Descrizione

Centro di pianura, di origine antica, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole e industriali. I justinensi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi esclusivamente concentrati nel capoluogo comunale e in misura assai minore nelle località Fratte, Carraro, Centenaro, Bottacin, Risaro-Gallo, Zanchin Scarpazza, Pinton, Gottardello, Ostiglia e Zorzi. Il territorio, solcato dai fiumi Tergolo e Vandura, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, argenteo, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si compone di due fasce ondate, azzurre, attraversate da una torre dirupata, rossa, fondata su una verde collina; sullo sfondo argentato del capo spicca una croce rossa. Le due fasce ondate rappresentano i fiumi Tergola e Vandura, che lambiscono il territorio comunale e il centro abitato di Fratte, uniti dall’Austria in un unico comune il 1° maggio 1816; la torre ricorda il castello di origine altomedioevale, distrutto durante le calate dei barbari.

Centro di pianura, di origine antica, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole e industriali. I justinensi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi esclusivamente concentrati nel capoluogo comunale e in misura assai minore nelle località Fratte, Carraro, Centenaro, Bottacin, Risaro-Gallo, Zanchin Scarpazza, Pinton, Gottardello, Ostiglia e Zorzi. Il territorio, solcato dai fiumi Tergolo e Vandura, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, argenteo, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si compone di due fasce ondate, azzurre, attraversate da una torre dirupata, rossa, fondata su una verde collina; sullo sfondo argentato del capo spicca una croce rossa. Le due fasce ondate rappresentano i fiumi Tergola e Vandura, che lambiscono il territorio comunale e il centro abitato di Fratte, uniti dall’Austria in un unico comune il 1° maggio 1816; la torre ricorda il castello di origine altomedioevale, distrutto durante le calate dei barbari.

Storia

È menzionata in documenti del XII secolo, nei quali compare già la denominazione attuale, che riflette il nome della Patrona; la specificazione allude al sito su cui è stata edificata la chiesa, un’altura appunto ben visibile in passato e oggi quasi del tutto livellata. Non si hanno testimonianze certe circa le sue origini, collocabile comunque in epoca molto antica visto il suo inserimento nella centuriazione romana di Camposampiero. È composta da due nuclei abitativi, in passato separati, ciascuno corrispondente ad un comune rurale, ciascuno con una propria chiesa; i due agglomerati furono uniti nel XIX secolo, nel corso della denominazione austriaca. Tra le strutture architettoniche di maggior rilievo va segnalata l’antica chiesa dedicata a Santa Giustina ristrutturata più volte ricalcando la disposizione di una costruzione precedente e conservando all’esterno le iscrizioni che menzionano antichi defunti. Altra importante e antica struttura sacra è la chiesa dedicata a San Giacomo, in località Fratte. Di pregevole fattura sono, inoltre, tre oratori traccia residua di antiche ville venete che punteggiavano il territorio con le loro modeste ma pur belle facciate.

È menzionata in documenti del XII secolo, nei quali compare già la denominazione attuale, che riflette il nome della Patrona; la specificazione allude al sito su cui è stata edificata la chiesa, un’altura appunto ben visibile in passato e oggi quasi del tutto livellata. Non si hanno testimonianze certe circa le sue origini, collocabile comunque in epoca molto antica visto il suo inserimento nella centuriazione romana di Camposampiero. È composta da due nuclei abitativi, in passato separati, ciascuno corrispondente ad un comune rurale, ciascuno con una propria chiesa; i due agglomerati furono uniti nel XIX secolo, nel corso della denominazione austriaca. Tra le strutture architettoniche di maggior rilievo va segnalata l’antica chiesa dedicata a Santa Giustina ristrutturata più volte ricalcando la disposizione di una costruzione precedente e conservando all’esterno le iscrizioni che menzionano antichi defunti. Altra importante e antica struttura sacra è la chiesa dedicata a San Giacomo, in località Fratte. Di pregevole fattura sono, inoltre, tre oratori traccia residua di antiche ville venete che punteggiavano il territorio con le loro modeste ma pur belle facciate.

