Descrizione

Cittadina di pianura di origine molto antica, la cui economia è incentrata sul turismo balneare e sul suo indotto nonché sull’industria. Gli ardeatini, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, mostrano un’evidente tendenza all’insediamento sparso: una larga parte della comunità risiede, infatti, nel capoluogo comunale e nella località di Marina di Ardea-Tor San Lorenzo mentre il resto di essa è distribuito in un elevato numero di aggregati urbani elementari e di case sparse sui fondi. L’abitato, posto su un rilievo tufaceo, è incastonato tra due valli alluvionali e circondato da una rada vegetazione arbustiva: la recente e massiccia espansione edilizia, infatti, ha fortemente danneggiato le pinete e la macchia mediterranea che coprivano le coste laziali nonché l’immediato retroterra. Il litorale, basso e sabbioso, è stato notevolmente modificato nel corso dei secoli dalla sedimentazione del fiume Tevere, che ha portato a un sensibile avanzamento della linea costiera.

Cittadina di pianura di origine molto antica, la cui economia è incentrata sul turismo balneare e sul suo indotto nonché sull’industria. Gli ardeatini, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, mostrano un’evidente tendenza all’insediamento sparso: una larga parte della comunità risiede, infatti, nel capoluogo comunale e nella località di Marina di Ardea-Tor San Lorenzo mentre il resto di essa è distribuito in un elevato numero di aggregati urbani elementari e di case sparse sui fondi. L’abitato, posto su un rilievo tufaceo, è incastonato tra due valli alluvionali e circondato da una rada vegetazione arbustiva: la recente e massiccia espansione edilizia, infatti, ha fortemente danneggiato le pinete e la macchia mediterranea che coprivano le coste laziali nonché l’immediato retroterra. Il litorale, basso e sabbioso, è stato notevolmente modificato nel corso dei secoli dalla sedimentazione del fiume Tevere, che ha portato a un sensibile avanzamento della linea costiera.

Storia

La fondazione del nucleo originario dell’abitato è attribuita ai rutuli (VII secolo a.C.), che lo fortificarono con bastioni difensivi. Dopo essere stato colonizzato da Roma e devastato dalle incursioni saracene, il CASTRUM ARDEAE appartenne, dall’XI secolo, al monastero benedettino di San Paolo. Divenne in seguito feudo dei Savelli, degli Orsini e, dal 1419, dei Colonna; questi ultimi, oberati dai debiti, lo vendettero nel 1564 ai Cesarini. Dopo pochi decenni, a causa della fitta boscaglia che ricopriva il territorio, l’abitato e il suo circondario divennero un temuto covo di briganti. Largamente bonificata nel periodo fascista, la pianura ardeatina fu duramente bombardata durante la seconda guerra mondiale. Il comune ha assunto l’attuale assetto territoriale nel 1971, dopo essere stato a lungo diviso tra Aprilia e Pomezia. Il toponimo deriva dalla voce latina ARDEA, ‘airone’. Il passato ha lasciato importanti tracce sull’intero comprensorio comunale: numerose tombe a fossa e a camera databili all’età del ferro, alla quale appartengono anche le rovine di un intero villaggio; i resti dei templi di Giunone e di Venere, entrambi del VI secolo a.C.; una cinta muraria del IV secolo a.C., restaurata nel Rinascimento. Al XII secolo risalgono le chiese di Santa Marina e di San Pietro, quest’ultima interamente restaurata nel Novecento in un sobrio stile romanico, con un fonte battesimale, alcune lampade e un tabernacolo realizzati da Giacomo Manzù. Il poderoso palazzo baronale, oggi Sforza Cesarini, fu edificato nel Quattrocento dalla famiglia Colonna come fortezza che offrisse riparo agli ardeatini in caso di pericolo; risale invece alla seconda metà del Cinquecento la torre litoranea di San Lorenzo, progettata da Michelangelo Buonarroti come baluardo difensivo di avvistamento.

