Descrizione

Centro di pianura, di origine antica, cui è stato concesso titolo di città con Regie Patenti. Accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un buon tessuto industriale e turistico. I trinesi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce nella località di Robella, in alcuni aggregati urbani minori e molte case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare con variazioni altimetriche appena accennate. L’abitato, che ebbe origine come borgo franco, ha conservato nel nucleo più antico un tipico aspetto medievale, caratterizzato sia dalle vie esterne, che ripetono il percorso della vecchia cinta muraria, sia dalle strette vie del centro. Lo stemma comunale, argentato “incassato” di rosso, è stato concesso con Decreto del Capo del Governo. Vi sono raffigurate tre torri poste in palo: quella smaltata di rosso spicca in campo argenteo; le due torri d’argento campeggiano su fondo rosso.

Centro di pianura, di origine antica, cui è stato concesso titolo di città con Regie Patenti. Accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un buon tessuto industriale e turistico. I trinesi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce nella località di Robella, in alcuni aggregati urbani minori e molte case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare con variazioni altimetriche appena accennate. L’abitato, che ebbe origine come borgo franco, ha conservato nel nucleo più antico un tipico aspetto medievale, caratterizzato sia dalle vie esterne, che ripetono il percorso della vecchia cinta muraria, sia dalle strette vie del centro. Lo stemma comunale, argentato “incassato” di rosso, è stato concesso con Decreto del Capo del Governo. Vi sono raffigurate tre torri poste in palo: quella smaltata di rosso spicca in campo argenteo; le due torri d’argento campeggiano su fondo rosso.

Storia

Il toponimo più verosimile deriverebbe da TRITUS, come prediale il cui valore sarebbe ‘il luogo di Tritino’. Sorse forse sul luogo dell’antica RIGOMAGUS. La prima notizia che la riguarda è un documento del 1014, mentre una bolla papale del 1186 la cita fra le pievi della diocesi di Vercelli che la possedette a lungo infeudandola a Guglielmo del Monferrato nel 1155, per divenire borgo franco nel 1210. Infeudata nel 1253 da Corrado IV a Bonifacio del Monferrato, fu occupata da Amedeo VIII di Savoia dal 1431 al 1453. Circa cento anni dopo, i Gonzaga la ereditarono dai marchesi di Monferrato, conservandola fino al 1631, allorché, con il trattato di Cherasco, pervenne ai Savoia, ai quali ritornò nel 1658 dopo due periodi di occupazione spagnola. Dal 1763 può fregiarsi del titolo di città. Interessante è palazzo dei Paleologi, che prima di essere inglobato nelle fortificazioni cittadine, anche se non fu mai utilizzato con finalità difensive, era una semplice casa signorile. Vicino alla chiesa di San Michele si trova il castello omonimo, che per la sua morfologia fu oggetto di attenti studi da parte di esperti di antichità e di arte che ne datarono la costruzione tra il VII e il IX-X secolo e che fu abitato in modo continuativo dall’epoca dell’impero romano al Medioevo. Il muro di cinta è dell’età romano-bizantina, del periodo longobardo e carolingio sono i laterizi, mentre più recenti sono le torri esterne. Il XIII secolo segna l’inizio del suo declino.

Il toponimo più verosimile deriverebbe da TRITUS, come prediale il cui valore sarebbe ‘il luogo di Tritino’. Sorse forse sul luogo dell’antica RIGOMAGUS. La prima notizia che la riguarda è un documento del 1014, mentre una bolla papale del 1186 la cita fra le pievi della diocesi di Vercelli che la possedette a lungo infeudandola a Guglielmo del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONFERRATO'>Monferrato</a> nel 1155, per divenire borgo franco nel 1210. Infeudata nel 1253 da Corrado IV a Bonifacio del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONFERRATO'>Monferrato</a>, fu occupata da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=AMEDEOVIIIDISAVOIA'>Amedeo VIII di Savoia</a> dal 1431 al 1453. Circa cento anni dopo, i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a> la ereditarono dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDIMONFERRATO'>marchesi di Monferrato</a>, conservandola fino al 1631, allorché, con il trattato di Cherasco, pervenne ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, ai quali ritornò nel 1658 dopo due periodi di occupazione spagnola. Dal 1763 può fregiarsi del titolo di città. Interessante è palazzo dei Paleologi, che prima di essere inglobato nelle fortificazioni cittadine, anche se non fu mai utilizzato con finalità difensive, era una semplice casa signorile. Vicino alla chiesa di San Michele si trova il castello omonimo, che per la sua morfologia fu oggetto di attenti studi da parte di esperti di antichità e di arte che ne datarono la costruzione tra il VII e il IX-X secolo e che fu abitato in modo continuativo dall’epoca dell’impero romano al Medioevo. Il muro di cinta è dell’età romano-bizantina, del periodo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LONGOBARDO'>longobardo</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CAROLINGIO'>carolingio</a> sono i laterizi, mentre più recenti sono le torri esterne. Il XIII secolo segna l’inizio del suo declino.

