Descrizione

Centro montano di origine medievale che vanta un buon numero di attività industriali e commerciali. La comunità dei pratolani, che presenta un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, risiede in alcuni aggregati urbani elementari (Capo la Costa, Costa d'Orsa, Ponte la Torre e Villa Giovina), nella località di Badia-Bagnaturo e nel capoluogo comunale; l'integrità del centro storico, che presenta una struttura compatta e una pianta irregolare, è minacciata dall'invadente edilizia sostitutiva ed espansiva. Il territorio comunale ha un profilo geometrico vario e discontinuo: pianeggiante e favorevole all'intervento dell'uomo per buona parte della sua estensione, abbraccia anche rilievi montani, che affiorano dalla piatta e uniforme distesa dei coltivi. Il clima è abbastanza mite, con picchi di piovosità in autunno e in primavera. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurata una torre a tre palchi fra due stelle a sei raggi.

Centro montano di origine medievale che vanta un buon numero di attività industriali e commerciali. La comunità dei pratolani, che presenta un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, risiede in alcuni aggregati urbani elementari (Capo la Costa, Costa d'Orsa, Ponte la Torre e Villa Giovina), nella località di Badia-Bagnaturo e nel capoluogo comunale; l'integrità del centro storico, che presenta una struttura compatta e una pianta irregolare, è minacciata dall'invadente edilizia sostitutiva ed espansiva. Il territorio comunale ha un profilo geometrico vario e discontinuo: pianeggiante e favorevole all'intervento dell'uomo per buona parte della sua estensione, abbraccia anche rilievi montani, che affiorano dalla piatta e uniforme distesa dei coltivi. Il clima è abbastanza mite, con picchi di piovosità in autunno e in primavera. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurata una torre a tre palchi fra due stelle a sei raggi.

Storia

Denominato anticamente TERRA PRATULORUM e citato per la prima volta in un documento del X secolo, il borgo fu nel Duecento possesso feudale dei Cantelmo di Popoli; sullo scorcio del secolo fu annesso ai domini temporali del monastero di Santo Spirito del Morrone e legò le proprie sorti a quelle di Sulmona. Molti dei suoi cittadini, nel XIX secolo, lottarono e sacrificarono la propria vita in nome dell'ideale di unità e indipendenza della penisola. Il patrimonio architettonico e artistico del comune si è conservato nel tempo abbastanza integro: spiccano nel tessuto urbano del centro storico le numerose abitazioni di chiara matrice medievale e il santuario della Madonna della Libera, che, edificato intorno alla metà del XIX secolo ma portato a compimento all'inizio del successivo, custodisce pregevoli affreschi del pittore Amedeo Tedeschi. L'oratorio della Madonna delle Grazie si fregia di un gruppo in terracotta denominato "Compianto di Cristo", forse di scuola robbiana.

Denominato anticamente TERRA PRATULORUM e citato per la prima volta in un documento del X secolo, il borgo fu nel Duecento possesso feudale dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CANTELMO'>Cantelmo</a> di Popoli; sullo scorcio del secolo fu annesso ai domini temporali del monastero di Santo Spirito del Morrone e legò le proprie sorti a quelle di Sulmona. Molti dei suoi cittadini, nel XIX secolo, lottarono e sacrificarono la propria vita in nome dell'ideale di unità e indipendenza della penisola. Il patrimonio architettonico e artistico del comune si è conservato nel tempo abbastanza integro: spiccano nel tessuto urbano del centro storico le numerose abitazioni di chiara matrice medievale e il santuario della Madonna della Libera, che, edificato intorno alla metà del XIX secolo ma portato a compimento all'inizio del successivo, custodisce pregevoli affreschi del pittore Amedeo Tedeschi. L'oratorio della Madonna delle Grazie si fregia di un gruppo in terracotta denominato "Compianto di Cristo", forse di scuola robbiana.

