Descrizione

Centro montano, di origine moderna, ha un'economia basata sulle tradizionali attività agricole e su quelle industriali. I piedimontesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito nelle località di Presa e Vena, nel nucleo urbano minore di Zappello di Campagna e in numerose case sparse. Il territorio, che comprende l'area speciale Monte Frumento delle Concazze, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.847 metri di quota. L'abitato, che sorge su un ripiano lavico che termina con un gradino su un vallone, mostra forti segni di espansione edilizia, nonostante la stasi demografica, determinata in massima parte dal saldo passivo del movimento migratorio; ha un andamento plano-altimetrico inclinato.

Centro montano, di origine moderna, ha un'economia basata sulle tradizionali attività agricole e su quelle industriali. I piedimontesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito nelle località di Presa e Vena, nel nucleo urbano minore di Zappello di Campagna e in numerose case sparse. Il territorio, che comprende l'area speciale Monte Frumento delle Concazze, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.847 metri di quota. L'abitato, che sorge su un ripiano lavico che termina con un gradino su un vallone, mostra forti segni di espansione edilizia, nonostante la stasi demografica, determinata in massima parte dal saldo passivo del movimento migratorio; ha un andamento plano-altimetrico inclinato.

Storia

Deve il suo nome alla sua dislocazione alle pendici di un monte. Il determinante è stato aggiunto nel 1862 con deliberazione del Consiglio comunale, sollecitata dal prefetto della provincia, che fece rilevare che in Campania esisteva un comune omonimo. Le prime attestazioni scritte risalgono agli inizi del XVIII secolo e riportano il nome primitivo, Belvedere, che le fu attribuito quando fu fondata da Ignazio Sebastiano Gravina Amato (1657-1694), terzo Principe di Palagonia; il nome compare in vari documenti ed è riportato dallo storico Vito Amico nel suo Dizionario topografico della Sicilia, del 1756. Successivamente il principe mutò il toponimo, conferendogli anche la sanzione reale. La concessione a edificare è datata 1687; allo stesso anno risale la costruzione del palazzo baronale, dal quale, dal 1689, Ignazio Sebastiano seguì personalmente la realizzazione di nuove abitazioni da destinare ai coloni, nonché quella della chiesa matrice, completata nel 1693, che il principe volle dedicare al culto di Sant'Ignazio di Loyola. Lo sviluppo iniziò nel 1695, con Ferdinando Francesco, figlio primogenito del fondatore, che governò per più di quarant'anni, curando l'espansione settecentesca e la realizzazione di una serie di importanti opere pubbliche. Tra le testimonianze storico-architettoniche si segnalano: Porta San Fratello, edificata nel Settecento in pietra lavica, in stile arabo siculo; la chiesa madre, al cui interno sono custodite pregevoli opere d'arte, tra cui una statua lignea policroma del Seicento, raffigurante Sant'Ignazio; la parrocchiale dell'Immacolata, risalente al XVIII secolo, che conserva altari lignei intagliati, in stile barocco; la chiesa di San Michele, il convento dei Padri Cappuccini, il palazzo dei principi Gravina. Degni di nota per il loro valore artistico sono: il monumento ai caduti della prima guerra mondiale, dello scultore Enrico Gazzetti di Roma, e la fontana del “Pupo”.

