Descrizione

Cittadina di pianura, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica. Di origine antica, ha un’economia fondata sulla positiva coesistenza di attività agricole e industriali. I selvazzanesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale e in misura assai minore nelle località Caselle, contiguo ai centri Rubano e Padova dei comuni omonimi, Feriole, contiguo ai centri omonimi dei comuni di Teolo e Abano Terme, Fogazzaro, Polese, Pralungo. Il territorio, la cui peculiarità è quella di possedere gli splendidi Colli Euganei, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che vanno dai 13 ai 19 metri sul livello del mare. L’abitato, in contiguità al centro Padova del comune omonimo, mostra segni di forte espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo verde, un’ara marmorea, munita di tre gradini, sulla quale arde una fiamma rossa; l’ara reca la scritta JANUS, in lettere capitali romane, d’oro, ed è accompagnata da otto alberi. Il capo dello scudo è smaltato di azzurro.

Cittadina di pianura, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica. Di origine antica, ha un’economia fondata sulla positiva coesistenza di attività agricole e industriali. I selvazzanesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale e in misura assai minore nelle località Caselle, contiguo ai centri Rubano e Padova dei comuni omonimi, Feriole, contiguo ai centri omonimi dei comuni di Teolo e Abano Terme, Fogazzaro, Polese, Pralungo. Il territorio, la cui peculiarità è quella di possedere gli splendidi Colli Euganei, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che vanno dai 13 ai 19 metri sul livello del mare. L’abitato, in contiguità al centro Padova del comune omonimo, mostra segni di forte espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo verde, un’ara marmorea, munita di tre gradini, sulla quale arde una fiamma rossa; l’ara reca la scritta JANUS, in lettere capitali romane, d’oro, ed è accompagnata da otto alberi. Il capo dello scudo è smaltato di azzurro.

Storia

Tra le tante ipotesi sulle origini del toponimo le più attendibili sembrano essere quella che lo vede provenire dal termine latino SALVITIUS e quella che lo vede tradotto come ‘Selva di Giano’. Per quanto riguarda le sue origini, è possibile affermare che esse siano antiche soprattutto grazie ad alcuni ritrovamenti appartenenti all’età del bronzo. A tal riguardo sono da menzionare due imponenti imbarcazioni, tre scafi di dimensioni minori, lapidi sepolcrali e suppellettili pre-romane e romane. A testimonianza delle sue antiche origini è anche il castello edificato nel cuore del paese dai Canonici di Padova nel decimo secolo. Solo dopo numerose ricostruzioni il castello è divenuto, sotto il dominio della Serenissima, abitazione della nobile famiglia dei Pisani. Non offre rilevanti opere architettoniche, ma grande valore storico e artistico ha l’antica costruzione di età longobarda e più volte ristrutturata. Una volta parrocchia di S. Michele, oggi l’edificio è divenuto un laboratorio di prodotti artigianali. Da piccolo paese agricolo quale era prima degli anni sessanta del Novecento, ha successivamente subito un notevole incremento economico e demografico grazie allo sviluppo industriale e commerciale.

Tra le tante ipotesi sulle origini del toponimo le più attendibili sembrano essere quella che lo vede provenire dal termine latino SALVITIUS e quella che lo vede tradotto come ‘Selva di Giano’. Per quanto riguarda le sue origini, è possibile affermare che esse siano antiche soprattutto grazie ad alcuni ritrovamenti appartenenti all’età del bronzo. A tal riguardo sono da menzionare due imponenti imbarcazioni, tre scafi di dimensioni minori, lapidi sepolcrali e suppellettili pre-romane e romane. A testimonianza delle sue antiche origini è anche il castello edificato nel cuore del paese dai Canonici di Padova nel decimo secolo. Solo dopo numerose ricostruzioni il castello è divenuto, sotto il dominio della Serenissima, abitazione della nobile famiglia dei Pisani. Non offre rilevanti opere architettoniche, ma grande valore storico e artistico ha l’antica costruzione di età longobarda e più volte ristrutturata. Una volta parrocchia di S. Michele, oggi l’edificio è divenuto un laboratorio di prodotti artigianali. Da piccolo paese agricolo quale era prima degli anni sessanta del Novecento, ha successivamente subito un notevole incremento economico e demografico grazie allo sviluppo industriale e commerciale.

