Descrizione

Centro collinare, fondato nel Medioevo in un territorio popolato fin dalla preistoria; l’economia locale è oggi trainata principalmente dall’industria e dal terziario. Più della metà degli spinetolesi, il cui indice di vecchiaia è compreso nella media, si concentra nella località di Pagliare mentre il resto della comunità si divide tra il capoluogo comunale, numerose case sparse sui fondi e la località di Villa San Pio X. Il territorio comunale si estende in parte su basse colline che degradano verso la valle del fiume Tronto e in parte nella zona d’alveo fluviale, dove si è sviluppata una vasta zona industriale. Dall’abitato, ubicato in posizione panoramica sulla cima di un poggio, si gode di una bella vista della costa adriatica e del circostante paesaggio collinare, dominato da prati adibiti al pascolo e da appezzamenti di colture promiscue. Tra il verde si distinguono bianchi nuclei abitati e tortuose strade sterrate che dividono i poderi.

Centro collinare, fondato nel Medioevo in un territorio popolato fin dalla preistoria; l’economia locale è oggi trainata principalmente dall’industria e dal terziario. Più della metà degli spinetolesi, il cui indice di vecchiaia è compreso nella media, si concentra nella località di Pagliare mentre il resto della comunità si divide tra il capoluogo comunale, numerose case sparse sui fondi e la località di Villa San Pio X. Il territorio comunale si estende in parte su basse colline che degradano verso la valle del fiume Tronto e in parte nella zona d’alveo fluviale, dove si è sviluppata una vasta zona industriale. Dall’abitato, ubicato in posizione panoramica sulla cima di un poggio, si gode di una bella vista della costa adriatica e del circostante paesaggio collinare, dominato da prati adibiti al pascolo e da appezzamenti di colture promiscue. Tra il verde si distinguono bianchi nuclei abitati e tortuose strade sterrate che dividono i poderi.

Storia

In occasione di una serie di scavi archeologici effettuati dal 1880 in poi sono venuti alla luce utensili appartenuti a popolazioni preistoriche nonché tracce di abitazioni di tipo palafitticolo, una necropoli risalente ai secoli VII-V a.C. e un santuario dedicato dai romani alla dea Tellure. Nel 984 d.C. il borgo appare in un atto di donazione ad Ascoli, cui appartenne per lungo tempo; nel 1425 fu distrutto e conquistato dalle truppe di Francesco Sforza. La tradizione racconta che nel 1633 un patrizio del luogo, Giacinto Centini, organizzò, con l’aiuto di tre frati negromanti, un attentato contro papa Urbano VIII: il pontefice, infatti, era da lui ritenuto reo di aver sottratto la poltrona papale a suo zio Felice, il cardinale che inquisì Galileo Galilei; l’episodio si concluse nel 1635, con la decapitazione dello spinetolese a Roma. Il toponimo trae origine dal latino SPINETUM, ‘spineto, siepe, macchia’, con l’aggiunta del suffisso –ULUS, generalmente usato come diminutivo. Impreziosiscono tuttora l’abitato le belle mura castellane e il cinquecentesco palazzo comunale, affiancato da un’alta torre. Tra gli edifici religiosi spicca il santuario della Madonna delle Grazie, costruito nel 1759 sui resti di un’edicola votiva e contenente un dipinto su tufo cui sono attribuiti poteri taumaturgici; all’interno dell’edificio sono custoditi anche un affresco raffigurante la Madonna con il Bambino e una statua in legno di San Rocco, entrambi del Quattrocento.

