Descrizione

Centro di origini relativamente recenti, caratterizzato da un assetto economico che, aprendosi al tirismo e alle attività che ad esso si connettono, non ha tuttavia rinnegato gli arcaici modelli di vita. La comunità dei portoazzurrini o longonesi, il cui indice di vecchiaia risulta nella media, è tutta raccolta in un unico centro, armonicamente inserito nel contesto di una natura che ancora conserva i caratteri dell'incontaminatezza. Il territorio comunale fa registrare un andamento pianeggiante solo in corrispondenza della piana di Mola: tutt'intorno a questa è un rapido avvicendarsi di rilievi collinari che si spingono fino al mare con coste rocciose e di tanto in tanto sabbiose. Nel primo e ultimo quarto dello stemma è posta l'immagine del castello, che ricorda l'origine del paese cresciuto intorno alla sommità di un promontorio; la stella ne indica l'altitudine, mentre il delfino conserva la memoria della precedente aggregazione, sotto il nome di Longone, alla comunità di Capoliveri. I due attuali comuni furono creati nel 1947.  

Centro di origini relativamente recenti, caratterizzato da un assetto economico che, aprendosi al tirismo e alle attività che ad esso si connettono, non ha tuttavia rinnegato gli arcaici modelli di vita. La comunità dei portoazzurrini o longonesi, il cui indice di vecchiaia risulta nella media, è tutta raccolta in un unico centro, armonicamente inserito nel contesto di una natura che ancora conserva i caratteri dell'incontaminatezza. Il territorio comunale fa registrare un andamento pianeggiante solo in corrispondenza della piana di Mola: tutt'intorno a questa è un rapido avvicendarsi di rilievi collinari che si spingono fino al mare con coste rocciose e di tanto in tanto sabbiose. Nel primo e ultimo quarto dello stemma è posta l'immagine del castello, che ricorda l'origine del paese cresciuto intorno alla sommità di un promontorio; la stella ne indica l'altitudine, mentre il delfino conserva la memoria della precedente aggregazione, sotto il nome di Longone, alla comunità di Capoliveri. I due attuali comuni furono creati nel 1947.  

Storia

Il paese fu fondato da Filippo III re di Spagna, che riuscì a sottrarre il territorio al Principato di Piombino nei primi anni del XVII sec. In particolare gli spagnoli eressero sul posto una poderosa fortezza dalla pianta a forma di stella, che, sopravvissuta intatta all'usura del tempo, ospita oggi un penitenziario. La costruzione fu espugnata nel 1646 dai Francesi, che la tennero fino agli inizi del XVIII sec. La località passò quindi al Regno delle Due Sicilie, da cui fu staccata, sulla base delle decisioni del Congresso di Vienna, per essere annessa al Granducato di Toscana. La fortezza non è l'unica testimonianza del passato che valga la pena visitare: di grande interesse architettonico sono anche: il santuario della Madonna di Monserrato del XVII sec. e la chiesa spagnola Cuore Immacolato di Maria.  

Il paese fu fondato da Filippo III re di Spagna, che riuscì a sottrarre il territorio al Principato di Piombino nei primi anni del XVII sec. In particolare gli spagnoli eressero sul posto una poderosa fortezza dalla pianta a forma di stella, che, sopravvissuta intatta all'usura del tempo, ospita oggi un penitenziario. La costruzione fu espugnata nel 1646 dai Francesi, che la tennero fino agli inizi del XVIII sec. La località passò quindi al Regno delle Due Sicilie, da cui fu staccata, sulla base delle decisioni del Congresso di Vienna, per essere annessa al Granducato di Toscana. La fortezza non è l'unica testimonianza del passato che valga la pena visitare: di grande interesse architettonico sono anche: il santuario della Madonna di Monserrato del XVII sec. e la chiesa spagnola Cuore Immacolato di Maria.  

Economia

I pochi abitanti del comune vivono la calma che domina sovrana per svariati mesi dell'anno, preparandosi all'animazione che giungerà a turbarla in estate. Nei periodi più freddi le attività economiche sono scarse e non molto redditizie. Le poche terre disponibili per la coltivazione sono sfruttate per la produzione di uve. In estate invece, l'afflusso di turisti è motivo di una generale mobilitazione. Ricominciano a funzionare a pieno ritmo le attrezzature del piccolo porto locale (con tre partenze giornaliere), le installazioni per il rifornimento di acqua e carburante e la stazione di ricarica per gli autorespiratori.  Le spiagge più rinomate -Barbarossa, Reale, La Rossa, La Pianotta e Terranera -prendono a brulicare di visitatori e così pure le varie strutture ricettive sorte per soddisfare adeguatamente le loro esigenze: i campeggi, gli alberghi, i molti affittacamere ed i locali di ristoro che custodiscono gelosamente la tradizione gastronomica dell'isola, senza contare, fra gli impianti sportivi, una scuola di vela ed una di immersione subacquea. Per la popolazione del luogo la disponibilità di infrastrutture di servizi sociali è assai più limitata: le strutture scolastiche continuano a garantire soltanto la frequenza della scuola dell'obbligo e le strutture sanitarie si limitano ai servizi ambulatoriali e di pronto intervento.  

I pochi abitanti del comune vivono la calma che domina sovrana per svariati mesi dell'anno, preparandosi all'animazione che giungerà a turbarla in estate. Nei periodi più freddi le attività economiche sono scarse e non molto redditizie. Le poche terre disponibili per la coltivazione sono sfruttate per la produzione di uve. In estate invece, l'afflusso di turisti è motivo di una generale mobilitazione. Ricominciano a funzionare a pieno ritmo le attrezzature del piccolo porto locale (con tre partenze giornaliere), le installazioni per il rifornimento di acqua e carburante e la stazione di ricarica per gli autorespiratori.  Le spiagge più rinomate -Barbarossa, Reale, La Rossa, La Pianotta e Terranera -prendono a brulicare di visitatori e così pure le varie strutture ricettive sorte per soddisfare adeguatamente le loro esigenze: i campeggi, gli alberghi, i molti affittacamere ed i locali di ristoro che custodiscono gelosamente la tradizione gastronomica dell'isola, senza contare, fra gli impianti sportivi, una scuola di vela ed una di immersione subacquea. Per la popolazione del luogo la disponibilità di infrastrutture di servizi sociali è assai più limitata: le strutture scolastiche continuano a garantire soltanto la frequenza della scuola dell'obbligo e le strutture sanitarie si limitano ai servizi ambulatoriali e di pronto intervento.  

Relazioni

É una delle località più caratteristiche dell'isola, anche se il penitenziario di Porto Longone, teatro di una clamorosa rivolta nell'estate 1987, ne offusca un po' la fama; il borgo è conservato con criterio e non sembra risentire troppo del massiccio flusso turistico che lo interessa nella stagione balneare. Una curiosità: nel santuario della Madonna di Monserrato è conservata una Madonna identica a quella che si trova nel santuario spagnolo di Montserrat. Il Patrono S. Giacomo si festeggia il 25 luglio.

É una delle località più caratteristiche dell'isola, anche se il penitenziario di Porto Longone, teatro di una clamorosa rivolta nell'estate 1987, ne offusca un po' la fama; il borgo è conservato con criterio e non sembra risentire troppo del massiccio flusso turistico che lo interessa nella stagione balneare. Una curiosità: nel santuario della Madonna di Monserrato è conservata una Madonna identica a quella che si trova nel santuario spagnolo di Montserrat. Il Patrono S. Giacomo si festeggia il 25 luglio.

Località

Mola

Mola

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Porto Azzurro rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.