Descrizione

Piccola comunità collinare, di origine medievale, la cui economia è di tipo prettamente agricolo, soprattutto vitivinicolo. I solonghellesi, che presentano un indice di vecchiaia tra i più alti della regione, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche nella località Fabiano; la restante parte si distribuisce in località Castagnone (contigua al comune di Pontestura), negli aggregati urbani minori di Cascina Cignale e Villanova (contiguo a Mombello Monferrato), nonché poche case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate, che vanno da un minimo di 142 a un massimo di 275 metri sul livello del mare. L'abitato, dominato da un castello e posto su un pendio digradante dolcemente a sud, presenta un andamento plano-altimetrico tipico di collina.

Piccola comunità collinare, di origine medievale, la cui economia è di tipo prettamente agricolo, soprattutto vitivinicolo. I solonghellesi, che presentano un indice di vecchiaia tra i più alti della regione, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche nella località Fabiano; la restante parte si distribuisce in località Castagnone (contigua al comune di Pontestura), negli aggregati urbani minori di Cascina Cignale e Villanova (contiguo a Mombello Monferrato), nonché poche case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate, che vanno da un minimo di 142 a un massimo di 275 metri sul livello del mare. L'abitato, dominato da un castello e posto su un pendio digradante dolcemente a sud, presenta un andamento plano-altimetrico tipico di collina.

Storia

La sua denominazione è attestata, a partire dal 1095, con le forme “Soalingellus” e “Soalenghellus”, entrambe riconducibili al personale germanico “Swala”, unito al suffisso germanico -ing, indicante ‘appartenenza', e a quello diminutivale latino -ELLUS. Successivamente le varianti documentate sono “Solongello” (in cui la “i” originaria diventa “o”), “Solungellus” (in cui si registra l'alternanza tra “o” e “u”) e “Solenchellus” (dove l'alternanza riguarda il suffisso). Il suo significato è ‘piccolo territorio appartenente a Swala'. Le sue origini risalgono all'epoca medievale e la sua storia è legata alle vicende del territorio monferrino. Nel 1322 risulta essere infeudata a una famiglia francese, mentre, in seguito, è coinvolta nelle vicende relative alle numerose guerre che attanagliarono la regione, subendo ora le angherie dei francesi, ora quelle degli spagnoli. L'evento del 1657 fu particolarmente duro per la sua popolazione: i francesi, infatti, la sottomisero a pesanti violenze e ruberie, a cui però i cittadini si rivoltarono con le armi. Questo però non fece che aumentare la ferocia dei nemici che, tornati all'attacco, si vendicarono dell'affronto subito. Nel 1713 entrò a far parte dei domini di casa Savoia. Tra le vestigia del suo passato figurano: il castello dalla mole squadrata, disposto su un blocco di tre piani; la parrocchiale di Sant'Andrea, eretta nel 1738, forse dal Magnocavallo, ordinata secondo una struttura a pianta centrale con profondo abside; la chiesa di Sant'Eusebio, a Fabiano; il monumento ai caduti.

La sua denominazione è attestata, a partire dal 1095, con le forme “Soalingellus” e “Soalenghellus”, entrambe riconducibili al personale germanico “Swala”, unito al suffisso germanico -ing, indicante ‘appartenenza', e a quello diminutivale latino -ELLUS. Successivamente le varianti documentate sono “Solongello” (in cui la “i” originaria diventa “o”), “Solungellus” (in cui si registra l'alternanza tra “o” e “u”) e “Solenchellus” (dove l'alternanza riguarda il suffisso). Il suo significato è ‘piccolo territorio appartenente a Swala'. Le sue origini risalgono all'epoca medievale e la sua storia è legata alle vicende del territorio monferrino. Nel 1322 risulta essere infeudata a una famiglia francese, mentre, in seguito, è coinvolta nelle vicende relative alle numerose guerre che attanagliarono la regione, subendo ora le angherie dei francesi, ora quelle degli spagnoli. L'evento del 1657 fu particolarmente duro per la sua popolazione: i francesi, infatti, la sottomisero a pesanti violenze e ruberie, a cui però i cittadini si rivoltarono con le armi. Questo però non fece che aumentare la ferocia dei nemici che, tornati all'attacco, si vendicarono dell'affronto subito. Nel 1713 entrò a far parte dei domini di casa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>. Tra le vestigia del suo passato figurano: il castello dalla mole squadrata, disposto su un blocco di tre piani; la parrocchiale di Sant'Andrea, eretta nel 1738, forse dal Magnocavallo, ordinata secondo una struttura a pianta centrale con profondo abside; la chiesa di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SANTEUSEBIO'>Sant'Eusebio</a>, a Fabiano; il monumento ai caduti.

Economia

Viste le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico non è dei più floridi: esso risente dell'impronta rurale della zona, con un'agricoltura basata sulla coltivazione di uva (utilizzata per la produzione di vini Doc), cereali, frumento, foraggi, frutta; si pratica anche l'allevamento di avicoli e bovini. L'industria, scarsamente sviluppata, è costituita da piccole imprese che operano nei comparti edile, metallurgico, dei materiali da costruzione e di produzione di bevande. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado; per l'arricchimento culturale è presente, però, la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario la mancanza di strutture costringe la popolazione a rivolgersi altrove anche per i servizi di base.

Viste le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico non è dei più floridi: esso risente dell'impronta rurale della zona, con un'agricoltura basata sulla coltivazione di uva (utilizzata per la produzione di vini Doc), cereali, frumento, foraggi, frutta; si pratica anche l'allevamento di avicoli e bovini. L'industria, scarsamente sviluppata, è costituita da piccole imprese che operano nei comparti edile, metallurgico, dei materiali da costruzione e di produzione di bevande. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado; per l'arricchimento culturale è presente, però, la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario la mancanza di strutture costringe la popolazione a rivolgersi altrove anche per i servizi di base.

Relazioni

Non costituisce meta di significativo richiamo turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell'ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali ed effettuare interessanti escursioni nei dintorni. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. Non si segnalano manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero attirare visitatori dai dintorni. La festa patronale, in onore di Sant'Andrea, viene celebrata il 30 novembre.

Non costituisce meta di significativo richiamo turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell'ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali ed effettuare interessanti escursioni nei dintorni. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. Non si segnalano manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero attirare visitatori dai dintorni. La festa patronale, in onore di Sant'Andrea, viene celebrata il 30 novembre.

Località

Cascina Cignale, Castagnone, Fabiano, Villanova

Cascina Cignale, Castagnone, Fabiano, Villanova

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Solonghello rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.