In occasione di una serie di scavi archeologici effettuati dal 1880 in poi sono venuti alla luce utensili appartenuti a popolazioni preistoriche nonché tracce di abitazioni di tipo palafitticolo, una necropoli risalente ai secoli VII-V a.C. e un santuario dedicato dai romani alla dea Tellure. Nel 984 d.C. il borgo appare in un atto di donazione ad Ascoli, cui appartenne per lungo tempo; nel 1425 fu distrutto e conquistato dalle truppe di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=FRANCESCOSFORZA'>Francesco Sforza</a>. La tradizione racconta che nel 1633 un patrizio del luogo, Giacinto Centini, organizzò, con l’aiuto di tre frati negromanti, un attentato contro papa Urbano VIII: il pontefice, infatti, era da lui ritenuto reo di aver sottratto la poltrona papale a suo zio Felice, il cardinale che inquisì Galileo Galilei; l’episodio si concluse nel 1635, con la decapitazione dello spinetolese a Roma. Il toponimo trae origine dal latino SPINETUM, ‘spineto, siepe, macchia’, con l’aggiunta del suffisso –ULUS, generalmente usato come diminutivo. Impreziosiscono tuttora l’abitato le belle mura castellane e il cinquecentesco palazzo comunale, affiancato da un’alta torre. Tra gli edifici religiosi spicca il santuario della Madonna delle Grazie, costruito nel 1759 sui resti di un’edicola votiva e contenente un dipinto su tufo cui sono attribuiti poteri taumaturgici; all’interno dell’edificio sono custoditi anche un affresco raffigurante la Madonna con il Bambino e una statua in legno di San Rocco, entrambi del Quattrocento.

Economia

Le attività economiche tradizionali, quali l’allevamento bovino e suino, la silvicoltura, la coltivazione di cereali, uva da vino, olive, ortaggi e foraggi nonché la produzione artigianale di merletti al tombolo, sono ormai praticate solo da una piccola parte della popolazione attiva spinetolese; da tempo, infatti, si è formato un apparato industriale di discrete proporzioni, attivo nei comparti alimentare, meccanico, delle confezioni, della pelletteria, del legno e della lavorazione della pietra e dei metalli. Abbastanza sviluppato è anche il terziario, composto da un’articolata rete commerciale e da un ampio ventaglio di servizi privati, comprendente il credito e le assicurazioni nonché agenzie immobiliari e di consulenza informatica. Sede degli ordinari uffici municipali e postali, il comune è provvisto di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado, di un museo della civiltà contadina e della farmacia; l’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno.

Le attività economiche tradizionali, quali l’allevamento bovino e suino, la silvicoltura, la coltivazione di cereali, uva da vino, olive, ortaggi e foraggi nonché la produzione artigianale di merletti al tombolo, sono ormai praticate solo da una piccola parte della popolazione attiva spinetolese; da tempo, infatti, si è formato un apparato industriale di discrete proporzioni, attivo nei comparti alimentare, meccanico, delle confezioni, della pelletteria, del legno e della lavorazione della pietra e dei metalli. Abbastanza sviluppato è anche il terziario, composto da un’articolata rete commerciale e da un ampio ventaglio di servizi privati, comprendente il credito e le assicurazioni nonché agenzie immobiliari e di consulenza informatica. Sede degli ordinari uffici municipali e postali, il comune è provvisto di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado, di un museo della civiltà contadina e della farmacia; l’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno.

Relazioni

Pur non essendo una stazione di soggiorno particolarmente ricercata, accoglie flussi turistici di transito provenienti dal vicino capoluogo provinciale. Si anima nelle occasioni di festa legate al folclore o alla cultura locali: una rassegna interregionale del teatro per ragazzi apre a giugno la stagione teatrale; a luglio si svolge un concorso nazionale di scultura mentre la seconda domenica di settembre ha luogo una festa in onore della Madonna delle Grazie –questa manifestazione è accompagnata da un’esposizione di ori votivi, che dura tutta la seconda settimana di settembre, e da una sfilata di carri allegorici ricolmi d’uva–. Il Patrono San Silvio si festeggia il 21 aprile.

Pur non essendo una stazione di soggiorno particolarmente ricercata, accoglie flussi turistici di transito provenienti dal vicino capoluogo provinciale. Si anima nelle occasioni di festa legate al folclore o alla cultura locali: una rassegna interregionale del teatro per ragazzi apre a giugno la stagione teatrale; a luglio si svolge un concorso nazionale di scultura mentre la seconda domenica di settembre ha luogo una festa in onore della Madonna delle Grazie –questa manifestazione è accompagnata da un’esposizione di ori votivi, che dura tutta la seconda settimana di settembre, e da una sfilata di carri allegorici ricolmi d’uva–. Il Patrono San Silvio si festeggia il 21 aprile.

Località

Pagliare, Villa San Pio X

Pagliare, Villa San Pio X