Descrizione

Cittadina di pianura, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica. Di origini antiche, ha un'economia basata sull'industria e sul terziario. I settimesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale. Il territorio, costituito da una serie di terrazzi fluviali che scendono verso il Po, ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. L'abitato è interessato da una forte espansione edilizia. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale campeggiano sette stelle d'oro a cinque raggi; il capo dello scudo, smaltato d'azzurro, reca un sole raggiante, d'oro.

Cittadina di pianura, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica. Di origini antiche, ha un'economia basata sull'industria e sul terziario. I settimesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale. Il territorio, costituito da una serie di terrazzi fluviali che scendono verso il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PO'>Po</a>, ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. L'abitato è interessato da una forte espansione edilizia. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale campeggiano sette stelle d'oro a cinque raggi; il capo dello scudo, smaltato d'azzurro, reca un sole raggiante, d'oro.

Storia

Il toponimo deriva da “Septimum Taurinensem”, attestato sin dal 1198. L'origine del nome individua una località AD SEPTIMUM LAPIDEM posta lungo la strada romana che conduceva da Torino a Pavia. Le prime notizie intorno alla storia del borgo risalgono al periodo romano, come testimoniato dalla presenza di laterizi romani nella parte absidale dell'antica chiesa di San Pietro, ovvero dal ritrovamento di iscrizioni relative a quel periodo. Gran parte della sua storia medievale ruota intorno alla fondazione, agli inizi dell'anno Mille, dell'abbazia di San Solutore di Torino. Nel 1159 Federico I creò una vera e propria signoria episcopale, concedendo al vescovo di Torino, oltre alla città, tutte le terre circostanti fino alle valli alpine. Nel XIII secolo, nel corso di una lunga contesa fra i marchesi del Monferrato e i Savoia, il borgo passò in proprietà di Guglielmo IV di Monferrato. Soltanto nel 1435 il castello e il territorio settimese divennero parte integrante del ducato sabaudo. Ne seguì un lungo periodo di crisi che caratterizzò la storia del borgo soprattutto tra Cinquecento e Settecento, a causa delle continue invasioni dell'esercito francese. Soltanto a partire dagli inizi del XIX secolo vi fu una rilevante ripresa economica, accompagnata dalla crescita demografica. Tra i monumenti più significativi del suo patrimonio storico-architettonico, figurano: la chiesa di Santa Croce, risalente al Seicento, ad una sola navata con pianta a croce greca, che conserva opere di pregevole valore come il “Martirio della Vergine Eurosia”, attribuito alla scuola di Beaumont, e “San Francesco di Sales”, tela settecentesca; la parrocchiale di San Pietro in Vincoli, che è il risultato di vari ampliamenti e trasformazioni che hanno interessato l'antica Pieve di Santa Maria. Tra le opere architettoniche “civili” invece figurano il Torrione, simbolo della città, risalente molto probabilmente al XIII secolo; il Mulino Vecchio; la Cascina di San Giorgio e la Cascina dell'Isola, di grande interesse soprattutto storico.

Il toponimo deriva da “Septimum Taurinensem”, attestato sin dal 1198. L'origine del nome individua una località AD SEPTIMUM LAPIDEM posta lungo la strada romana che conduceva da Torino a Pavia. Le prime notizie intorno alla storia del borgo risalgono al periodo romano, come testimoniato dalla presenza di laterizi romani nella parte absidale dell'antica chiesa di San Pietro, ovvero dal ritrovamento di iscrizioni relative a quel periodo. Gran parte della sua storia medievale ruota intorno alla fondazione, agli inizi dell'anno Mille, dell'abbazia di San Solutore di Torino. Nel 1159 <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=FEDERICOI'>Federico I</a> creò una vera e propria signoria episcopale, concedendo al vescovo di Torino, oltre alla città, tutte le terre circostanti fino alle valli alpine. Nel XIII secolo, nel corso di una lunga contesa fra i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDELMONFERRATO'>marchesi del Monferrato</a> e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, il borgo passò in proprietà di Guglielmo IV di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONFERRATO'>Monferrato</a>. Soltanto nel 1435 il castello e il territorio settimese divennero parte integrante del ducato sabaudo. Ne seguì un lungo periodo di crisi che caratterizzò la storia del borgo soprattutto tra Cinquecento e Settecento, a causa delle continue invasioni dell'esercito francese. Soltanto a partire dagli inizi del XIX secolo vi fu una rilevante ripresa economica, accompagnata dalla crescita demografica. Tra i monumenti più significativi del suo patrimonio storico-architettonico, figurano: la chiesa di Santa Croce, risalente al Seicento, ad una sola navata con pianta a croce <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GRECA'>greca</a>, che conserva opere di pregevole valore come il “Martirio della Vergine Eurosia”, attribuito alla scuola di Beaumont, e “San Francesco di Sales”, tela settecentesca; la parrocchiale di San Pietro in Vincoli, che è il risultato di vari ampliamenti e trasformazioni che hanno interessato l'antica Pieve di Santa Maria. Tra le opere architettoniche “civili” invece figurano il Torrione, simbolo della città, risalente molto probabilmente al XIII secolo; il Mulino Vecchio; la Cascina di San Giorgio e la Cascina dell'Isola, di grande interesse soprattutto storico.

