Descrizione

Comune di collina, di probabile origine medievale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un modesto tessuto industriale. I prunettesi, che presentano un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra la località di Colombi, nuclei urbani minori nonché case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che partono da un minimo di 334 e arrivano a un massimo di 840 metri sul livello del mare. L'abitato sorge immediatamente al di sotto del crinale che segna lo spartiacque con la valle del torrente che la percorre.

Comune di collina, di probabile origine medievale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un modesto tessuto industriale. I prunettesi, che presentano un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra la località di Colombi, nuclei urbani minori nonché case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che partono da un minimo di 334 e arrivano a un massimo di 840 metri sul livello del mare. L'abitato sorge immediatamente al di sotto del crinale che segna lo spartiacque con la valle del torrente che la percorre.

Storia

Il toponimo è prodotto da PRUNUS e dal suffisso -ETUM che indica un luogo piantato a susini o alberi spinosi. Poche sono le notizie storiche relative alle prime vicende del borgo e alle sue origini: viene menzionata per la prima volta in un diploma del 967 con cui l'imperatore Ottone I la concedeva, insieme con altre terre, al marchese del Monferrato. La sua storia è comune a quella di altri comuni della zona: nel XIII secolo fu sotto la signoria dei marchesi Del Carretto; nel 1431 fu occupata e devastata a causa delle lotte per il potere sulle terre delle Langhe fra il marchese Gian Giacomo del Monferrato e il duca Filippo di Milano. Successivamente passò al marchesato degli Scarampi, fu feudo imperiale e infine possedimento dei Savoia. Interessanti dal punto di vista storico-artistico sono: il castello, costruito dai marchesi Del Carretto tra il XIII e il XIV secolo; la chiesa della Madonna del Carmine, l'antica parrocchiale, che conserva pregevoli affreschi; infine, la parrocchiale di San Lorenzo Martire, costruita nel 1904 a sostituzione dell'altra, ormai troppo vecchia.

Il toponimo è prodotto da PRUNUS e dal suffisso -ETUM che indica un luogo piantato a susini o alberi spinosi. Poche sono le notizie storiche relative alle prime vicende del borgo e alle sue origini: viene menzionata per la prima volta in un diploma del 967 con cui l'imperatore Ottone I la concedeva, insieme con altre terre, al marchese del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONFERRATO'>Monferrato</a>. La sua storia è comune a quella di altri comuni della zona: nel XIII secolo fu sotto la signoria dei marchesi Del Carretto; nel 1431 fu occupata e devastata a causa delle lotte per il potere sulle terre delle <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LANGHE'>Langhe</a> fra il marchese Gian Giacomo del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONFERRATO'>Monferrato</a> e il duca Filippo di Milano. Successivamente passò al marchesato degli Scarampi, fu feudo imperiale e infine possedimento dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>. Interessanti dal punto di vista storico-artistico sono: il castello, costruito dai marchesi Del Carretto tra il XIII e il XIV secolo; la chiesa della Madonna del Carmine, l'antica parrocchiale, che conserva pregevoli affreschi; infine, la parrocchiale di San Lorenzo Martire, costruita nel 1904 a sostituzione dell'altra, ormai troppo vecchia.

Economia

Ospita gli ordinari uffici municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, nocciole e altra frutta; si pratica anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e polli. Il settore economico secondario è rappresentato da piccole imprese operanti nei comparti delle confezioni, della lavorazione del legno e dell'edilizia. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva, di cui si compone, è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le scuole del posto assicurano l'istruzione materna ed elementare. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L'assenza della farmacia costringe, inoltre, i prunettesi a rivolgersi altrove anche per il servizio sanitario di base.

Ospita gli ordinari uffici municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, nocciole e altra frutta; si pratica anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e polli. Il settore economico secondario è rappresentato da piccole imprese operanti nei comparti delle confezioni, della lavorazione del legno e dell'edilizia. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva, di cui si compone, è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le scuole del posto assicurano l'istruzione materna ed elementare. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L'assenza della farmacia costringe, inoltre, i prunettesi a rivolgersi altrove anche per il servizio sanitario di base.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pena anche la scarsa dotazione di strutture atte a rendere gradevoli la sosta o il soggiorno, è pur vero che la cordialità dei suoi abitanti e l'integrità dell'ambiente naturale che la circonda potrebbero costituire un'efficace motivo di richiamo. Una vera attrattiva è rappresentata dall'ormai tradizionale gioco della “tella”, uno sport a squadre le cui origini risalgono al Medioevo, che viene riproposto, in chiave folcloristica, ogni anno verso la fine di settembre e consiste nel rappresentare, attraverso accurate ricostruzioni, scene di vita e lavoro di un tempo, facendo rivivere un'antica sfida rivolta dagli scapoli ai compaesani ammogliati, accusati di sottomissione alle rispettive consorti. Il Patrono, San Lorenzo, si festeggia il 10 agosto.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pena anche la scarsa dotazione di strutture atte a rendere gradevoli la sosta o il soggiorno, è pur vero che la cordialità dei suoi abitanti e l'integrità dell'ambiente naturale che la circonda potrebbero costituire un'efficace motivo di richiamo. Una vera attrattiva è rappresentata dall'ormai tradizionale gioco della “tella”, uno sport a squadre le cui origini risalgono al Medioevo, che viene riproposto, in chiave folcloristica, ogni anno verso la fine di settembre e consiste nel rappresentare, attraverso accurate ricostruzioni, scene di vita e lavoro di un tempo, facendo rivivere un'antica sfida rivolta dagli scapoli ai compaesani ammogliati, accusati di sottomissione alle rispettive consorti. Il Patrono, San Lorenzo, si festeggia il 10 agosto.

Località

Baroni, Bricco, Brondo, Carro, Chiappa, Colombi, Negri, Pianezzo, Poggio, Prati, Serra

Baroni, Bricco, Brondo, Carro, Chiappa, Colombi, Negri, Pianezzo, Poggio, Prati, Serra

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Prunetto rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.