Descrizione

Comune collinare di origine medievale, in cui le tradizionali attività rurali rappresentano ancora una fondamentale fonte di reddito e occupazione. I torrionesi, il cui indice di vecchiaia è compreso nei valori medi, vivono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della comunità risiede in alcuni aggregati urbani minori (Bosco, Campore e Guardie) e in un certo numero di case sparse. L’abitato, in fase di sensibile espansione edilizia, sorge in posizione elevata a picco su un valico. Il territorio comunale copre con la sua estensione una serie di rilievi medio e alto-collinari, rivestiti per la maggior parte da boschi di querce e castagneti cedui, tra i quali si aggirano diverse specie di animali selvatici (lepri, faine, tassi e volpi); il verde cupo dei boschi è mitigato qua e là dalle tinte brillanti dei seminativi. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un castello d’argento, munito di quattro merli “alla guelfa” e di tre torri, anch’esse merlate “alla guelfa”, quella centrale è più alta delle laterali.

Comune collinare di origine medievale, in cui le tradizionali attività rurali rappresentano ancora una fondamentale fonte di reddito e occupazione. I torrionesi, il cui indice di vecchiaia è compreso nei valori medi, vivono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della comunità risiede in alcuni aggregati urbani minori (Bosco, Campore e Guardie) e in un certo numero di case sparse. L’abitato, in fase di sensibile espansione edilizia, sorge in posizione elevata a picco su un valico. Il territorio comunale copre con la sua estensione una serie di rilievi medio e alto-collinari, rivestiti per la maggior parte da boschi di querce e castagneti cedui, tra i quali si aggirano diverse specie di animali selvatici (lepri, faine, tassi e volpi); il verde cupo dei boschi è mitigato qua e là dalle tinte brillanti dei seminativi. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un castello d’argento, munito di quattro merli “alla guelfa” e di tre torri, anch’esse merlate “alla guelfa”, quella centrale è più alta delle laterali.

Storia

La sua origine, collegabile alla sua posizione a picco su un valico, risale alla fine del IX secolo, quando il principe di Benevento, Aione II, in guerra contro i bizantini, fece edificare una torre di avvistamento, in modo da sbarrare la strada a chiunque volesse marciare contro i beneventani seguendo il corso del fiume Sabato. In epoca normanna passò alla contea di Avellino e, dopo essere stata dominata a lungo dai signori della vicina Tufo, di cui era divenuta casale, pervenne alla famiglia Piatti; nel 1790 passò a Giovanni Capobianco, che la tenne fino al 1806, anno dell’abolizione dei diritti feudali nell’Italia meridionale. Il toponimo equivale al sostantivo italiano “torrione”. Appena fuori dell’abitato sono visibili i ruderi della torre longobarda fatta costruire da Aione II. Non molto ricco è il suo patrimonio storico architettonico: nel capoluogo è degna di nota la chiesa di San Michele Arcangelo, edificata nel Settecento: è a un’unica navata e sulla facciata, dall’aspetto assai semplice, presenta un’immagine in maiolica dell’arcangelo.

La sua origine, collegabile alla sua posizione a picco su un valico, risale alla fine del IX secolo, quando il principe di Benevento, Aione II, in guerra contro i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=BIZANTINI'>bizantini</a>, fece edificare una torre di avvistamento, in modo da sbarrare la strada a chiunque volesse marciare contro i beneventani seguendo il corso del fiume Sabato. In epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=NORMANNA'>normanna</a> passò alla contea di Avellino e, dopo essere stata dominata a lungo dai signori della vicina Tufo, di cui era divenuta casale, pervenne alla famiglia Piatti; nel 1790 passò a Giovanni Capobianco, che la tenne fino al 1806, anno dell’abolizione dei diritti feudali nell’Italia meridionale. Il toponimo equivale al sostantivo italiano “torrione”. Appena fuori dell’abitato sono visibili i ruderi della torre <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a> fatta costruire da Aione II. Non molto ricco è il suo patrimonio storico architettonico: nel capoluogo è degna di nota la chiesa di San Michele Arcangelo, edificata nel Settecento: è a un’unica navata e sulla facciata, dall’aspetto assai semplice, presenta un’immagine in maiolica dell’arcangelo.