Deve il suo nome alla sua dislocazione alle pendici di un monte. Il determinante è stato aggiunto nel 1862 con deliberazione del Consiglio comunale, sollecitata dal prefetto della provincia, che fece rilevare che in Campania esisteva un comune omonimo. Le prime attestazioni scritte risalgono agli inizi del XVIII secolo e riportano il nome primitivo, Belvedere, che le fu attribuito quando fu fondata da Ignazio Sebastiano Gravina Amato (1657-1694), terzo Principe di Palagonia; il nome compare in vari documenti ed è riportato dallo storico Vito Amico nel suo Dizionario topografico della Sicilia, del 1756. Successivamente il principe mutò il toponimo, conferendogli anche la sanzione reale. La concessione a edificare è datata 1687; allo stesso anno risale la costruzione del palazzo baronale, dal quale, dal 1689, Ignazio Sebastiano seguì personalmente la realizzazione di nuove abitazioni da destinare ai coloni, nonché quella della chiesa matrice, completata nel 1693, che il principe volle dedicare al culto di Sant'Ignazio di Loyola. Lo sviluppo iniziò nel 1695, con Ferdinando Francesco, figlio primogenito del fondatore, che governò per più di quarant'anni, curando l'espansione settecentesca e la realizzazione di una serie di importanti opere pubbliche. Tra le testimonianze storico-architettoniche si segnalano: Porta San Fratello, edificata nel Settecento in pietra lavica, in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABOSICULO'>arabo siculo</a>; la chiesa madre, al cui interno sono custodite pregevoli opere d'arte, tra cui una statua lignea policroma del Seicento, raffigurante Sant'Ignazio; la parrocchiale dell'Immacolata, risalente al XVIII secolo, che conserva altari lignei intagliati, in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCO'>barocco</a>; la chiesa di San Michele, il convento dei Padri Cappuccini, il palazzo dei principi Gravina. Degni di nota per il loro valore artistico sono: il monumento ai caduti della prima guerra mondiale, dello scultore Enrico Gazzetti di Roma, e la fontana del “Pupo”.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario, favorito dalla fertilità del terreno e dalla temperatura mite, è presente con la coltivazione di ortaggi, olivo, agrumeti e altri frutteti e con una fiorente viticoltura nonché con l'allevamento di suini. Il settore industriale è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni, per lo più fabbriche artigiane, che operano prevalentemente nei comparti: alimentare, meccanico, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione e dell'edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell'insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Nelle scuole del posto si impartisce la sola istruzione obbligatoria. Per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca “A. Silvestri”. Le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario, favorito dalla fertilità del terreno e dalla temperatura mite, è presente con la coltivazione di ortaggi, olivo, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> e altri frutteti e con una fiorente viticoltura nonché con l'allevamento di suini. Il settore industriale è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni, per lo più fabbriche artigiane, che operano prevalentemente nei comparti: alimentare, meccanico, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione e dell'edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell'insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Nelle scuole del posto si impartisce la sola istruzione obbligatoria. Per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca “A. Silvestri”. Le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

L'aria salubre, le bellezze dell'ambiente naturale, la tranquillità del luogo e la genuinità dei suoi prodotti costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento potrebbe portare a un incremento della presenza turistica nella zona. Offre, comunque, la possibilità di effettuare interessanti escursioni nei dintorni, il che determina un certo movimento turistico in estate. Tra le manifestazioni meritano di essere citati: il premio regionale di poesia e il trofeo “Sant'Ignazio” (gara podistica), a luglio; le gare gastronomiche, tra luglio e agosto. La festa del Patrono, Sant'Ignazio di Loyola, si celebra il 31 luglio.

L'aria salubre, le bellezze dell'ambiente naturale, la tranquillità del luogo e la genuinità dei suoi prodotti costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento potrebbe portare a un incremento della presenza turistica nella zona. Offre, comunque, la possibilità di effettuare interessanti escursioni nei dintorni, il che determina un certo movimento turistico in estate. Tra le manifestazioni meritano di essere citati: il premio regionale di poesia e il trofeo “Sant'Ignazio” (gara podistica), a luglio; le gare gastronomiche, tra luglio e agosto. La festa del Patrono, Sant'Ignazio di Loyola, si celebra il 31 luglio.

Località

Bellini, Monte Frumento delle Concazze, Presa, Tavola, Vena, Zappello di Campagna

Bellini, Monte Frumento delle Concazze, Presa, Tavola, Vena, Zappello di Campagna

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Piedimonte Etneo rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.