Economia

Ospita i vigili del fuoco. L’agricoltura, praticata con successo grazie alle caratteristiche del territorio, si basa sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi e frutta; parte della popolazione si dedica all’allevamento, in particolare di bovini, equini e avicoli. L’industria è costituita da numerose aziende che operano nei comparti alimentare (lavorazione e conservazione della carne e lattiero-caseario), edile, tessile, delle confezioni, della pelletteria, delle calzature, del legno, dei mobili, della stampa, dei prodotti chimici e farmaceutici, della gomma e della plastica, dei materiali da costruzione, della produzione di macchine per l’agricoltura, della lavorazione della pietra, della metallurgia, della meccanica, dell’elettronica, della produzione e distribuzione di energia elettrica e dell’estrazione di sabbia, ghiaia e argilla. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell’insieme dei servizi che comprendono quello bancario, assicurativo e immobiliare. Le strutture sociali annoverano un asilo nido. È presente anche un’emittente radiotelevisiva. Le scuole del posto garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica Favorino Brunod e il museo Gianandrea Irico, che raccoglie reperti archeologici e documentazioni sulla storia, l’arte locale e l’attività delle tipografie trinesi. Le strutture ricettive garantiscono la ristorazione e il soggiorno; quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Ospita i vigili del fuoco. L’agricoltura, praticata con successo grazie alle caratteristiche del territorio, si basa sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi e frutta; parte della popolazione si dedica all’allevamento, in particolare di bovini, equini e avicoli. L’industria è costituita da numerose aziende che operano nei comparti alimentare (lavorazione e conservazione della carne e lattiero-caseario), edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, delle confezioni, della pelletteria, delle calzature, del legno, dei mobili, della stampa, dei prodotti chimici e farmaceutici, della gomma e della plastica, dei materiali da costruzione, della produzione di macchine per l’agricoltura, della lavorazione della pietra, della metallurgia, della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICA'>meccanica</a>, dell’elettronica, della produzione e distribuzione di energia elettrica e dell’estrazione di sabbia, ghiaia e argilla. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell’insieme dei servizi che comprendono quello bancario, assicurativo e immobiliare. Le strutture sociali annoverano un asilo nido. È presente anche un’emittente radiotelevisiva. Le scuole del posto garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica Favorino Brunod e il museo Gianandrea Irico, che raccoglie reperti archeologici e documentazioni sulla storia, l’arte locale e l’attività delle tipografie trinesi. Le strutture ricettive garantiscono la ristorazione e il soggiorno; quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Relazioni

È abbastanza frequentata per lavoro grazie alla presenza sul territorio di numerose e funzionali aziende che assorbono un discreto flusso di manodopera; la presenza del Parco attira anche numerosi visitatori volti alla scoperta delle caratteristiche faunistiche del bosco che ospita nitticore, garzette, aironi, merli, corvi, picchi, pettirossi, cinghiali, volpi e lepri. Non mancano insetti, roditori e rettili. Tra gli appuntamenti si segnalano: la fiera di San Biagio, a febbraio, e le fiere di maggio e dicembre. Il Patrono, San Bartolomeo, si festeggia il 24 agosto con una fiera. È gemellata dal 1961 con Chauvigny (Francia) e dal 1974 con Geisenheim (Germania).

È abbastanza frequentata per lavoro grazie alla presenza sul territorio di numerose e funzionali aziende che assorbono un discreto flusso di manodopera; la presenza del Parco attira anche numerosi visitatori volti alla scoperta delle caratteristiche faunistiche del bosco che ospita nitticore, garzette, aironi, merli, corvi, picchi, pettirossi, cinghiali, volpi e lepri. Non mancano insetti, roditori e rettili. Tra gli appuntamenti si segnalano: la fiera di San Biagio, a febbraio, e le fiere di maggio e dicembre. Il Patrono, San Bartolomeo, si festeggia il 24 agosto con una fiera. È gemellata dal 1961 con Chauvigny (Francia) e dal 1974 con Geisenheim (Germania).

Località

Cascina Galeazzo, Darola, Leri Cavour, Lucedio, Montarucco, Ramezzana, Robella

Cascina Galeazzo, Darola, Leri Cavour, Lucedio, Montarucco, Ramezzana, Robella

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Trino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.