Economia

Le attività rurali, benché in declino, conservano un ruolo di primo piano nel quadro dell’economia locale: buona parte del comprensorio comunale è adibita alla coltivazione di cereali e ortaggi mentre l’abbondante patrimonio boschivo favorisce la pratica della silvicoltura. L’importanza dell’industria e del terziario, invece, è poco significativa: la prima annovera pochissime imprese di dimensione artigianale attive nei tradizionali comparti dei prodotti alimentari, della lavorazione dei metalli, del legno ed edile; la rete distributiva, comprendente pochissimi esercizi commerciali, è appena in grado di soddisfare le esigenze basilari della comunità e il comparto dei servizi non include né quello bancario né le assicurazioni. Diverse carenze caratterizzano il panorama delle strutture e dei servizi di pubblica utilità: sede degli ordinari uffici municipali e postali, dispone di una biblioteca comunale e di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado ma è priva di un apparato ricettivo e per l’assistenza sanitaria può fare affidamento esclusivamente su un ufficio sanitario comunale e sulla farmacia.

Le attività rurali, benché in declino, conservano un ruolo di primo piano nel quadro dell’economia locale: buona parte del comprensorio comunale è adibita alla coltivazione di cereali e ortaggi mentre l’abbondante patrimonio boschivo favorisce la pratica della silvicoltura. L’importanza dell’industria e del terziario, invece, è poco significativa: la prima annovera pochissime imprese di dimensione artigianale attive nei tradizionali comparti dei prodotti alimentari, della lavorazione dei metalli, del legno ed edile; la rete distributiva, comprendente pochissimi esercizi commerciali, è appena in grado di soddisfare le esigenze basilari della comunità e il comparto dei servizi non include né quello bancario né le assicurazioni. Diverse carenze caratterizzano il panorama delle strutture e dei servizi di pubblica utilità: sede degli ordinari uffici municipali e postali, dispone di una biblioteca comunale e di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado ma è priva di un apparato ricettivo e per l’assistenza sanitaria può fare affidamento esclusivamente su un ufficio sanitario comunale e sulla farmacia.

Relazioni

Il patrimonio naturalistico e la possibilità di compiere salutari escursioni nel Parco naturale regionale del Partenio attirano un buon numero di visitatori. Esercitano un buon richiamo anche le feste all’insegna delle tradizioni locali e i momenti di allegro ritrovo che animano l’abitato soprattutto durante la bella stagione: nel mese di giugno si svolge il “Festival canoro per bambini” mentre alla fine di luglio hanno luogo il concorso di bellezza intitolato “Un volto per fotomodella” e la sagra del fusillo e della porchetta (penultimo fine settimana di luglio); nel mese di dicembre, inoltre, in occasione delle feste dell’Immacolata (8 dicembre) e di Santa Lucia (13 dicembre), le vie e le piazze dell’abitato vengono illuminate da giganteschi falò. La festa del Patrono, San Michele Arcangelo, si celebra il 25 settembre.

Il patrimonio naturalistico e la possibilità di compiere salutari escursioni nel Parco naturale regionale del Partenio attirano un buon numero di visitatori. Esercitano un buon richiamo anche le feste all’insegna delle tradizioni locali e i momenti di allegro ritrovo che animano l’abitato soprattutto durante la bella stagione: nel mese di giugno si svolge il “Festival canoro per bambini” mentre alla fine di luglio hanno luogo il concorso di bellezza intitolato “Un volto per fotomodella” e la sagra del fusillo e della porchetta (penultimo fine settimana di luglio); nel mese di dicembre, inoltre, in occasione delle feste dell’Immacolata (8 dicembre) e di Santa Lucia (13 dicembre), le vie e le piazze dell’abitato vengono illuminate da giganteschi falò. La festa del Patrono, San Michele Arcangelo, si celebra il 25 settembre.

Località

Bosco, Guardie

Bosco, Guardie

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Torrioni rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.