Descrizione

Piccola comunità di montagna risalente al Medioevo, che vive principalmente delle attività rurali e del loro indotto. La comunità dei tionesi, che fa registrare un indice di vecchiaia raramente riscontrabile, risiede nelle località di Goriano Valli e Santa Maria del Ponte e nel capoluogo comunale, che vive una delicata situazione di stallo urbanistico. Increspature a tratti piuttosto accentuate movimentano entrambi i versanti di questo segmento della media valle del fiume Aterno, conferendo al territorio comunale un profilo mosso e discontinuo; solo un'esigua striscia di terra quasi pianeggiante, a ridosso del letto del fiume, si presta all'intervento modellante dell'uomo. L'abitato è rivolto verso la distesa dei coltivi; alle spalle però è contornato da una fitta vegetazione boschiva, che preannuncia le immense faggete delle pendici del massiccio del Sirente.

Piccola comunità di montagna risalente al Medioevo, che vive principalmente delle attività rurali e del loro indotto. La comunità dei tionesi, che fa registrare un indice di vecchiaia raramente riscontrabile, risiede nelle località di Goriano Valli e Santa Maria del Ponte e nel capoluogo comunale, che vive una delicata situazione di stallo urbanistico. Increspature a tratti piuttosto accentuate movimentano entrambi i versanti di questo segmento della media valle del fiume Aterno, conferendo al territorio comunale un profilo mosso e discontinuo; solo un'esigua striscia di terra quasi pianeggiante, a ridosso del letto del fiume, si presta all'intervento modellante dell'uomo. L'abitato è rivolto verso la distesa dei coltivi; alle spalle però è contornato da una fitta vegetazione boschiva, che preannuncia le immense faggete delle pendici del massiccio del Sirente.

Storia

La prima fonte documentaria che contiene la menzione dell'abitato, fino al 1928 denominato semplicemente Tione, risale al Duecento ed è un atto relativo alla chiesa di Santa Maria del Ponte, ancora oggi visibile nell'omonima località; intorno alla metà di questo secolo il castello partecipò con uomini e mezzi alla fondazione di L'Aquila, divenendo parte del suo contado. Fra le illustri famiglie che si successero alla sua guida figurano i De Benalgar, i Rivera e i Caracciolo. La parte alta del paese è caratterizzata dai resti di una torre quadrata che apparteneva al castello medievale; nel centro storico, inoltre, è incastonata la parrocchiale di S. Nicola, custode di due croci processionali cinquecentesche di pregevole fattura. La chiesa di Santa Maria del Ponte, nell'omonima località, è struttura architettonica di grande decoro; edificata nel XII secolo e rifondata nel XIV, è suddivisa in tre navate, presenta una volta a crociera e conserva pregevoli affreschi quattro-cinquecenteschi; ha accusato l'azione devastante del tempo e recentemente è stata fatta oggetto di un restauro di tipo conservativo.

La prima fonte documentaria che contiene la menzione dell'abitato, fino al 1928 denominato semplicemente Tione, risale al Duecento ed è un atto relativo alla chiesa di Santa Maria del Ponte, ancora oggi visibile nell'omonima località; intorno alla metà di questo secolo il castello partecipò con uomini e mezzi alla fondazione di L'Aquila, divenendo parte del suo contado. Fra le illustri famiglie che si successero alla sua guida figurano i De Benalgar, i Rivera e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CARACCIOLO'>Caracciolo</a>. La parte alta del paese è caratterizzata dai resti di una torre quadrata che apparteneva al castello medievale; nel centro storico, inoltre, è incastonata la parrocchiale di S. Nicola, custode di due croci processionali cinquecentesche di pregevole fattura. La chiesa di Santa Maria del Ponte, nell'omonima località, è struttura architettonica di grande decoro; edificata nel XII secolo e rifondata nel XIV, è suddivisa in tre navate, presenta una volta a crociera e conserva pregevoli affreschi quattro-cinquecenteschi; ha accusato l'azione devastante del tempo e recentemente è stata fatta oggetto di un restauro di tipo conservativo.

