Descrizione

Comune montano di origine alto-medievale, rinomato per i fuochi artificiali prodotti artigianalmente; la sua economia si fonda sulle attività rurali, su qualche piccola e media impresa industriale e sul terziario. La comunità dei sandemetrani, che presenta un indice di vecchiaia molto elevato, risiede nella località di Stiffe, nel capoluogo comunale, in fase di contenuta espansione edilizia, e nell'aggregato urbano elementare che si è sviluppato intorno alla stazione ferroviaria. Il territorio comunale, pianeggiante per quasi tutta la sua estensione, si increspa ad oriente e a sud-ovest, abbracciando le alture che delimitano in questo tratto la media valle del fiume Aterno. A circa 800 metri dall'abitato si distende il lago di Sinizzo e sul versante destro della valle la montagna è incisa dall'immensa grotta di Stiffe, ricca di concrezioni rocciose e percorsa da un corso d'acqua sotterraneo che nell'oscurità forma specchi lacustri e cascate.

Comune montano di origine alto-medievale, rinomato per i fuochi artificiali prodotti artigianalmente; la sua economia si fonda sulle attività rurali, su qualche piccola e media impresa industriale e sul terziario. La comunità dei sandemetrani, che presenta un indice di vecchiaia molto elevato, risiede nella località di Stiffe, nel capoluogo comunale, in fase di contenuta espansione edilizia, e nell'aggregato urbano elementare che si è sviluppato intorno alla stazione ferroviaria. Il territorio comunale, pianeggiante per quasi tutta la sua estensione, si increspa ad oriente e a sud-ovest, abbracciando le alture che delimitano in questo tratto la media valle del fiume Aterno. A circa 800 metri dall'abitato si distende il lago di Sinizzo e sul versante destro della valle la montagna è incisa dall'immensa grotta di Stiffe, ricca di concrezioni rocciose e percorsa da un corso d'acqua sotterraneo che nell'oscurità forma specchi lacustri e cascate.

Storia

Il borgo, originato dall'aggregazione delle VILLAS SANCTI DEMETRII che compaiono in una fonte documentaria alto-medievale, concorse, intorno alla metà del XIII secolo, alla fondazione di L'Aquila ed entrò a far parte del suo contado; successivamente fu assegnato, fra gli altri, a Ferrante d'Aquilera e ai duchi Arcamone. Fra le più eloquenti e suggestive testimonianze del passato figura una pregevole edilizia civile, con i palazzi Dragonetti e Cappelli, la parrocchiale barocca intitolata a S. Demetrio, che incorpora un'antica torre trasformata in campanile, e la chiesa di Santa Maria dei Raccomandati nella parte alta del paese, adorna di dipinti ottocenteschi realizzati in particolare da Teofilo Patini e Domenico Caldara. Bella la parrocchiale romanica di S. Giovanni.

Il borgo, originato dall'aggregazione delle VILLAS SANCTI DEMETRII che compaiono in una fonte documentaria alto-medievale, concorse, intorno alla metà del XIII secolo, alla fondazione di L'Aquila ed entrò a far parte del suo contado; successivamente fu assegnato, fra gli altri, a Ferrante d'Aquilera e ai duchi Arcamone. Fra le più eloquenti e suggestive testimonianze del passato figura una pregevole edilizia civile, con i palazzi Dragonetti e Cappelli, la parrocchiale barocca intitolata a S. Demetrio, che incorpora un'antica torre trasformata in campanile, e la chiesa di Santa Maria dei Raccomandati nella parte alta del paese, adorna di dipinti ottocenteschi realizzati in particolare da Teofilo Patini e Domenico Caldara. Bella la parrocchiale romanica di S. Giovanni.

