Descrizione

Cittadina di pianura di origine moderna; nella sua economia prevalgono le attività industriali e il terziario. I sannicolesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media e uno sviluppo demografico molto consistente, dovuto ai saldi attivi sia del movimento naturale che di quello migratorio, mostrano una chiara tendenza all’accentramento: la comunità, infatti, risiede quasi esclusivamente nel capoluogo comunale. L’abitato, sviluppatosi originariamente lungo una strada che da Caserta si spingeva verso sud, si è in seguito esteso lungo altre tre arterie viarie, assumendo un aspetto tentacolare e divenendo contiguo ai limitrofi comuni di Caserta e San Marco Evangelista. Il territorio comunale, dolce e privo della benché minima asperità, è stato profondamente modificato dall’uomo per adattarlo alle proprie esigenze: l’originaria copertura arborea è stata quasi completamente estirpata per far posto inizialmente alle coltivazioni e ai pascoli, poi anche agli insediamenti residenziali e produttivi; oggi, il susseguirsi nell’agro sannicolese di ordinati e multicolori appezzamenti coltivati rende il paesaggio particolarmente suggestivo in primavera, grazie alla vivace policromia delle fioriture.

Cittadina di pianura di origine moderna; nella sua economia prevalgono le attività industriali e il terziario. I sannicolesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media e uno sviluppo demografico molto consistente, dovuto ai saldi attivi sia del movimento naturale che di quello migratorio, mostrano una chiara tendenza all’accentramento: la comunità, infatti, risiede quasi esclusivamente nel capoluogo comunale. L’abitato, sviluppatosi originariamente lungo una strada che da Caserta si spingeva verso sud, si è in seguito esteso lungo altre tre arterie viarie, assumendo un aspetto tentacolare e divenendo contiguo ai limitrofi comuni di Caserta e San Marco Evangelista. Il territorio comunale, dolce e privo della benché minima asperità, è stato profondamente modificato dall’uomo per adattarlo alle proprie esigenze: l’originaria copertura arborea è stata quasi completamente estirpata per far posto inizialmente alle coltivazioni e ai pascoli, poi anche agli insediamenti residenziali e produttivi; oggi, il susseguirsi nell’agro sannicolese di ordinati e multicolori appezzamenti coltivati rende il paesaggio particolarmente suggestivo in primavera, grazie alla vivace policromia delle fioriture.

Storia

Sorse nel XVIII secolo in un sito abitato con molta probabilità fin dall’epoca romana –era attraversato dalla via Appia– e successivamente disseminato di piccoli insediamenti agricoli. A partire dalla seconda metà del Settecento, con l’edificazione della reggia borbonica di Caserta, conobbe un notevole sviluppo demografico ed economico: per costruire il palazzo reale, infatti, si decise di sfruttare le cave di tufo presenti nel territorio comunale e, successivamente, numerosi membri della corte decisero di porre la propria dimora nell’abitato. Il toponimo, che è stato semplicemente San Nicola fino al 1862, è di origine agionimica; la specificazione si riferisce alla via Appia Antica. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico locale spiccano tre edifici religiosi risalenti al Settecento: la chiesa di Santa Maria degli Angeli, la cui facciata è stata probabilmente progettata da Luigi Vanvitelli, la chiesa di Santa Maria delle Grazie, attribuita anch’essa al Vanvitelli, e la chiesa della Madonna della Pietà, affacciata sulla rotonda che si apre lungo il maestoso viale alberato destinato, nei progetti dell’architetto napoletano, a collegare la reggia di Caserta a Napoli.