Economia

Una limitata apertura al nuovo e un tenace attaccamento alle tradizioni sono al tempo stesso il fascino incorrotto di questa comunità ma anche la causa del ristagno dell'economia e della diaspora delle nuove generazioni. L'allevamento di capi bovini e ovini e le attività agricole, indirizzate alla produzione di cereali, legumi, patate e uva da vino, incidono in misura determinante sulla formazione del reddito disponibile e non trovano adeguato sostegno negli altri settori economici: le iniziative imprenditoriali stentano ad attecchire tanto nell'industria quanto nel terziario -i servizi, poco numerosi, non includono l'intermediazione finanziaria-. Il sistema delle infrastrutture, fermo ad un livello piuttosto basso di sviluppo, non è in grado di assicurare un'elevata qualità della vita. Il comune non ospita importanti sedi burocratico-amministrative ed è del tutto privo di strutture scolastiche, culturali e sanitarie; considerata l'importanza di questi settori nel determinare la capacità di sviluppo di un'area, le sorti future della comunità non sembrano godere di buoni auspici; manca un vero apparato ricettivo mentre va segnalata la presenza di un campo di calcio e di uno da tennis.

Una limitata apertura al nuovo e un tenace attaccamento alle tradizioni sono al tempo stesso il fascino incorrotto di questa comunità ma anche la causa del ristagno dell'economia e della diaspora delle nuove generazioni. L'allevamento di capi bovini e ovini e le attività agricole, indirizzate alla produzione di cereali, legumi, patate e uva da vino, incidono in misura determinante sulla formazione del reddito disponibile e non trovano adeguato sostegno negli altri settori economici: le iniziative imprenditoriali stentano ad attecchire tanto nell'industria quanto nel terziario -i servizi, poco numerosi, non includono l'intermediazione finanziaria-. Il sistema delle infrastrutture, fermo ad un livello piuttosto basso di sviluppo, non è in grado di assicurare un'elevata qualità della vita. Il comune non ospita importanti sedi burocratico-amministrative ed è del tutto privo di strutture scolastiche, culturali e sanitarie; considerata l'importanza di questi settori nel determinare la capacità di sviluppo di un'area, le sorti future della comunità non sembrano godere di buoni auspici; manca un vero apparato ricettivo mentre va segnalata la presenza di un campo di calcio e di uno da tennis.

Relazioni

Come accade in buona parte del montuoso entroterra abruzzese, sono un po' abbandonate a loro stesse le bellezze naturali, ricche di potenzialità turistiche, di questo comune. I boschi alle spalle dell'abitato sono infatti lo scenario ideale per passeggiate ed escursioni e offrono abbondante materia prima ai cercatori di funghi. Nei mesi di agosto e di settembre la fede schietta ed arcaica che sorregge questa comunità erompe in una serie di celebrazioni che ruotano intorno ad alcune figure ricorrenti della religiosità popolare abruzzese: San Cesidio e San Prospero (10-15 agosto), San Vincenzo (domenica successiva a ferragosto), San Pancrazio (prima domenica di agosto) e Sant'Emidio (primi di settembre). Il Patrono, S. Nicola di Bari, si festeggia il 6 dicembre.

Come accade in buona parte del montuoso entroterra abruzzese, sono un po' abbandonate a loro stesse le bellezze naturali, ricche di potenzialità turistiche, di questo comune. I boschi alle spalle dell'abitato sono infatti lo scenario ideale per passeggiate ed escursioni e offrono abbondante materia prima ai cercatori di funghi. Nei mesi di agosto e di settembre la fede schietta ed arcaica che sorregge questa comunità erompe in una serie di celebrazioni che ruotano intorno ad alcune figure ricorrenti della religiosità popolare abruzzese: San Cesidio e San Prospero (10-15 agosto), San Vincenzo (domenica successiva a ferragosto), San Pancrazio (prima domenica di agosto) e Sant'Emidio (primi di settembre). Il Patrono, S. Nicola di Bari, si festeggia il 6 dicembre.

Località

Goriano Valli, Santa Maria del Ponte

Goriano Valli, Santa Maria del Ponte

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Tione degli Abruzzi rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.