Descrizione

Cittadina di antica origine adagiata su un contrafforte collinare dominato dai ruderi di un castello; la sua economia si giova dell'apporto bilanciato delle attività rurali, industriali e terziarie. L'unica realtà urbana di rilievo è il capoluogo comunale, in cui risiede la maggior parte della comunità dei salesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media; di modesta entità sono invece la località di Termini-Sant'Agata e gli agglomerati urbani che le fanno corona. Il profilo geometrico del territorio comunale, classificato collinare, si presenta irregolare per via delle oscillazioni altimetriche del versante orientale del comprensorio salese, ricoperto da macchia mediterranea e da lussureggianti estensioni di aceri, cerri, noccioli, ornielli, pioppi, roverelle, faggi, ontani napoletani, pini neri e abeti bianchi. Ad occidente, dove si attenua la scabrosità del suolo, a ridosso di importanti assi stradali, si stendono le ordinate superfici coltivate intensivamente. Sullo sfondo dorato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia una cortina di muro rosso munita di tre torri merlate "alla ghibellina"; una scala a pioli è appoggiata alla torre centrale, più alta e più larga delle laterali.  

Cittadina di antica origine adagiata su un contrafforte collinare dominato dai ruderi di un castello; la sua economia si giova dell'apporto bilanciato delle attività rurali, industriali e terziarie. L'unica realtà urbana di rilievo è il capoluogo comunale, in cui risiede la maggior parte della comunità dei salesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media; di modesta entità sono invece la località di Termini-Sant'Agata e gli agglomerati urbani che le fanno corona. Il profilo geometrico del territorio comunale, classificato collinare, si presenta irregolare per via delle oscillazioni altimetriche del versante orientale del comprensorio salese, ricoperto da macchia mediterranea e da lussureggianti estensioni di aceri, cerri, noccioli, ornielli, pioppi, roverelle, faggi, ontani napoletani, pini neri e abeti bianchi. Ad occidente, dove si attenua la scabrosità del suolo, a ridosso di importanti assi stradali, si stendono le ordinate superfici coltivate intensivamente. Sullo sfondo dorato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia una cortina di muro rosso munita di tre torri merlate "alla ghibellina"; una scala a pioli è appoggiata alla torre centrale, più alta e più larga delle laterali.  

Storia

Citato nel Catalogus Baronum (1150-1168), l'attuale toponimo è composto dall'antica voce sala di derivazione longobarda, designante la corte, e da un riflesso di CONSILINUM, insediamento d'età romana. Una vasta necropoli, in cui sono stati rinvenuti reperti databili dall'età del ferro al V secolo a.C., testimonia l'antichità dell'attuale abitato, che sorse sulle rovine di Marcellana, rasa al suolo dal re dei goti Totila. Roberto il Guiscardo fece erigere intorno al Mille, su un ripido contrafforte del monte Cavallo, poco lontano dall'abitato, un castello che entrò presto a far parte della contea di Marsico, appartenente ai Sanseverino. Il  borgo fu dominio dei Calà, duchi di Diano.  Il battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte, l'unico in Italia ad immersione, fu fatto edificare da papa Marcello I nel IV secolo su una fonte miracolosa; distrutto in buona parte durante le incursioni dei saraceni, rimane comunque la più significativa testimonianza storico-artistica del comprensorio; intorno alle sue macerie, nel XII secolo, fu costruita una chiesa dedicata a San Giovanni Battista. Notevoli anche il castello normanno e le sue mura di cinta, le chiese di Santo Stefano, del XII secolo, e di San Giuseppe, barocca, il santuario di San Michele e i palazzi Acciaro, Bove, Grammatico e Vannata, sette-ottocenteschi.  

Citato nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=CATALOGUSBARONUM'>Catalogus Baronum</a> (1150-1168), l'attuale toponimo è composto dall'antica voce sala di derivazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a>, designante la corte, e da un riflesso di CONSILINUM, insediamento d'età romana. Una vasta necropoli, in cui sono stati rinvenuti reperti databili dall'età del ferro al V secolo a.C., testimonia l'antichità dell'attuale abitato, che sorse sulle rovine di Marcellana, rasa al suolo dal re dei goti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=TOTILA'>Totila</a>. <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ROBERTOILGUISCARDO'>Roberto il Guiscardo</a> fece erigere intorno al Mille, su un ripido contrafforte del monte Cavallo, poco lontano dall'abitato, un castello che entrò presto a far parte della contea di Marsico, appartenente ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SANSEVERINO'>Sanseverino</a>. Il  borgo fu dominio dei Calà, duchi di Diano.  Il battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte, l'unico in Italia ad immersione, fu fatto edificare da papa Marcello I nel IV secolo su una fonte miracolosa; distrutto in buona parte durante le incursioni dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SARACENI'>saraceni</a>, rimane comunque la più significativa testimonianza storico-artistica del comprensorio; intorno alle sue macerie, nel XII secolo, fu costruita una chiesa dedicata a San Giovanni Battista. Notevoli anche il castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=NORMANNO'>normanno</a> e le sue mura di cinta, le chiese di Santo Stefano, del XII secolo, e di San Giuseppe, barocca, il santuario di San Michele e i palazzi Acciaro, Bove, Grammatico e Vannata, sette-ottocenteschi.  