Sorse nel XVIII secolo in un sito abitato con molta probabilità fin dall’epoca romana –era attraversato dalla via Appia– e successivamente disseminato di piccoli insediamenti agricoli. A partire dalla seconda metà del Settecento, con l’edificazione della reggia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=BORBONICA'>borbonica</a> di Caserta, conobbe un notevole sviluppo demografico ed economico: per costruire il palazzo reale, infatti, si decise di sfruttare le cave di tufo presenti nel territorio comunale e, successivamente, numerosi membri della corte decisero di porre la propria dimora nell’abitato. Il toponimo, che è stato semplicemente San Nicola fino al 1862, è di origine agionimica; la specificazione si riferisce alla via Appia Antica. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico locale spiccano tre edifici religiosi risalenti al Settecento: la chiesa di Santa Maria degli Angeli, la cui facciata è stata probabilmente progettata da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=LUIGIVANVITELLI'>Luigi Vanvitelli</a>, la chiesa di Santa Maria delle Grazie, attribuita anch’essa al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=VANVITELLI'>Vanvitelli</a>, e la chiesa della Madonna della Pietà, affacciata sulla rotonda che si apre lungo il maestoso viale alberato destinato, nei progetti dell’architetto napoletano, a collegare la reggia di Caserta a Napoli.

Economia

Lo spirito di iniziativa e l’apertura nei confronti del nuovo hanno dato molti frutti nel panorama delle attività economiche. Solo una piccolissima percentuale della popolazione attiva continua a dedicarsi alle attività rurali, specializzate nella produzione di grano, mais, ortofrutticoli e tabacco; l’industria e il terziario, infatti, hanno conosciuto un sensibile sviluppo e oggi rappresentano gli assi portanti dell’economia sannicolese: il settore secondario annovera un buon numero di aziende attive in svariati comparti –alimentare, delle confezioni della stampa, della gomma e della plastica, dei materiali da costruzione, metallurgico, elettronico ed edile–; il terziario comprende un’articolata rete commerciale e, tra i servizi, sportelli bancari e agenzie assicurative, immobiliari e di consulenza informatica. Sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, ospita le scuole dell’obbligo, una biblioteca comunale e un museo civico, che raccoglie testimonianze della civiltà contadina; le sue strutture socio-sanitarie annoverano case di riposo, un ufficio sanitario, un presidio di guardia medica e un laboratorio privato accreditato; alberghi e ristoranti garantiscono una buona capacità ricettiva.

Lo spirito di iniziativa e l’apertura nei confronti del nuovo hanno dato molti frutti nel panorama delle attività economiche. Solo una piccolissima percentuale della popolazione attiva continua a dedicarsi alle attività rurali, specializzate nella produzione di grano, mais, ortofrutticoli e tabacco; l’industria e il terziario, infatti, hanno conosciuto un sensibile sviluppo e oggi rappresentano gli assi portanti dell’economia sannicolese: il settore secondario annovera un buon numero di aziende attive in svariati comparti –alimentare, delle confezioni della stampa, della gomma e della plastica, dei materiali da costruzione, metallurgico, elettronico ed edile–; il terziario comprende un’articolata rete commerciale e, tra i servizi, sportelli bancari e agenzie assicurative, immobiliari e di consulenza informatica. Sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, ospita le scuole dell’obbligo, una biblioteca comunale e un museo civico, che raccoglie testimonianze della civiltà contadina; le sue strutture socio-sanitarie annoverano case di riposo, un ufficio sanitario, un presidio di guardia medica e un laboratorio privato accreditato; alberghi e ristoranti garantiscono una buona capacità ricettiva.

Relazioni

Il dinamismo degli scambi commerciali di prodotti agricoli, in particolare degli ortofrutticoli, è motivo di intensi contatti non solo con i comuni limitrofi; elemento di richiamo è anche il locale patrimonio storico-architettonico. Una discreta affluenza di visitatori si registra inoltre in occasione del mercato infrasettimanale del lunedì. La festa del Patrono, San Nicola di Bari, si celebra il 6 dicembre.

Il dinamismo degli scambi commerciali di prodotti agricoli, in particolare degli ortofrutticoli, è motivo di intensi contatti non solo con i comuni limitrofi; elemento di richiamo è anche il locale patrimonio storico-architettonico. Una discreta affluenza di visitatori si registra inoltre in occasione del mercato infrasettimanale del lunedì. La festa del Patrono, San Nicola di Bari, si celebra il 6 dicembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Nicola la Strada rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.