, situato in posizione panoramica, è interessato da una forte espansione edilizia; immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, ha un andamento plano-altimetrico vario. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura, in campo azzurro, un castello d’argento, merlato alla guelfa, fondato su una verde campagna e sostenuto da due leoni controrampanti, dorati.

Piccola comunità collinare, di origini medievali, con un’economia di tipo essenzialmente agricolo. I testicesi, che presentano un indice di vecchiaia tra i più elevati della regione, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, diverse case sparse e le località Case, Costa, Dani, Poggio, Poggio Bottaro e Roggio. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 953 metri di quota. L’abitato, situato in posizione panoramica, è interessato da una forte espansione edilizia; immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, ha un andamento plano-altimetrico vario. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura, in campo azzurro, un castello d’argento, merlato alla guelfa, fondato su una verde campagna e sostenuto da due leoni controrampanti, dorati.

Storia

Citata, come Testeco e Testego, in documenti del XIII secolo, deriva forse il toponimo, certamente antico, dal latino TESTA o da una base preromana, con l’aggiunta del suffisso -ico. Dopo aver fatto parte dei possedimenti dei vescovi di Albenga, sul finire del Trecento venne acquistata dalla potente famiglia genovese dei Doria, che la trasformò in un luogo fortificato, con la costruzione di un castello. Coinvolta nelle lotte tra le varie potenze, che si contendevano il predominio sulla zona, fu annessa al regno di Sardegna, con la pace di Vienna, della prima metà del XVIII secolo. La storia successiva all’invasione napoleonica e alla restaurazione dei Savoia non fa registrare avvenimenti di rilievo, seguendo quella del resto della regione. Il monumento più importante è rappresentato dalla seicentesca chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Pietro e Paolo; costruita in stile barocco, conserva pregevoli opere d’arte, tra una pala d’altare, del XVI secolo, e affreschi, del Settecento. Interessanti sono anche i ruderi del duecentesco castello dei Doria, nella località Montarosio.

Citata, come Testeco e Testego, in documenti del XIII secolo, deriva forse il toponimo, certamente antico, dal latino TESTA o da una base preromana, con l’aggiunta del suffisso -ico. Dopo aver fatto parte dei possedimenti dei vescovi di Albenga, sul finire del Trecento venne acquistata dalla potente famiglia genovese dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=DORIA'>Doria</a>, che la trasformò in un luogo fortificato, con la costruzione di un castello. Coinvolta nelle lotte tra le varie potenze, che si contendevano il predominio sulla zona, fu annessa al regno di Sardegna, con la pace di Vienna, della prima metà del XVIII secolo. La storia successiva all’invasione napoleonica e alla restaurazione dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=SAVOIA'>Savoia</a> non fa registrare avvenimenti di rilievo, seguendo quella del resto della regione. Il monumento più importante è rappresentato dalla seicentesca chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Pietro e Paolo; costruita in stile barocco, conserva pregevoli opere d’arte, tra una pala d’altare, del XVI secolo, e affreschi, del Settecento. Interessanti sono anche i ruderi del duecentesco castello dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=DORIA'>Doria</a>, nella località Montarosio.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Sul posto manca una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico non è dei più floridi: esso risente dell’impronta rurale della zona, con un’agricoltura basata essenzialmente sulla produzione di ortaggi, olive, uve e altra frutta, a causa delle caratteristiche del territorio, che non risulta adatto a diversi tipi di coltivazione. L’industria è pressoché inesistente. Molto modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete commerciale è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Non si segnalano strutture sociali, sportive e ricreative degne di nota. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. L’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base. Migliore risulta la dotazione di strutture ricettive, che offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Sul posto manca una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico non è dei più floridi: esso risente dell’impronta rurale della zona, con un’agricoltura basata essenzialmente sulla produzione di ortaggi, olive, uve e altra frutta, a causa delle caratteristiche del territorio, che non risulta adatto a diversi tipi di coltivazione. L’industria è pressoché inesistente. Molto modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete commerciale è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Non si segnalano strutture sociali, sportive e ricreative degne di nota. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. L’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base. Migliore risulta la dotazione di strutture ricettive, che offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo del clima mite, della tranquillità del luogo e delle bellezze dell’ambiente naturale, arricchito dalla presenza di fitti boschi. È poco frequentata pure per lavoro, a causa del modesto livello delle sue attività produttive, che non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto, costretta ogni giorno a raggiungere le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi; a essi gli abitanti si rivolgono anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente, oltre che per motivi di studio. Tra gli appuntamenti tradizionali, che animano il borgo, richiamando visitatori dai dintorni, meritano di essere citate: la fiera del 30 giugno e quella zootecnica, ad agosto. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, viene celebrata il 29 giugno.

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo del clima mite, della tranquillità del luogo e delle bellezze dell’ambiente naturale, arricchito dalla presenza di fitti boschi. È poco frequentata pure per lavoro, a causa del modesto livello delle sue attività produttive, che non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto, costretta ogni giorno a raggiungere le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi; a essi gli abitanti si rivolgono anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente, oltre che per motivi di studio. Tra gli appuntamenti tradizionali, che animano il borgo, richiamando visitatori dai dintorni, meritano di essere citate: la fiera del 30 giugno e quella zootecnica, ad agosto. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, viene celebrata il 29 giugno.

Località

Case, Costa, Dani, Poggio Bottaro, Roggio

Case, Costa, Dani, Poggio Bottaro, Roggio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Testico rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.