Economia

La tradizione locale è ricca di fermenti ed è riuscita a stabilire un felice connubio con i contenuti innovativi della civiltà moderna. L'agricoltura, e in particolare la coltivazione di cereali, olive e prodotti ortofrutticoli, conserva un ruolo primario nel quadro delle attività economiche ma è rilevante anche il contributo dell'industria, specializzata nella produzione di formaggi, conserve, mobili e laterizi; molte officine metalmeccaniche addette alla produzione di attrezzi agricoli sono localizzate nella zona contigua alla statale, sede oltretutto d'importanti imprese commerciali. Vivacità e dinamismo caratterizzano del resto tutto il terziario, forte di un articolato ventaglio di servizi che contempla anche l'intermediazione finanziaria e immobiliare. Il comune, sede di pubblici uffici giudiziari e finanziari, è provvisto di istituti di istruzione secondaria di secondo grado (liceo classico, istituti professionale, tecnico industriale e tecnico per geometri), di una biblioteca comunale con annesso un antiquarium e di un moderno apparato ricettivo; le qualificate strutture sanitarie (distretto sanitario, consultorio materno-infantile, presidio di guardia medica, ambulatori e laboratori pubblici e privati accreditati, ambulatorio psichiatrico e centro di riabilitazione), hanno il loro bacino di utenza in una larga parte del Vallo di Diano.  

La tradizione locale è ricca di fermenti ed è riuscita a stabilire un felice connubio con i contenuti innovativi della civiltà moderna. L'agricoltura, e in particolare la coltivazione di cereali, olive e prodotti ortofrutticoli, conserva un ruolo primario nel quadro delle attività economiche ma è rilevante anche il contributo dell'industria, specializzata nella produzione di formaggi, conserve, mobili e laterizi; molte officine metalmeccaniche addette alla produzione di attrezzi agricoli sono localizzate nella zona contigua alla statale, sede oltretutto d'importanti imprese commerciali. Vivacità e dinamismo caratterizzano del resto tutto il terziario, forte di un articolato ventaglio di servizi che contempla anche l'intermediazione finanziaria e immobiliare. Il comune, sede di pubblici uffici giudiziari e finanziari, è provvisto di istituti di istruzione secondaria di secondo grado (liceo classico, istituti professionale, tecnico industriale e tecnico per geometri), di una biblioteca comunale con annesso un antiquarium e di un moderno apparato ricettivo; le qualificate strutture sanitarie (distretto sanitario, consultorio materno-infantile, presidio di guardia medica, ambulatori e laboratori pubblici e privati accreditati, ambulatorio psichiatrico e centro di riabilitazione), hanno il loro bacino di utenza in una larga parte del Vallo di Diano.  

Relazioni

Meta turistica ricercata per i suoi boschi (Castello, Cupone, Fonte Antica, Monte Cavallo, Petroso, Santa Lucia, Sito Alto, Telegrafo e Monte Vergine), è apprezzata anche per il suo ricco calendario di eventi legati al folclore. Il Patrono San Michele viene festeggiato il 29 settembre; in suo onore è anche la festa denominata "Lu Cindu", che si svolge dal 9 al 17 maggio e culmina con una processione: un "cinto", torre di ceri portata sul capo da una donna, viene scortato in processione fino al santuario di San Michele, dove si tiene un rituale propiziatorio.

Meta turistica ricercata per i suoi boschi (Castello, Cupone, Fonte Antica, Monte Cavallo, Petroso, Santa Lucia, Sito Alto, Telegrafo e Monte Vergine), è apprezzata anche per il suo ricco calendario di eventi legati al folclore. Il Patrono San Michele viene festeggiato il 29 settembre; in suo onore è anche la festa denominata "Lu Cindu", che si svolge dal 9 al 17 maggio e culmina con una processione: un "cinto", torre di ceri portata sul capo da una donna, viene scortato in processione fino al santuario di San Michele, dove si tiene un rituale propiziatorio.

Località

Barca, Fruscio, Mezzana, Ponte Cappuccini, Tempa Grue-Pedace, Tempe, Termini-Sant'Agata

Barca, Fruscio, Mezzana, Ponte Cappuccini, Tempa Grue-Pedace, Tempe, Termini-Sant'Agata

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sala Consilina rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.