Economia

Dal vicino capoluogo di provincia il comune ha mutuato un certo dinamismo, mantenendosi alieno da una modernità esasperata e legato al patrimonio delle proprie tradizioni. Tra queste figura la coltivazione dello zafferano, che già le fonti documentarie medievali descrivono come tipica del circondario aquilano -ai nostri giorni questo prodotto si affianca ad altri meno caratteristici come i cereali e le leguminose-. Un apporto decisivo alla formazione del reddito locale è dato dalla rete di distribuzione, frammentaria ma piuttosto ricca, e dai servizi, che includono l'intermediazione finanziaria; l'incidenza dell'industria in generale e delle attività edili in particolare è di portata lievemente inferiore. La vivacità intellettuale dei sandemetrani si esprime attraverso alcune forme di aggregazione con finalità culturali e traspare dal sistema delle infrastrutture. Dotato degli ordinari uffici municipali e postali, il comune dispone di una biblioteca e con le sue strutture scolastiche consente almeno la frequenza della scuola dell'obbligo; è provvisto di esercizi alberghieri e di ristoranti, di due campi di calcio a disposizione della squadra locale e di superfici attrezzate per la pratica del tennis e del gioco delle bocce; il complesso delle strutture sanitarie ha al suo attivo un consultorio familiare e un servizio di guardia medica.

Dal vicino capoluogo di provincia il comune ha mutuato un certo dinamismo, mantenendosi alieno da una modernità esasperata e legato al patrimonio delle proprie tradizioni. Tra queste figura la coltivazione dello zafferano, che già le fonti documentarie medievali descrivono come tipica del circondario aquilano -ai nostri giorni questo prodotto si affianca ad altri meno caratteristici come i cereali e le leguminose-. Un apporto decisivo alla formazione del reddito locale è dato dalla rete di distribuzione, frammentaria ma piuttosto ricca, e dai servizi, che includono l'intermediazione finanziaria; l'incidenza dell'industria in generale e delle attività edili in particolare è di portata lievemente inferiore. La vivacità intellettuale dei sandemetrani si esprime attraverso alcune forme di aggregazione con finalità culturali e traspare dal sistema delle infrastrutture. Dotato degli ordinari uffici municipali e postali, il comune dispone di una biblioteca e con le sue strutture scolastiche consente almeno la frequenza della scuola dell'obbligo; è provvisto di esercizi alberghieri e di ristoranti, di due campi di calcio a disposizione della squadra locale e di superfici attrezzate per la pratica del tennis e del gioco delle bocce; il complesso delle strutture sanitarie ha al suo attivo un consultorio familiare e un servizio di guardia medica.

Relazioni

Complessivamente poco valorizzato dal punto di vista turistico, il comprensorio comunale possiede attrattive che determinano un afflusso costante di visitatori. Tanto la rinomata grotta di Stiffe quanto il cosiddetto "pozzo callara" hanno caratteristiche atte a suscitare una reazione contrastante di ammirazione e soggezione: la prima inghiotte il turista nei suoi oscuri anditi; il secondo, con la fuoriuscita di aria dall'acqua in fermentazione, sprigiona visioni orrifiche e suggestive allo stesso tempo. La gastronomia locale è ricca di fragranza e di felici connubi: ottimo il pane locale, a cui è dedicata una sagra nel periodo di ferragosto, e saporita l'"agliata", una salsa di aglio, prezzemolo, basilico e gherigli di noce, usata per condire la pasta. La festa del Patrono S. Demetrio si celebra il 26 ottobre.

Complessivamente poco valorizzato dal punto di vista turistico, il comprensorio comunale possiede attrattive che determinano un afflusso costante di visitatori. Tanto la rinomata grotta di Stiffe quanto il cosiddetto "pozzo callara" hanno caratteristiche atte a suscitare una reazione contrastante di ammirazione e soggezione: la prima inghiotte il turista nei suoi oscuri anditi; il secondo, con la fuoriuscita di aria dall'acqua in fermentazione, sprigiona visioni orrifiche e suggestive allo stesso tempo. La gastronomia locale è ricca di fragranza e di felici connubi: ottimo il pane locale, a cui è dedicata una sagra nel periodo di ferragosto, e saporita l'"agliata", una salsa di aglio, prezzemolo, basilico e gherigli di noce, usata per condire la pasta. La festa del Patrono S. Demetrio si celebra il 26 ottobre.

Località

Stazione di San Demetrio, Stiffe

Stazione di San Demetrio, Stiffe

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Demetrio ne' Vestini rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.