Economia

È sede, tra l'altro, del distretto scolastico n. 28. L'agricoltura si basa sulla produzione di cereali, ortaggi, frumento, frutta, vite e foraggi; si pratica anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria è costituita da numerose aziende che operano in vari comparti. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell'insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario, assicurativo, informatico e immobiliare. Tra le strutture sociali si annovera un asilo nido. Oltre le scuole dell'obbligo, è possibile frequentare vari istituti d'istruzione secondaria di secondo grado; per l'arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica Cesare Gasti, quella multimediale e l'ecomuseo del Freidano. Alla diffusione della cultura provvede anche una emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive, che comprendono anche aziende agrituristiche, offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Sul posto è assicurato il servizio farmaceutico.

È sede, tra l'altro, del distretto scolastico n. 28. L'agricoltura si basa sulla produzione di cereali, ortaggi, frumento, frutta, vite e foraggi; si pratica anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria è costituita da numerose aziende che operano in vari comparti. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell'insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario, assicurativo, informatico e immobiliare. Tra le strutture sociali si annovera un asilo nido. Oltre le scuole dell'obbligo, è possibile frequentare vari istituti d'istruzione secondaria di secondo grado; per l'arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica Cesare Gasti, quella multimediale e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LECOMUSEO'>l'ecomuseo</a> del Freidano. Alla diffusione della cultura provvede anche una emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive, che comprendono anche aziende agrituristiche, offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Sul posto è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Offre la possibilità di piacevoli soggiorni e interessanti escursioni nei dintorni nonché di gustare le specialità gastronomiche locali: i “caponet” (involtini di cavolo ripieni di carne), le pesche ripiene e i “budsuà”. Tra le manifestazioni meritano di essere citati: il “Carnevale settimese” (con sfilata di carri allegorici e le maschere del Gran Priore, dei Gamberai, della Lavandaia e soprattutto della Vecchia), a febbraio; la “Fiera d'la Arleve o d'la prima”, a maggio; la “Fiera d'la Contenta”, a settembre; la “Fiera di Coj”, a novembre. La festa patronale, in onore dei Corpi Santi, si festeggia l'ultimo lunedì di agosto. La festa inizia dieci giorni prima con il rito “dell'alzabandiera della Gaida” e si conclude con la processione delle reliquie dei Corpi Santi, detta anche “processione dei Cornioli”. È gemellata con le città di Valls (Spagna) e Chaville (Francia).

Offre la possibilità di piacevoli soggiorni e interessanti escursioni nei dintorni nonché di gustare le specialità gastronomiche locali: i “caponet” (involtini di cavolo ripieni di carne), le pesche ripiene e i “budsuà”. Tra le manifestazioni meritano di essere citati: il “Carnevale settimese” (con sfilata di carri allegorici e le maschere del Gran Priore, dei Gamberai, della Lavandaia e soprattutto della Vecchia), a febbraio; la “Fiera d'la Arleve o d'la prima”, a maggio; la “Fiera d'la Contenta”, a settembre; la “Fiera di Coj”, a novembre. La festa patronale, in onore dei Corpi Santi, si festeggia l'ultimo lunedì di agosto. La festa inizia dieci giorni prima con il rito “dell'alzabandiera della Gaida” e si conclude con la processione delle reliquie dei Corpi Santi, detta anche “processione dei Cornioli”. È gemellata con le città di Valls (Spagna) e Chaville (Francia).

Località

Boggia, Borgata Paradiso, Cascina Isola, Cascina Pettiti, Cascina San Giorgio, Fornacino, Le Villette, Mezzi Po, Motel Agip, Olimpia, Peroda, Regio Parco 98/112

Boggia, Borgata Paradiso, Cascina Isola, Cascina Pettiti, Cascina San Giorgio, Fornacino, Le Villette, Mezzi Po, Motel Agip, Olimpia, Peroda, Regio Parco 98/112

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Settimo Torinese rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.