Descrizione

Comune montano di incerte origini, dominato dalla mole del palazzo seicentesco Dragonetti-De Torres; le sue fonti di reddito sono le attività agricole, il settore edile, l'artigianato del legno e il commercio, sostenuto da un discreto flusso turistico. La comunità dei pizzolani, il cui indice di vecchiaia è di poco superiore ai valori medi, è sparpagliata in alcuni aggregati urbani minori (Bivio Pizzoli, Cermone e Villa Mazza), nelle località di Boccanello, Cavallari e Marruci e nel capoluogo comunale; quest'ultimo è in fase di contenuta espansione edilizia, di tipo prevalentemente turistico-residenziale. Il territorio comunale ha una morfologia varia, da cui scaturisce un profilo geometrico irregolare: dalla fascia pianeggiante che incornicia l'alto corso del fiume Aterno ai contrafforti del Gran Sasso le quote altimetriche si elevano rapidamente e culminano con il monte San Franco. L'abitato, adagiato sulla linea di confine fra l'omonima conca e la montagna, gode di un clima abbastanza temperato. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurati due triangoli rovesciati l'uno sull'altro accostati a due stelle a otto raggi e un monte a tre cime.

Comune montano di incerte origini, dominato dalla mole del palazzo seicentesco Dragonetti-De Torres; le sue fonti di reddito sono le attività agricole, il settore edile, l'artigianato del legno e il commercio, sostenuto da un discreto flusso turistico. La comunità dei pizzolani, il cui indice di vecchiaia è di poco superiore ai valori medi, è sparpagliata in alcuni aggregati urbani minori (Bivio Pizzoli, Cermone e Villa Mazza), nelle località di Boccanello, Cavallari e Marruci e nel capoluogo comunale; quest'ultimo è in fase di contenuta espansione edilizia, di tipo prevalentemente turistico-residenziale. Il territorio comunale ha una morfologia varia, da cui scaturisce un profilo geometrico irregolare: dalla fascia pianeggiante che incornicia l'alto corso del fiume Aterno ai contrafforti del Gran Sasso le quote altimetriche si elevano rapidamente e culminano con il monte San Franco. L'abitato, adagiato sulla linea di confine fra l'omonima conca e la montagna, gode di un clima abbastanza temperato. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurati due triangoli rovesciati l'uno sull'altro accostati a due stelle a otto raggi e un monte a tre cime.

Storia

Il territorio comunale fu popolato anticamente dai sabini, che vi fondarono il centro di AMITERNUM. Intorno alla metà del XIII secolo il borgo concorse con molti altri castelli alla fondazione del comune aquilano, entrando così a far parte del suo contado. Successivamente fu annesso ai domini feudali dei De Torres e dei Dragonetti. Alla liberalità di queste famiglie si deve l'imponente castello seicentesco che si erge imponente fra la vegetazione; la chiesa che fiancheggia questa struttura, intitolata a Santo Stefano, presenta una bella facciata in pietra ed è splendidamente affrescata. La chiesa di San Lorenzo, a Marruci, custodisce tre croci processionali di pregiata fattura cinquecentesca.

Il territorio comunale fu popolato anticamente dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=SABINI'>sabini</a>, che vi fondarono il centro di AMITERNUM. Intorno alla metà del XIII secolo il borgo concorse con molti altri castelli alla fondazione del comune aquilano, entrando così a far parte del suo contado. Successivamente fu annesso ai domini feudali dei De Torres e dei Dragonetti. Alla liberalità di queste famiglie si deve l'imponente castello seicentesco che si erge imponente fra la vegetazione; la chiesa che fiancheggia questa struttura, intitolata a Santo Stefano, presenta una bella facciata in pietra ed è splendidamente affrescata. La chiesa di San Lorenzo, a Marruci, custodisce tre croci processionali di pregiata fattura cinquecentesca.

