Descrizione

Comune collinare di origini antiche, la cui economia poggia essenzialmente sull’agricoltura e su alcune imprese industriali di piccole dimensioni. La maggior parte dei pugliatini, il cui indice di vecchiaia è nella media, si divide tra il capoluogo comunale, che conserva un caratteristico aspetto medievale, e le case sparse sui fondi; solo una piccolissima parte della comunità risiede invece negli aggregati urbani elementari di Acquara, Campo Sportivo e Masseria Guarnieri. Il territorio comunale, pianeggiante, presenta un aspetto tipicamente agreste, dominato nella bella stagione dalle tinte brillanti dei seminativi, degli oliveti e dei vigneti.

Comune collinare di origini antiche, la cui economia poggia essenzialmente sull’agricoltura e su alcune imprese industriali di piccole dimensioni. La maggior parte dei pugliatini, il cui indice di vecchiaia è nella media, si divide tra il capoluogo comunale, che conserva un caratteristico aspetto medievale, e le case sparse sui fondi; solo una piccolissima parte della comunità risiede invece negli aggregati urbani elementari di Acquara, Campo Sportivo e Masseria Guarnieri. Il territorio comunale, pianeggiante, presenta un aspetto tipicamente agreste, dominato nella bella stagione dalle tinte brillanti dei seminativi, degli oliveti e dei vigneti.

Storia

Fondata probabilmente da un gruppo di scampati alla distruzione dell’antica città sannitica di Telesia, rasa al suolo dalle truppe di Lucio Cornelio Silla nel I secolo a.C., divenne suffeudo, in epoca normanna, della contea di Caserta e appartenne a Giovanni Garardo Camerario. Con la conquista del regno di Napoli da parte degli Angioini (XIII secolo), smembratasi la contea casertana, si tenne lontana dagli avvenimenti che infiammarono la regione, prime fra tutte la lunga lotta per la supremazia sul Meridione tra Angioini e Aragonesi. Nel Quattrocento fu infeudata a Giovanni di Celane; nel Seicento passò a Giulio Cesare di Capua e poi ai Martino de Carles. Nello stesso secolo fu colpita da una grave pestilenza che spinse il vescovo di Telese a sopprimere la parrocchia. Dal XVII secolo all’acquisizione dell’autonomia amministrativa (1948) fu aggregata al comune di San Salvatore Telesino. Il toponimo è il diminutivo di una formazione prediale, da un personale latino PULLIUS, POLLIUS, con l’aggiunta del suffisso aggettivale -ANUS. Imponente è il castello medievale a pianta quadrangolare, che conserva due porte, un cortile interno, il fossato esterno e possenti torrioni cilindrici angolari. L’abitato, caratterizzato dalla presenza di edicole votive incastonate nei muri esterni di alcuni edifici, espressione artistica legata alla scuola cerretese della ceramica, ospita inoltre la cappella della Madonna del Carmine (XIX secolo) e la parrocchiale novecentesca di San Giacomo Apostolo.

Fondata probabilmente da un gruppo di scampati alla distruzione dell’antica città <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SANNITICA'>sannitica</a> di Telesia, rasa al suolo dalle truppe di Lucio Cornelio Silla nel I secolo a.C., divenne suffeudo, in epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=NORMANNA'>normanna</a>, della contea di Caserta e appartenne a Giovanni Garardo Camerario. Con la conquista del regno di Napoli da parte degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ANGIOINI'>Angioini</a> (XIII secolo), smembratasi la contea casertana, si tenne lontana dagli avvenimenti che infiammarono la regione, prime fra tutte la lunga lotta per la supremazia sul Meridione tra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ANGIOINI'>Angioini</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a>. Nel Quattrocento fu infeudata a Giovanni di Celane; nel Seicento passò a Giulio Cesare di Capua e poi ai Martino de Carles. Nello stesso secolo fu colpita da una grave pestilenza che spinse il vescovo di Telese a sopprimere la parrocchia. Dal XVII secolo all’acquisizione dell’autonomia amministrativa (1948) fu aggregata al comune di San Salvatore Telesino. Il toponimo è il diminutivo di una formazione prediale, da un personale latino PULLIUS, POLLIUS, con l’aggiunta del suffisso aggettivale -ANUS. Imponente è il castello medievale a pianta quadrangolare, che conserva due porte, un cortile interno, il fossato esterno e possenti torrioni cilindrici angolari. L’abitato, caratterizzato dalla presenza di edicole votive incastonate nei muri esterni di alcuni edifici, espressione artistica legata alla scuola cerretese della ceramica, ospita inoltre la cappella della Madonna del Carmine (XIX secolo) e la parrocchiale novecentesca di San Giacomo Apostolo.

