Descrizione

“Comune sparso” costiero, con sede in Guidomandri Marina; di origine medievale, basa la sua economia sul turismo e sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una discreta presenza del settore industriale. Gli scalettesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località Guidomandri Superiore e Scaletta Superiore, nonché in case sparse. Il territorio, classificato di montagna, caratterizzato da meravigliose vedute e splendidi panorami sulla dorsale calabra, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato è interessato da forte espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato. Lo stemma comunale, partito d’oro e di rosso, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nel primo campo si rappresenta un castello rosso, fondato su un costone roccioso “al naturale”; la seconda sezione raffigura una fontana d’argento, sovrastata da un ippocampo dello stesso colore. Il tutto è posto su una campagna azzurra, ondata d’argento.

“Comune sparso” costiero, con sede in Guidomandri Marina; di origine medievale, basa la sua economia sul turismo e sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una discreta presenza del settore industriale. Gli scalettesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località Guidomandri Superiore e Scaletta Superiore, nonché in case sparse. Il territorio, classificato di montagna, caratterizzato da meravigliose vedute e splendidi panorami sulla dorsale calabra, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato è interessato da forte espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato. Lo stemma comunale, partito d’oro e di rosso, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nel primo campo si rappresenta un castello rosso, fondato su un costone roccioso “al naturale”; la seconda sezione raffigura una fontana d’argento, sovrastata da un ippocampo dello stesso colore. Il tutto è posto su una campagna azzurra, ondata d’argento.

Storia

Il toponimo allude forse alla scala naturale che dalla frazione inferiore conduce a quella superiore. Il determinante, aggiunto nel 1863, viene, invece, da Zancle, l’antico nome di Messina. Che la sua origine risalga all’epoca medievale si deduce più dalle emergenze architettoniche che da attestazioni documentate certe. La popolazione locale partecipò con molto ardore alla Guerra del Vespro, mentre il borgo diventò sicuro rifugio per i francesi incalzati dai contendenti aragonesi. Numerosi sono i signori che si sono occupati della giurisdizione dell’antico feudo; tra essi si ricordano: Macalda da Scaletta, Pellegrino di Patti e Salimbenio Marchese. Federico II nell’anno 1614 insignì del titolo di principe Ferdinando Salimbene, al quale concesse anche l’amministrazione del casale. Successivamente, nel 1672, il feudo fu acquistato da Antonio Ruffo e Spadafora, duca di Bagnara. I secoli successivi la vedono condividere le stesse vicissitudini dei comuni vicini, con le varie dominazioni, straniere e non, fino alla caduta dei borboni per mano garibaldina e alla successiva unificazione italiana nonché all’ultima esperienza monarchica sabauda, conclusasi con il referendum repubblicano e l’autonomia regionale siciliana. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati si segnalano: il castello medievale dei principi Ruffo, in stile normanno-svevo, costruito nell’XI secolo e restaurato di recente, che ospita mostre d’arte; i ruderi di una fortificazione del Cinquecento.

Il toponimo allude forse alla scala naturale che dalla frazione inferiore conduce a quella superiore. Il determinante, aggiunto nel 1863, viene, invece, da Zancle, l’antico nome di Messina. Che la sua origine risalga all’epoca medievale si deduce più dalle emergenze architettoniche che da attestazioni documentate certe. La popolazione locale partecipò con molto ardore alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GUERRADELVESPRO'>Guerra del Vespro</a>, mentre il borgo diventò sicuro rifugio per i francesi incalzati dai contendenti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARAGONESI'>aragonesi</a>. Numerosi sono i signori che si sono occupati della giurisdizione dell’antico feudo; tra essi si ricordano: Macalda da Scaletta, Pellegrino di Patti e Salimbenio Marchese. <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=FEDERICOII'>Federico II</a> nell’anno 1614 insignì del titolo di principe Ferdinando Salimbene, al quale concesse anche l’amministrazione del casale. Successivamente, nel 1672, il feudo fu acquistato da Antonio Ruffo e Spadafora, duca di Bagnara. I secoli successivi la vedono condividere le stesse vicissitudini dei comuni vicini, con le varie dominazioni, straniere e non, fino alla caduta dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BORBONI'>borboni</a> per mano garibaldina e alla successiva unificazione italiana nonché all’ultima esperienza monarchica sabauda, conclusasi con il referendum repubblicano e l’autonomia regionale siciliana. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati si segnalano: il castello medievale dei principi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=RUFFO'>Ruffo</a>, in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNO'>normanno</a>-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SVEVO'>svevo</a>, costruito nell’XI secolo e restaurato di recente, che ospita mostre d’arte; i ruderi di una fortificazione del Cinquecento.

Economia

È sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario, favorito dalla fertilità del terreno e dal clima temperato, è presente con la coltivazione di ortaggi, foraggi, viti, oliveti, agrumeti e altri frutteti nonché con l’allevamento di suini, caprini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: dell’edilizia, dell’abbigliamento, del vetro, dei mobili, della gioielleria, della produzione e distribuzione di energia elettrica. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancario, assicurativo e dei fondi pensione. Le strutture scolastiche presenti sul posto permettono di frequentare le classi dell’obbligo, mentre per accedere agli istituti di istruzione secondaria di secondo grado è necessario raggiungere i centri vicini. L’arricchimento culturale è agevolato dalla biblioteca civica. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

È sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario, favorito dalla fertilità del terreno e dal clima temperato, è presente con la coltivazione di ortaggi, foraggi, viti, oliveti, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> e altri frutteti nonché con l’allevamento di suini, caprini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: dell’edilizia, dell’abbigliamento, del vetro, dei mobili, della gioielleria, della produzione e distribuzione di energia elettrica. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancario, assicurativo e dei fondi pensione. Le strutture scolastiche presenti sul posto permettono di frequentare le classi dell’obbligo, mentre per accedere agli istituti di istruzione secondaria di secondo grado è necessario raggiungere i centri vicini. L’arricchimento culturale è agevolato dalla biblioteca civica. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, si trova, tuttavia, in una favorevole posizione che permette di raggiungere agevolmente alcune interessanti località nei dintorni. Offre, quindi, la possibilità di ammirare il suo mare meraviglioso e di godere delle altre sue bellezze naturali nonché di gustare i semplici ma genuini prodotti locali. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra gli eventi ricorrenti che coinvolgono la comunità locale e i visitatori dai dintorni meritano di essere segnalati: il carnevale; i riti della Settimana Santa; l’”estate scalettese”, ad agosto. La festa della Patrona, la Beata Vergine del Carmine, si celebra il 16 luglio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, si trova, tuttavia, in una favorevole posizione che permette di raggiungere agevolmente alcune interessanti località nei dintorni. Offre, quindi, la possibilità di ammirare il suo mare meraviglioso e di godere delle altre sue bellezze naturali nonché di gustare i semplici ma genuini prodotti locali. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra gli eventi ricorrenti che coinvolgono la comunità locale e i visitatori dai dintorni meritano di essere segnalati: il carnevale; i riti della Settimana Santa; l’”estate scalettese”, ad agosto. La festa della Patrona, la Beata Vergine del Carmine, si celebra il 16 luglio.

Località

Guidomandri Marina, Guidomandri Superiore, Scaletta Superiore

Guidomandri Marina, Guidomandri Superiore, Scaletta Superiore

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Scaletta Zanclea rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.