La fondazione del nucleo originario dell’abitato è attribuita ai rutuli (VII secolo a.C.), che lo fortificarono con bastioni difensivi. Dopo essere stato colonizzato da Roma e devastato dalle incursioni <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=SARACENE'>saracene</a>, il CASTRUM ARDEAE appartenne, dall’XI secolo, al monastero <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BENEDETTINO'>benedettino</a> di San Paolo. Divenne in seguito feudo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=SAVELLI'>Savelli</a>, degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ORSINI'>Orsini</a> e, dal 1419, dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=COLONNA'>Colonna</a>; questi ultimi, oberati dai debiti, lo vendettero nel 1564 ai Cesarini. Dopo pochi decenni, a causa della fitta boscaglia che ricopriva il territorio, l’abitato e il suo circondario divennero un temuto covo di briganti. Largamente bonificata nel periodo fascista, la pianura ardeatina fu duramente bombardata durante la seconda guerra mondiale. Il comune ha assunto l’attuale assetto territoriale nel 1971, dopo essere stato a lungo diviso tra Aprilia e Pomezia. Il toponimo deriva dalla voce latina ARDEA, ‘airone’. Il passato ha lasciato importanti tracce sull’intero comprensorio comunale: numerose tombe a fossa e a camera databili all’età del ferro, alla quale appartengono anche le rovine di un intero villaggio; i resti dei templi di Giunone e di Venere, entrambi del VI secolo a.C.; una cinta muraria del IV secolo a.C., restaurata nel Rinascimento. Al XII secolo risalgono le chiese di Santa Marina e di San Pietro, quest’ultima interamente restaurata nel Novecento in un sobrio stile romanico, con un fonte battesimale, alcune lampade e un tabernacolo realizzati da Giacomo Manzù. Il poderoso palazzo baronale, oggi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=SFORZA'>Sforza</a> Cesarini, fu edificato nel Quattrocento dalla famiglia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=COLONNA'>Colonna</a> come fortezza che offrisse riparo agli ardeatini in caso di pericolo; risale invece alla seconda metà del Cinquecento la torre litoranea di San Lorenzo, progettata da Michelangelo Buonarroti come baluardo difensivo di avvistamento.

Economia

Una fiorente attività peschereccia di lunga tradizione si affianca al settore secondario in espansione, particolarmente vivace nei comparti alimentare, metallurgico, farmaceutico e chimico nonché in quelli manifatturieri dei materiali da costruzione, della gomma e della plastica; sono inoltre attive raffinerie di petrolio. Il commercio impegna una buona parte della comunità, che dispone anche di una discreta gamma di servizi –sono presenti sportelli bancari e agenzie assicurative e immobiliari–. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, è dotato di case di riposo, di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado e di un museo, che ospita le opere dello scultore novecentesco Giacomo Manzù. Per le esigenze sanitarie si fa riferimento alla locale farmacia; assai articolato è l’apparato ricettivo, che annovera ristoranti, alberghi e strutture alternative per il soggiorno, chiaro indizio di una vivacissima vocazione turistica.

Una fiorente attività peschereccia di lunga tradizione si affianca al settore secondario in espansione, particolarmente vivace nei comparti alimentare, metallurgico, farmaceutico e chimico nonché in quelli manifatturieri dei materiali da costruzione, della gomma e della plastica; sono inoltre attive raffinerie di petrolio. Il commercio impegna una buona parte della comunità, che dispone anche di una discreta gamma di servizi –sono presenti sportelli bancari e agenzie assicurative e immobiliari–. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, è dotato di case di riposo, di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado e di un museo, che ospita le opere dello scultore novecentesco Giacomo Manzù. Per le esigenze sanitarie si fa riferimento alla locale farmacia; assai articolato è l’apparato ricettivo, che annovera ristoranti, alberghi e strutture alternative per il soggiorno, chiaro indizio di una vivacissima vocazione turistica.

Relazioni

La presenza di importanti testimonianze del passato remoto, molte ancora in corso di scavo, costituisce un irresistibile invito per i cultori della storia e dell’archeologia, oltre che per i semplici turisti; molti visitatori, inoltre, affluiscono annualmente nel museo intitolato a Giacomo Manzù, che soggiornò a lungo in questi luoghi, mentre la località costiera di Marina di Ardea-Tor San Lorenzo è una frequentata meta di turismo balneare. Attira flussi migratori molto consistenti. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno.

La presenza di importanti testimonianze del passato remoto, molte ancora in corso di scavo, costituisce un irresistibile invito per i cultori della storia e dell’archeologia, oltre che per i semplici turisti; molti visitatori, inoltre, affluiscono annualmente nel museo intitolato a Giacomo Manzù, che soggiornò a lungo in questi luoghi, mentre la località costiera di Marina di Ardea-Tor San Lorenzo è una frequentata meta di turismo balneare. Attira flussi migratori molto consistenti. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno.

Località

Le Vittorie, Marina di Ardea-Tor San Lorenzo, Montagnano, Ovile Muratella, San Berardo dei Marsi

Le Vittorie, Marina di Ardea-Tor San Lorenzo, Montagnano, Ovile Muratella, San Berardo dei Marsi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ardea rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.