Economia

Il comune fa parte di una delle aree più vivaci della provincia aquilana e mostra anche un tenace attaccamento alle tradizioni. Il quadro economico è gravido di fermenti: l'agricoltura è connotata da una specializzazione vitivinicola: dalle uve pregiate prodotte sul posto si ricavano ottimo Cerasuolo e Montepulciano d'Abruzzo; accanto alle attività primarie prosperano svariate imprese metalmeccaniche ed edili, localizzate soprattutto lungo il tracciato della statale n. 17; gran parte delle energie, inoltre, è monopolizzata dal terziario: è in aumento il numero degli esercizi commerciali e si moltiplicano i servizi -questi ultimi fanno registrare una significativa affermazione dell'intermediazione finanziaria-. Il terreno è fecondo per le iniziative culturali, che si coagulano intorno al centro studi intitolato allo storico e folclorista Antonio De Nino, ad un circolo culturale e ad un'emittente radiofonica privata; l'intraprendenza locale, inoltre, è testimoniata dal composito sistema delle infrastrutture. Il comune possiede solo gli ordinari uffici municipali e postali ma è dotato di un istituto tecnico industriale e di uno professionale di agraria, oltre che delle scuole dell'obbligo; dispone di due biblioteche, di un museo delle tradizioni contadine allestito in un vecchio mulino, di un cinema-teatro, di alberghi e ristoranti e di un attrezzato rifugio sul monte Orsa; abbonda di impianti sportivi, che includono una piscina coperta, alcuni campi da tennis e di bocce, una pista di pattinaggio, alcune palestre e un campo di calcio a disposizione della squadra locale (Pratola Peligna Unione Sportiva), che milita nei campionati minori; le strutture sanitarie offrono servizi ambulatoriali e di pronto intervento.

Il comune fa parte di una delle aree più vivaci della provincia aquilana e mostra anche un tenace attaccamento alle tradizioni. Il quadro economico è gravido di fermenti: l'agricoltura è connotata da una specializzazione vitivinicola: dalle uve pregiate prodotte sul posto si ricavano ottimo Cerasuolo e Montepulciano d'Abruzzo; accanto alle attività primarie prosperano svariate imprese metalmeccaniche ed edili, localizzate soprattutto lungo il tracciato della statale n. 17; gran parte delle energie, inoltre, è monopolizzata dal terziario: è in aumento il numero degli esercizi commerciali e si moltiplicano i servizi -questi ultimi fanno registrare una significativa affermazione dell'intermediazione finanziaria-. Il terreno è fecondo per le iniziative culturali, che si coagulano intorno al centro studi intitolato allo storico e folclorista Antonio De Nino, ad un circolo culturale e ad un'emittente radiofonica privata; l'intraprendenza locale, inoltre, è testimoniata dal composito sistema delle infrastrutture. Il comune possiede solo gli ordinari uffici municipali e postali ma è dotato di un istituto tecnico industriale e di uno professionale di agraria, oltre che delle scuole dell'obbligo; dispone di due biblioteche, di un museo delle tradizioni contadine allestito in un vecchio mulino, di un cinema-teatro, di alberghi e ristoranti e di un attrezzato rifugio sul monte Orsa; abbonda di impianti sportivi, che includono una piscina coperta, alcuni campi da tennis e di bocce, una pista di pattinaggio, alcune palestre e un campo di calcio a disposizione della squadra locale (Pratola Peligna Unione Sportiva), che milita nei campionati minori; le strutture sanitarie offrono servizi ambulatoriali e di pronto intervento.

Relazioni

Nel mese di maggio si svolge un'importante fiera dell'agricoltura e dell'artigianato; a settembre il premio internazionale dell'emigrante, riservato ad opere di narrativa, giornalismo, poesia, pittura e fotografia. La festa della Patrona, la Madonna della Libera, si celebra la prima domenica di maggio con una processione che scorta la statua della Vergine carica degli oggetti d'oro offerti dai fedeli per grazia ricevuta. Ha dato i natali al folclorista Antonio De Nino.

Nel mese di maggio si svolge un'importante fiera dell'agricoltura e dell'artigianato; a settembre il premio internazionale dell'emigrante, riservato ad opere di narrativa, giornalismo, poesia, pittura e fotografia. La festa della Patrona, la Madonna della Libera, si celebra la prima domenica di maggio con una processione che scorta la statua della Vergine carica degli oggetti d'oro offerti dai fedeli per grazia ricevuta. Ha dato i natali al folclorista Antonio De Nino.

Località

Badia-Bagnaturo, Bagnaturo, Montagna del Morrone, Ponte la Torre, Villa Giovina

Badia-Bagnaturo, Bagnaturo, Montagna del Morrone, Ponte la Torre, Villa Giovina

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pratola Peligna rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.