Economia

La vicinanza del capoluogo di provincia imprime un impulso dinamico ed un certo fervore all'esistenza di questa comunità, che ha saputo estrarre e mettere a frutto gli umori profondi e vitali delle proprie tradizioni. Negli ultimi decenni il quadro economico si è arricchito, mantenendo in vita la zootecnia, la silvicoltura e le tradizionali coltivazioni (cereali, leguminose e vite) e incrementando il numero degli opifici manifatturieri del legno, delle imprese attive nel ramo dell'edilizia, degli esercizi commerciali e dei servizi, fra i quali si segnala il settore dell'intermediazione finanziaria. La vivacità intellettuale dei pizzolani, che si manifesta attraverso le attività di un centro sociale e di un circolo culturale, trova un discreto sostegno nel sistema delle infrastrutture. Il comune non ospita importanti sedi burocratico-amministrative e con le strutture scolastiche di cui dispone consente soltanto la frequenza della scuola dell'obbligo; il suo apparato ricettivo annovera alberghi, ristoranti ed una discoteca; gli impianti sportivi comprendono una piscina, una palestra, un campo di bocce e uno di calcio a disposizione della squadra locale (Pizzoli Gruppo Sportivo), che milita nei campionati minori; le strutture sanitarie offrono servizi ambulatoriali e di pronto intervento.

La vicinanza del capoluogo di provincia imprime un impulso dinamico ed un certo fervore all'esistenza di questa comunità, che ha saputo estrarre e mettere a frutto gli umori profondi e vitali delle proprie tradizioni. Negli ultimi decenni il quadro economico si è arricchito, mantenendo in vita la zootecnia, la silvicoltura e le tradizionali coltivazioni (cereali, leguminose e vite) e incrementando il numero degli opifici manifatturieri del legno, delle imprese attive nel ramo dell'edilizia, degli esercizi commerciali e dei servizi, fra i quali si segnala il settore dell'intermediazione finanziaria. La vivacità intellettuale dei pizzolani, che si manifesta attraverso le attività di un centro sociale e di un circolo culturale, trova un discreto sostegno nel sistema delle infrastrutture. Il comune non ospita importanti sedi burocratico-amministrative e con le strutture scolastiche di cui dispone consente soltanto la frequenza della scuola dell'obbligo; il suo apparato ricettivo annovera alberghi, ristoranti ed una discoteca; gli impianti sportivi comprendono una piscina, una palestra, un campo di bocce e uno di calcio a disposizione della squadra locale (Pizzoli Gruppo Sportivo), che milita nei campionati minori; le strutture sanitarie offrono servizi ambulatoriali e di pronto intervento.

Relazioni

La zona protetta del comprensorio comunale ha un volto selvaggio e incontaminato, in grado di soddisfare anche gli amanti più esigenti del turismo naturalistico. Il paese è accogliente e ospitale: nella seconda settimana di settembre i suoi abitanti organizzano una festa della fraternità che è anche un'occasione privilegiata per assaggiare il rinomato pecorino locale presso gli stand gastronomici allestiti in gran numero. Il 25 marzo e l'8 settembre le strade brulicano di folla intenta a valutare le offerte della tradizionale fiera-mercato. Il Patrono Santo Stefano si festeggia il 26 dicembre.

La zona protetta del comprensorio comunale ha un volto selvaggio e incontaminato, in grado di soddisfare anche gli amanti più esigenti del turismo naturalistico. Il paese è accogliente e ospitale: nella seconda settimana di settembre i suoi abitanti organizzano una festa della fraternità che è anche un'occasione privilegiata per assaggiare il rinomato pecorino locale presso gli stand gastronomici allestiti in gran numero. Il 25 marzo e l'8 settembre le strade brulicano di folla intenta a valutare le offerte della tradizionale fiera-mercato. Il Patrono Santo Stefano si festeggia il 26 dicembre.

Località

Boccanello, Cavallari, Colle San Mauro, Monte San Franco

Boccanello, Cavallari, Colle San Mauro, Monte San Franco

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pizzoli rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.