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Descrizione

Centro di pianura, di origine romana, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. È uno dei centri agricoli più importanti della Sardegna: la felice posizione geografica, la presenza di falde freatiche superficiali, il terreno fertile e facilmente lavorabile hanno favorito lo sviluppo delle colture. I sansperatini, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, interamente ricoperto da giardini di piante di limone, d’arancio e di mandarino, presenta un profilo geometrico vario, con differenze di altitudine quasi irrilevanti. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte crescita edilizia, mostra un andamento plano-altimetrico tipico delle zone pianeggianti. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo argentato, una pianta di cedro, fondata su un verde terreno e accostata, ai lati, da una spiga di grano e da una pianta di vite –il tutto “al naturale”–.

Storia

Il toponimo, che nella dizione locale è “santu sparau”, “santu sperau”, è di origine non chiarita. Il borgo, come testimoniano anche i numerosi resti ritrovati, è sempre stato abitato e coltivato: recenti scavi dimostrano che i primi insediamenti umani risalirebbero addirittura al XVIII secolo a.C. La sua origine, tuttavia, è da collocarsi al periodo romano. Nell’XI secolo fece parte della curatoria di Decimo, nel Giudicato di Cagliari. Nel 1258 passò ai conti della Gherardesca e nel 1374 divenne feudo dei Tola. Tra il 1442 e il 1749 appartenne ai Torella, ai Botter, ai Porcella, ai Fortesa, a Giuseppe Cadella e, infine, ai Sanjust, baroni di Teulada. Interessante sotto il profilo storico-architettonico è la chiesa parrocchiale dedicata a San Sperate, costruita nel XVII secolo sul luogo in cui fu ritrovata l’antica tomba del Santo. Essa segue uno schema abbastanza diffuso in tutta la Sardegna, con un’unica navata e due cappelle per parte. Degna di nota è anche la chiesa di San Giovanni Battista, l’antica chiesa parrocchiale del borgo, con struttura e dimensioni adatte a una piccola comunità. Da citare, infine, la chiesa di Santa Lucia, che conserva parti architettoniche in stile romanico che ne fanno ipotizzare l’esistenza, come luogo di culto, già in età bizantina.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Si pratica, inoltre, l’apicoltura: si produce miele d’arancio, dall’aroma intenso e fruttato e dal sapore molto dolce; il miele d’eucaliptus, con proprietà balsamiche, dal sapore leggermente dolce e dal retrogusto salato; il miele di cardo e il millefiori. Altri tipi di miele sono ottenuti trasportando le arnie nelle zone di montagna. Particolare è il miele di corbezzolo dal sapore unico e dalle eccezionali caratteristiche organolettiche: dolce prima e amaro poi, è uno dei mieli più pregiati di tutta l’isola. L’industria è costituita da imprese che operano nei comparti alimentare, dell’estrazione, della carta, della stampa, della gomma, dei materiali da costruzione, metalmeccanico, dei mobili ed edile. Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella lavorazione della ceramica. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete commerciale completa il panorama del terziario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Meta turistica dalle notevoli attrattive, conserva un ricco calendario di appuntamenti: la festa di Santa Prisca e la festa di Sant’Isidoro, a maggio; la festa del Corpus Domini, a giugno. Sempre a giugno si celebrano, inoltre, la festa di San Giovanni Battista e quella dei Santi Pietro e Paolo. Il 2 novembre, giorno della commemorazione dei defunti, è tradizione che i bambini si rechino di casa in casa per chiedere le offerte destinate alle anime dei defunti. In questa occasione si prepara il tradizionale dolce “pan’ e’ saba” (pane confezionato con il mosto del vino). In occasione della festa di Santa Lucia, il 13 dicembre, viene preparato un gigantesco fuoco davanti al quale chi si reca ad assistere chiede alla Santa protezione per la propria vista e guarigione da malanni agli occhi. La festa patronale, dedicata a San Sperate, si celebra il 17 luglio con la sagra delle pesche.

Località

INFO
  • Popolazione 8.314
  • Lat 39° 21' 30,43'' 39.35845278
  • Long 9° 0' 13,70'' 9.00380556
  • CAP 09026
  • Prefisso 070
  • Codice ISTAT 092059
  • Codice Catasto I166
  • Altitudine slm 41 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno
    C/989
  • Superficie 26.15 Km2
  • Densità 317,93 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 05:03
  • Tramonto 19:39
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