Economia

Dediti principalmente all’agricoltura, che produce cereali, uva da vino, olive, tabacco e frutta (tipica del luogo è la coltivazione del gelso), i pugliatini trovano occupazione anche all’interno del settore secondario, composto da alcune imprese di dimensioni artigianali, attive per lo più nei comparti tessile e della lavorazione del vetro e dei metalli. Più modesto è invece l’apporto del terziario: tra i servizi privati più qualificati figurano soltanto agenzie assicurative mentre la rete commerciale appare strettamente commisurata alle esigenze della comunità. Oltre agli ordinari uffici municipali e postali, dispone delle scuole dell’obbligo e, per quanto riguarda le strutture sanitarie, di un centro di salute mentale e della farmacia; non è tuttavia dotata di strutture di rilievo preposte alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio culturale; mancano inoltre sia strutture per il soggiorno sia esercizi di ristoro.

Dediti principalmente all’agricoltura, che produce cereali, uva da vino, olive, tabacco e frutta (tipica del luogo è la coltivazione del gelso), i pugliatini trovano occupazione anche all’interno del settore secondario, composto da alcune imprese di dimensioni artigianali, attive per lo più nei comparti tessile e della lavorazione del vetro e dei metalli. Più modesto è invece l’apporto del terziario: tra i servizi privati più qualificati figurano soltanto agenzie assicurative mentre la rete commerciale appare strettamente commisurata alle esigenze della comunità. Oltre agli ordinari uffici municipali e postali, dispone delle scuole dell’obbligo e, per quanto riguarda le strutture sanitarie, di un centro di salute mentale e della farmacia; non è tuttavia dotata di strutture di rilievo preposte alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio culturale; mancano inoltre sia strutture per il soggiorno sia esercizi di ristoro.

Relazioni

Non costituisce al momento una meta turistica particolarmente ricercata, pur non essendo priva di attrattive: è immersa, infatti, in un ambiente naturale ameno e rilassante e offre la possibilità di praticare la pesca sportiva sulle rive del fiume Volturno; sono facilmente raggiungibili, inoltre, alcune delle più rinomate mete di escursioni della provincia, ossia il sito archeologico di Telesia e i Parchi naturali regionali del Taburno-Caposauro e del Matese. Il Patrono, San Giacomo, si festeggia il 25 luglio.

Non costituisce al momento una meta turistica particolarmente ricercata, pur non essendo priva di attrattive: è immersa, infatti, in un ambiente naturale ameno e rilassante e offre la possibilità di praticare la pesca sportiva sulle rive del fiume Volturno; sono facilmente raggiungibili, inoltre, alcune delle più rinomate mete di escursioni della provincia, ossia il sito archeologico di Telesia e i Parchi naturali regionali del Taburno-Caposauro e del Matese. Il Patrono, San Giacomo, si festeggia il 25 luglio.

Località

Acquara, Campo Sportivo, Masseria Guarnieri, Piano delle Limatelle

Acquara, Campo Sportivo, Masseria Guarnieri, Piano delle Limatelle

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Puglianello rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.