Descrizione

Centro collinare, di origine preistorica, capoluogo del Meilogu; ha un'economia fondata sull'agricoltura affiancata da una modesta attività industriale. La totalità dei thiesini, che hanno un indice di vecchiaia nella media, vive nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 204 a un massimo di 730 metri sul livello del mare. L'abitato, interessato da espansione edilizia, si estende lungo un pianoro circondato da colline boscose.

Centro collinare, di origine preistorica, capoluogo del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=MEILOGU'>Meilogu</a>; ha un'economia fondata sull'agricoltura affiancata da una modesta attività industriale. La totalità dei thiesini, che hanno un indice di vecchiaia nella media, vive nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 204 a un massimo di 730 metri sul livello del mare. L'abitato, interessato da espansione edilizia, si estende lungo un pianoro circondato da colline boscose.

Storia

La sua denominazione, che nella dizione locale si presenta come “Thié-i” (th è una grafia antiquata per rendere una pronuncia interdentale sorda), è di etimo incerto. Già abitata in età preistorica, nel corso del Medioevo fu aggregata al Giudicato di Logudoro. Nel 1225, con la decadenza del giudicato, venne governata dai Doria e, in seguito, passò ai Malaspina, ai Giudici d'Arborea e agli Aragonesi. Sul finire del XVIII secolo prese parte, come molti altri comuni della zona, al movimento antifeudale; durante un tumulto il palazzo in cui risiedevano i feudatari venne abbattuto. Nel 1839, anno della definitiva abolizione del feudalesimo, venne riscattata ai Manca. Tra le vestigia del passato figurano: la parrocchiale di Santa Vittoria, eretta in stile gotico-aragonese verso la fine del Quattrocento, caratterizzata dalla facciata a capanna con portale gigliato e da un ricco rosone in alto; alcuni ipogei eneolotici, siti in località Mandra Antine, che presentano resti di antiche pitture sul soffitto e sulle pareti, unici in Sardegna per le sue tracce di decorazione policroma; il particolare nuraghe di Fronte Mola, col suo inconsueto impianto rettangolare fornito di corridoio centrale; le grotte di Monte Maiore e de su Idighinzu.

La sua denominazione, che nella dizione locale si presenta come “Thié-i” (th è una grafia antiquata per rendere una pronuncia interdentale sorda), è di etimo incerto. Già abitata in età preistorica, nel corso del Medioevo fu aggregata al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATODILOGUDORO'>Giudicato di Logudoro</a>. Nel 1225, con la decadenza del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATO'>giudicato</a>, venne governata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DORIA'>Doria</a> e, in seguito, passò ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=MALASPINA'>Malaspina</a>, ai Giudici <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DARBOREA'>d'Arborea</a> e agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a>. Sul finire del XVIII secolo prese parte, come molti altri comuni della zona, al movimento antifeudale; durante un tumulto il palazzo in cui risiedevano i feudatari venne abbattuto. Nel 1839, anno della definitiva abolizione del feudalesimo, venne riscattata ai Manca. Tra le vestigia del passato figurano: la parrocchiale di Santa Vittoria, eretta in stile gotico-aragonese verso la fine del Quattrocento, caratterizzata dalla facciata a capanna con portale gigliato e da un ricco rosone in alto; alcuni ipogei eneolotici, siti in località Mandra Antine, che presentano resti di antiche pitture sul soffitto e sulle pareti, unici in Sardegna per le sue tracce di decorazione policroma; il particolare <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHE'>nuraghe</a> di Fronte Mola, col suo inconsueto impianto rettangolare fornito di corridoio centrale; le grotte di Monte Maiore e de su Idighinzu.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale. Non manca, però, la stazione dei carabinieri. L'agricoltura riveste tuttora un ruolo preminente nell'economia locale e si basa sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi, agrumi e frutta; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore industriale, di discrete dimensioni, è caratterizzato da realtà produttive che operano nei comparti: alimentare, lattiero-caseario, conciario, edile ed elettrico. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Le strutture sociali annoverano una casa di riposo; quelle scolastiche assicurano la frequenza delle classi materne, elementari e medie e dell'istituto tecnico commerciale. Per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca “Vincenzo De Martini”. L'apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. Le strutture sanitarie assicurano il servizio ospedaliero.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale. Non manca, però, la stazione dei carabinieri. L'agricoltura riveste tuttora un ruolo preminente nell'economia locale e si basa sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi, agrumi e frutta; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore industriale, di discrete dimensioni, è caratterizzato da realtà produttive che operano nei comparti: alimentare, lattiero-caseario, conciario, edile ed elettrico. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Le strutture sociali annoverano una casa di riposo; quelle scolastiche assicurano la frequenza delle classi materne, elementari e medie e dell'istituto tecnico commerciale. Per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca “Vincenzo De Martini”. L'apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. Le strutture sanitarie assicurano il servizio ospedaliero.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete di maggior afflusso turistico, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell'ambiente naturale, quali i crateri vulcanici del Meilogu e i numerosi monti circostanti, oltre che importanti testimonianze di età preistorica, prime fra tutte le grotte di monte Maiore dove, fra bellissime stalattiti e stalagmiti, si conservano le tracce di insediamenti umani, e l'area archeologica Mandra Antine. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. Non si segnalano particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni. La festa della Patrona, Santa Vittoria, si celebra il 23 dicembre; altri festeggiamenti in onore della Santa si hanno l'8 e il 9 settembre con una sagra.

Sebbene non figuri tra le mete di maggior afflusso turistico, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell'ambiente naturale, quali i crateri vulcanici del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=MEILOGU'>Meilogu</a> e i numerosi monti circostanti, oltre che importanti testimonianze di età preistorica, prime fra tutte le grotte di monte Maiore dove, fra bellissime stalattiti e stalagmiti, si conservano le tracce di insediamenti umani, e l'area archeologica Mandra Antine. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. Non si segnalano particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni. La festa della Patrona, Santa Vittoria, si celebra il 23 dicembre; altri festeggiamenti in onore della Santa si hanno l'8 e il 9 settembre con una sagra.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Thiesi in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.