Descrizione

Comune rivierasco, di origine moderna, caratteristico villaggio di pescatori d’inverno e rinomata località turistica d’estate; ha un’economia basata su tutti i settori produttivi. Gli stintinesi, che hanno un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si divide tra le località Le Vele, Pozzo San Nicola e Rocca Ruja, gli aggregati urbani minori di Nodigheddu, Pischina Salidda (insediamento residenziale con popolazione non stabile), Tonnara Salina e un discreto numero di case sparse. Il territorio, classificato di pianura, comprensivo delle isole marittime dei Porri e Torre Pelosa e dell’area speciale stagno di Tonnara Saline-Casaraccio, ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate. L’abitato, la cui parte vecchia sorge tra due profonde insenature e caratterizzato dalle tipiche case tinteggiate color pastello, è circondato da una costa bassa a est e alta e rocciosa a ovest.

Comune rivierasco, di origine moderna, caratteristico villaggio di pescatori d’inverno e rinomata località turistica d’estate; ha un’economia basata su tutti i settori produttivi. Gli stintinesi, che hanno un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si divide tra le località Le Vele, Pozzo San Nicola e Rocca Ruja, gli aggregati urbani minori di Nodigheddu, Pischina Salidda (insediamento residenziale con popolazione non stabile), Tonnara Salina e un discreto numero di case sparse. Il territorio, classificato di pianura, comprensivo delle isole marittime dei Porri e Torre Pelosa e dell’area speciale stagno di Tonnara Saline-Casaraccio, ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate. L’abitato, la cui parte vecchia sorge tra due profonde insenature e caratterizzato dalle tipiche case tinteggiate color pastello, è circondato da una costa bassa a est e alta e rocciosa a ovest.

Storia

Il toponimo, di difficile individuazione a causa della mancanza di documenti che ne attestino l’origine, pare provenga dal dialetto sassarese e significhi ‘budello’, ‘intestino’. La denominazione deriva dalla posizione dell’insediamento, costituito da due cale con una lingua di terra interposta, “a guisa di budello”. La sua storia ha inizio sul finire del 1800 ed è strettamente collegata a quella dell’isola dell’Asinara. Nel 1885, infatti, su quest’isola fu istituita una stazione sanitaria internazionale (luogo di quarantena), e una colonia penale agricola. I suoi abitanti furono così costretti a spostarsi altrove, alcuni verso Sassari, altri verso Porto Torres. Altri, portando con se la statua della Beata Vergine della Difesa, si insediarono in una terra vicina, una piccola penisola stretta tra due profonde insenature, che poterono comprare con il denaro dato loro dal governo a titolo d’indennizzo. Così nacque il nuovo insediamento che, da semplice, ma caratteristico, borgo di pescatori, è diventato un importante centro turistico. Le sue origini moderne giustificano la mancanza di significative vestigia monumentali. Tuttavia sono degni di nota la grande piazza dalla pavimentazione rossa e il nuovo porto turistico.

Il toponimo, di difficile individuazione a causa della mancanza di documenti che ne attestino l’origine, pare provenga dal dialetto sassarese e significhi ‘budello’, ‘intestino’. La denominazione deriva dalla posizione dell’insediamento, costituito da due cale con una lingua di terra interposta, “a guisa di budello”. La sua storia ha inizio sul finire del 1800 ed è strettamente collegata a quella dell’isola dell’Asinara. Nel 1885, infatti, su quest’isola fu istituita una stazione sanitaria internazionale (luogo di quarantena), e una colonia penale agricola. I suoi abitanti furono così costretti a spostarsi altrove, alcuni verso Sassari, altri verso Porto Torres. Altri, portando con se la statua della Beata Vergine della Difesa, si insediarono in una terra vicina, una piccola penisola stretta tra due profonde insenature, che poterono comprare con il denaro dato loro dal governo a titolo d’indennizzo. Così nacque il nuovo insediamento che, da semplice, ma caratteristico, borgo di pescatori, è diventato un importante centro turistico. Le sue origini moderne giustificano la mancanza di significative vestigia monumentali. Tuttavia sono degni di nota la grande piazza dalla pavimentazione rossa e il nuovo porto turistico.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Vanno segnalate però la presenza di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura, sebbene abbia fatto registrare, negli ultimi anni, un sensibile calo degli addetti al settore, mantiene una buona produttività; si coltivano cereali, frumento e foraggi; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore industriale, di discrete dimensioni, è costituito da aziende che operano nei comparti della pesca e della piscicoltura, alimentare, della fabbricazione di mobili, della produzione di gas ed edile. Il terziario si compone di una buona rete commerciale ma mancano servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado. Tra le strutture culturali si segnala il museo della tonnara “Il ricordo della memoria”. Le strutture ricettive offrono ampia possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Vanno segnalate però la presenza di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura, sebbene abbia fatto registrare, negli ultimi anni, un sensibile calo degli addetti al settore, mantiene una buona produttività; si coltivano cereali, frumento e foraggi; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore industriale, di discrete dimensioni, è costituito da aziende che operano nei comparti della pesca e della piscicoltura, alimentare, della fabbricazione di mobili, della produzione di gas ed edile. Il terziario si compone di una buona rete commerciale ma mancano servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado. Tra le strutture culturali si segnala il museo della tonnara “Il ricordo della memoria”. Le strutture ricettive offrono ampia possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

La particolarissima posizione geografica, le splendide spiagge delle Saline e della Pelosa, le limpidissime acque e l’estrema vicinanza all’affascinante Isola dell’Asinara, la rendono meta di un significativo afflusso turistico internazionale. Molto attraente, anche dal punto di vista prettamente ambientale, è lo stagno di Casaraccio, sito tra colli coperti di macchia mediterranea e palme nane abitati da una varia avifauna, e il roccioso Capo Falcone, strapiombante sul cosiddetto “Mare di fuori”, da cui si gode di una spettacolare vista sul mare. Tra gli appuntamenti meritano di essere citate: la “Regata della Vela Latina”, l’ultima settimana di agosto; la sagra del tonno, a giugno. La festa della Patrona, la Beata Vergine della Difesa, si celebra l’8 settembre con la caratteristica processione a mare della statua della Madonna, musiche in piazza e grigliata di pesce.

La particolarissima posizione geografica, le splendide spiagge delle Saline e della Pelosa, le limpidissime acque e l’estrema vicinanza all’affascinante Isola dell’Asinara, la rendono meta di un significativo afflusso turistico internazionale. Molto attraente, anche dal punto di vista prettamente ambientale, è lo stagno di Casaraccio, sito tra colli coperti di macchia mediterranea e palme nane abitati da una varia avifauna, e il roccioso Capo Falcone, strapiombante sul cosiddetto “Mare di fuori”, da cui si gode di una spettacolare vista sul mare. Tra gli appuntamenti meritano di essere citate: la “Regata della Vela Latina”, l’ultima settimana di agosto; la sagra del tonno, a giugno. La festa della Patrona, la Beata Vergine della Difesa, si celebra l’8 settembre con la caratteristica processione a mare della statua della Madonna, musiche in piazza e grigliata di pesce.

Località

Le Vele, Pozzo San Nicola, Rocca Ruja

Le Vele, Pozzo San Nicola, Rocca Ruja

Fondi europei 2021-2027

Comune di Stintino in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.