Descrizione

Comune collinare, di origini medievale, la cui economia si basa essenzialmente sulle attività agricole e industriali. I rolettesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono oltre che nel capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, anche in numerosissimi agglomerati urbani minori e case sparse. Il territorio, caratterizzato da un’elegante architettura nascosta tra il verde di parchi e giardini, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.034 metri di quota. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, sorge su un poggio. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, figurano tre fronde di rovere “al naturale”, poste in banda.

Comune collinare, di origini medievale, la cui economia si basa essenzialmente sulle attività agricole e industriali. I rolettesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono oltre che nel capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, anche in numerosissimi agglomerati urbani minori e case sparse. Il territorio, caratterizzato da un’elegante architettura nascosta tra il verde di parchi e giardini, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.034 metri di quota. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, sorge su un poggio. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, figurano tre fronde di rovere “al naturale”, poste in banda.

Storia

Nella più antica attestazione documentaria della sua esistenza, risalente al 1096, il toponimo è presente nella forma Rovoreto; se ne deduce che l’origine del nome sia riconducibile a roburetum, derivato in -ETUM dal latino ROBUR, che significa ‘luogo piantato a roveri’. Nel corso dell’XI secolo rientrava tra i possedimenti dell’abbazia di Santa Maria. Successivamente fece parte della contea di Frossasco fino al 1721. La sua estrema vicinanza al comune di Pinerolo, ne ha condizionato non poco la storia, tant’è che non è riuscita mai ad affermarsi come soggetto politico di una qualche rilevanza. Interessante il suo patrimonio storico-artistico. Il centro storico è caratterizzato dalla chiesa parrocchiale della Natività di Maria Vergine, opera di particolare interesse artistico, poiché al suo interno sono conservati importanti affreschi del XV secolo. Essi raffigurano la storia della Vergine e rappresentano la Natività, Purificazione, Assunzione e Incoronazione di Maria. Gli affreschi costituiscono senza dubbio una delle principali testimonianze del tardogotico piemontese. Ancora oggi non è chiaro chi ne sia stato l’autore, anche se alcuni studiosi sembrano identificarlo in Giovanni Franzini, pittore pinerolese del Quattrocento. Un altro pregevole affresco, di epoca tardogotica, raffigurante l’Annunciazione, si trova all’interno della cappella di San Grato (detta anche cappella dei Danesi).

Nella più antica attestazione documentaria della sua esistenza, risalente al 1096, il toponimo è presente nella forma Rovoreto; se ne deduce che l’origine del nome sia riconducibile a roburetum, derivato in -ETUM dal latino ROBUR, che significa ‘luogo piantato a roveri’. Nel corso dell’XI secolo rientrava tra i possedimenti dell’abbazia di Santa Maria. Successivamente fece parte della contea di Frossasco fino al 1721. La sua estrema vicinanza al comune di Pinerolo, ne ha condizionato non poco la storia, tant’è che non è riuscita mai ad affermarsi come soggetto politico di una qualche rilevanza. Interessante il suo patrimonio storico-artistico. Il centro storico è caratterizzato dalla chiesa parrocchiale della Natività di Maria Vergine, opera di particolare interesse artistico, poiché al suo interno sono conservati importanti affreschi del XV secolo. Essi raffigurano la storia della Vergine e rappresentano la Natività, Purificazione, Assunzione e Incoronazione di Maria. Gli affreschi costituiscono senza dubbio una delle principali testimonianze del tardogotico piemontese. Ancora oggi non è chiaro chi ne sia stato l’autore, anche se alcuni studiosi sembrano identificarlo in Giovanni Franzini, pittore pinerolese del Quattrocento. Un altro pregevole affresco, di epoca tardogotica, raffigurante l’Annunciazione, si trova all’interno della cappella di San Grato (detta anche cappella dei Danesi).

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, uva, altra frutta e foraggi; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, caprini e avicoli. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti: alimentare, metallurgico, meccanico, edile, delle confezioni, del legno, della carta, della lavorazione di articoli in gomma e in plastica, della fabbricazione di apparecchi trasmittenti per la radiodiffusione e la televisione e apparecchi per la telefonia e la telegrafia su filo, di parti e accessori per autoveicoli e dei mobili. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, che, a esclusione di quello bancario, comprende l’assicurativo e l’informatico. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono soltanto l’istruzione materna ed elementare; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario non è assicurato nemmeno il servizio farmaceutico.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, uva, altra frutta e foraggi; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, caprini e avicoli. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti: alimentare, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, edile, delle confezioni, del legno, della carta, della lavorazione di articoli in gomma e in plastica, della fabbricazione di apparecchi trasmittenti per la radiodiffusione e la televisione e apparecchi per la telefonia e la telegrafia su filo, di parti e accessori per autoveicoli e dei mobili. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, che, a esclusione di quello bancario, comprende l’assicurativo e l’informatico. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono soltanto l’istruzione materna ed elementare; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario non è assicurato nemmeno il servizio farmaceutico.

Relazioni

La sua collocazione nell’ambito della Comunità montana permette ai visitatori di godere della tranquillità del luogo e delle bellezze dell’ambiente naturale, nonché di gustare squisite specialità a base di prodotti locali, tra cui i funghi raccolti nei boschi circostanti. Di grande interesse naturalistico è il Bosco di Roletto –ospita una ricca flora, tra cui la campanula piemontese, scelta come simbolo dell’area–, una zona di equilibrio ambientale, al cui interno si snodano numerosi sentieri, sistemati e attrezzati per permettere lo svolgimento di attività didattiche e per offrire ai visitatori rilassanti passeggiate. Tra i principali appuntamenti tradizionali, in grado di richiamare visitatori dai dintorni, si segnalano il Carnevale e le tante feste, sagre e manifestazioni che si susseguono soprattutto nel periodo estivo. La festa patronale, in onore della Natività di Maria Vergine, si celebra l’8 settembre.

La sua collocazione nell’ambito della Comunità montana permette ai visitatori di godere della tranquillità del luogo e delle bellezze dell’ambiente naturale, nonché di gustare squisite specialità a base di prodotti locali, tra cui i funghi raccolti nei boschi circostanti. Di grande interesse naturalistico è il Bosco di Roletto –ospita una ricca flora, tra cui la campanula piemontese, scelta come simbolo dell’area–, una zona di equilibrio ambientale, al cui interno si snodano numerosi sentieri, sistemati e attrezzati per permettere lo svolgimento di attività didattiche e per offrire ai visitatori rilassanti passeggiate. Tra i principali appuntamenti tradizionali, in grado di richiamare visitatori dai dintorni, si segnalano il Carnevale e le tante feste, sagre e manifestazioni che si susseguono soprattutto nel periodo estivo. La festa patronale, in onore della Natività di Maria Vergine, si celebra l’8 settembre.

Località

Alliodo, Allodio, Bastida, Colletto, Rivetti, Roncaglia, Stazione Riva, Tetti

Alliodo, Allodio, Bastida, Colletto, Rivetti, Roncaglia, Stazione Riva, Tetti

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Roletto rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.