Economia

Per quanto riguarda le fonti di reddito locali vanno segnalate le imprese operanti nei comparti edile, chimico, meccanico e metalmeccanico. Si registra, inoltre, la presenza di mobilifici, fabbriche di macchine agricole e di materiali plastici e di un’industria di pubblicazione e diffusione delle opere a stampa. Non è stata comunque abbandonata l’attività agricola, che consiste prevalentemente nella coltivazione dei cereali, frumento, ortaggi, foraggi, frutteti, viti; si allevano, inoltre, bovini, suini e avicoli. Nel settore terziario le opportunità d’impiego sono legate esclusivamente alle strutture ricettive. È presente il servizio bancario. Mancano, inoltre, strutture destinate all’arricchimento culturale quali biblioteche e musei, e strutture sociali come asili nido e case di riposo. Nelle scuole locali si impartisce sia l’istruzione primaria che quella secondaria di secondo grado. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Non si rileva la presenza né di particolari strutture sportive né di attrezzature per il tempo libero. Tra le strutture sanitarie si registra la presenza di una farmacia: per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Per quanto riguarda le fonti di reddito locali vanno segnalate le imprese operanti nei comparti edile, chimico, meccanico e metalmeccanico. Si registra, inoltre, la presenza di mobilifici, fabbriche di macchine agricole e di materiali plastici e di un’industria di pubblicazione e diffusione delle opere a stampa. Non è stata comunque abbandonata l’attività agricola, che consiste prevalentemente nella coltivazione dei cereali, frumento, ortaggi, foraggi, frutteti, viti; si allevano, inoltre, bovini, suini e avicoli. Nel settore terziario le opportunità d’impiego sono legate esclusivamente alle strutture ricettive. È presente il servizio bancario. Mancano, inoltre, strutture destinate all’arricchimento culturale quali biblioteche e musei, e strutture sociali come asili nido e case di riposo. Nelle scuole locali si impartisce sia l’istruzione primaria che quella secondaria di secondo grado. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Non si rileva la presenza né di particolari strutture sportive né di attrezzature per il tempo libero. Tra le strutture sanitarie si registra la presenza di una farmacia: per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Pur non essendo una delle mete turistiche più famose, fa registrare, comunque, un discreto flusso turistico; non offre grandi possibilità lavorative e rapporti con i centri vicini sono poco rilevanti. Piuttosto nutrito è il calendario degli eventi e manifestazioni ricorrenti che prevede: la festa dei fiori e dell’agricoltura, durante la quale si organizzano convegni, sfilate di moda e danze, per l’occasione vengono esposti e messi in vendita prodotti agricoli e artigianali, macchinari, piante e fiori; la sagra paesana con l’allestimento di un luna park, bancarelle varie e stand gastronomici. Si svolgono, inoltre, gare di zoopesca, giochi come la cuccagna nell’acqua e il tiro alla fune e spettacoli musicali e pirotecnici. Nell’ambito di “Estate insieme” vengono proiettati film all’aperto. La Patrona, Santa Giustina, si festeggia il 5 ottobre.

Pur non essendo una delle mete turistiche più famose, fa registrare, comunque, un discreto flusso turistico; non offre grandi possibilità lavorative e rapporti con i centri vicini sono poco rilevanti. Piuttosto nutrito è il calendario degli eventi e manifestazioni ricorrenti che prevede: la festa dei fiori e dell’agricoltura, durante la quale si organizzano convegni, sfilate di moda e danze, per l’occasione vengono esposti e messi in vendita prodotti agricoli e artigianali, macchinari, piante e fiori; la sagra paesana con l’allestimento di un luna park, bancarelle varie e stand gastronomici. Si svolgono, inoltre, gare di zoopesca, giochi come la cuccagna nell’acqua e il tiro alla fune e spettacoli musicali e pirotecnici. Nell’ambito di “Estate insieme” vengono proiettati film all’aperto. La Patrona, Santa Giustina, si festeggia il 5 ottobre.

Località

Finco, Fontanebianche, Fratte, Maggion, Pierobon, Roara, Spada, Tremarende, Villarappa

Finco, Fontanebianche, Fratte, Maggion, Pierobon, Roara, Spada, Tremarende, Villarappa

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Santa Giustina in Colle rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.