itala

Descrizione

Comune di pianura, di origine medievale, la cui economia è di tipo prevalentemente agricolo. I pimentelesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate: si raggiungono i 314 metri di quota. L’abitato, che non mostra segni di crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico delle zone pianeggianti; è situato su di un fondovalle percorso dal rio Funtana Brebeis, affluente del rio Mannu.

Storia

Il toponimo, che nella dizione locale compare con “prammentellu”, viene interpretato come derivato della voce sarda “pramma”, cioè ‘palma’; il territorio un tempo sarebbe stato, infatti, ricoperto di palme nane. Qualche studioso ritiene, invece, che si tratti di una correzione del latino FLUMEN, nel significato di ‘fiume’. Tuttavia entrambe le ipotesi non appaiono attendibili. Pertanto, pare che esso abbia un’origine antroponimica: si tratta, infatti, di un composto spagnolo. Secondo uno storico il borgo è sorto nel 1670, presumibilmente dalla fusione di due contrade, divise in due dal rio Funtana Brebeis: “Nuraxi” a est e “Saceni” a ovest. Appartenne alla contrada di Trexenta, feudo degli Alagon, e successivamente fece parte del mandamento di Guasila. Durante il fascismo, per un periodo che va dal 1936 al 1946, fu accorpata al vicino comune di Samatzai, dal quale dipese amministrativamente. Riconquistò la sua piena autonomia nel 1946. Interessante sotto il profilo storico-architettonico è la chiesa parrocchiale dedicata alla Madonna del Carmine, detta chiesa parrocchiale della Beata Vergine del Carmelo, risalente probabilmente alla seconda metà del 1600. La data sulla campana, 1670, non concorda con quella incisa su un costone della navata centrale, che è 1703, e che forse si riferisce a un successivo intervento o a un restauro. L’altare marmoreo, al centro di un presbiterio sopraelevato e delimitato da una balaustra, è anch’esso datato e risale al 1818. Esiste inoltre all’interno della chiesa un organo antico costruito con una tecnica unica in Sardegna.

Economia

Ospita gli ordinari uffici municipali e postali. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, olivo, agrumi, uva e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini ed equini. Il settore economico secondario è costituito da piccole imprese che operano nei comparti alimentare ed edile. Il terziario si compone di una modesta rete distributiva e necessita di servizi più qualificati, come quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Pur non figurando tra le mete turistiche più celebrate della zona, pena anche la mancanza di infrastrutture atte a consentire, a quanti vogliano recarvisi, un facile e comodo soggiorno, possiede comunque valide attrattive in grado di richiamare l’attenzione di coloro che amano la natura e l’archeologia. Le due zone archeologiche che si trovano sul territorio, sono, infatti, meritevoli di una visita; nella prima è possibile ammirare una domus de janas di particolare interesse, perché decorata con vari disegni a rilievo; nell’altra zona sono da visitare invece due gruppi di domus de janas con una decina di tombe. Tra le manifestazioni si segnalano: la festa di San Giovanni con il rito dei falò propiziatori nelle strade e con la stipulazione dei patti del comparatico col vecchio rito dei fiori, a giugno; la festa “de su Cramineddu”, che ricorda la fine e l’inizio dei contratti di lavoro dei braccianti e dei pastori, e la sagra “de s’Accodiu”, entrambe il primo lunedì di settembre. La festa patronale, dedicata alla Madonna del Carmine, si celebra il 16 luglio.

Località

INFO
  • Popolazione 1.171
  • Lat 39° 29' 13,3'' 39.48695278
  • Long 9° 3' 55,76'' 9.06548889
  • CAP 09020
  • Prefisso 070
  • Codice ISTAT 092048
  • Codice Catasto G669
  • Altitudine slm 154 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno
    C/1208
  • Superficie 14.98 Km2
  • Densità 78,17 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 05:03
  • Tramonto 19:39
Contatti
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ODV
NomeIndirizzo
A.V.S. L'ARCOBALENO O.N.L.U.S.VIA CRISPI 2
AVIS COMUNALE DI SAMATZAIVIA MAGGIORE PIBIRI 19
AVIS COMUNALE DI SAMATZAIVIA MAGGIORE PIBIRI 19
LO ZAINO DI GHIGO ONLUSVIA PERGOLESI 28
PROGETTO BENESSERE COOPERATIVA SOCIALEVIA FRATELLI CERVI 26
SEP SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALEVIA PIERGIORGIO FRASSATI 30
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