Economia

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri l’autorità di pubblica sicurezza è esercitata, all’occorrenza, dal sindaco. L’agricoltura costituisce ancora una fonte di reddito importante: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e frutteti. Si pratica anche l’allevamento, soprattutto di bovini e avicoli. Le imprese presenti operano nei comparti tessile, edile, chimico, meccanico e metalmeccanico. Si registra, inoltre, la presenza dell’industria automobilistica, editoriale, della fabbricazione di mobili, di gioielleria-oreficeria, fabbriche di giocattoli, di macchinari per uffici, materiali da costruzione, di gomma, vetro e materiali plastici. Si registra, inoltre, la presenza di agenzie assicurative, fondi pensione. È presente il servizio bancario. Vi è un’attività radiotelevisiva. Mancano però strutture destinate all’arricchimento culturale quali biblioteche e musei. Tra le strutture sociali di rilievo vi sono asili nido. Nelle scuole locali si impartisce l’istruzione primaria e quella secondaria, vi sono, infatti, licei scientifici e classici. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Non si rileva la presenza né di particolari strutture sportive né di attrezzature per il tempo libero. Le strutture sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri l’autorità di pubblica sicurezza è esercitata, all’occorrenza, dal sindaco. L’agricoltura costituisce ancora una fonte di reddito importante: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e frutteti. Si pratica anche l’allevamento, soprattutto di bovini e avicoli. Le imprese presenti operano nei comparti tessile, edile, chimico, meccanico e metalmeccanico. Si registra, inoltre, la presenza dell’industria automobilistica, editoriale, della fabbricazione di mobili, di gioielleria-oreficeria, fabbriche di giocattoli, di macchinari per uffici, materiali da costruzione, di gomma, vetro e materiali plastici. Si registra, inoltre, la presenza di agenzie assicurative, fondi pensione. È presente il servizio bancario. Vi è un’attività radiotelevisiva. Mancano però strutture destinate all’arricchimento culturale quali biblioteche e musei. Tra le strutture sociali di rilievo vi sono asili nido. Nelle scuole locali si impartisce l’istruzione primaria e quella secondaria, vi sono, infatti, licei scientifici e classici. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Non si rileva la presenza né di particolari strutture sportive né di attrezzature per il tempo libero. Le strutture sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

L’attività turistica è abbastanza sviluppata, mentre discrete sono le opportunità lavorative offerte agli abitanti del posto grazie alle sue numerose imprese. Intrattiene rapporti particolarmente intensi con i centri del circondario, dovuti soprattutto alla presenza di insediamenti industriali e commerciali. Tra le manifestazioni ricorrenti, degne di menzione sono le sagre paesane: la sagra di Santa Maria Ausiliatrice e la sagra di S. Bartolomeo. Viene organizzata inoltre la gara di tiro con l’arco “al chiuso” sulla distanza di 18 metri e la festa di primavera con una sfilata di carri che inneggiano la stagione e con l’esibizione di una banda musicale e di gruppi folcloristici. Infine, si celebra la rievocazione della trebbiatura del grano contornata da altre manifestazioni territoriali. La festa della Patrona, la Madonna del Rosario, si celebra il 4 ottobre con una sagra.

L’attività turistica è abbastanza sviluppata, mentre discrete sono le opportunità lavorative offerte agli abitanti del posto grazie alle sue numerose imprese. Intrattiene rapporti particolarmente intensi con i centri del circondario, dovuti soprattutto alla presenza di insediamenti industriali e commerciali. Tra le manifestazioni ricorrenti, degne di menzione sono le sagre paesane: la sagra di Santa Maria Ausiliatrice e la sagra di S. Bartolomeo. Viene organizzata inoltre la gara di tiro con l’arco “al chiuso” sulla distanza di 18 metri e la festa di primavera con una sfilata di carri che inneggiano la stagione e con l’esibizione di una banda musicale e di gruppi folcloristici. Infine, si celebra la rievocazione della trebbiatura del grano contornata da altre manifestazioni territoriali. La festa della Patrona, la Madonna del Rosario, si celebra il 4 ottobre con una sagra.

Località

Caselle, Feriole, Montecchia, Pralungo, San Domenico-Tencarola

Caselle, Feriole, Montecchia, Pralungo, San Domenico-Tencarola

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Selvazzano Dentro rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.