Descrizione

Centro collinare, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole e su quelle industriali. I pianesi, con un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerose case sparse. Il territorio, che comprende le aree speciali Bacino Rossella-Scansano, lago di Piana degli Albanesi e La Pizzuta (montagna disabitata), è fertile e produttivo per la ricchezza di sorgive; presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 1.333 metri di quota. L’abitato, che sorge sul declivio di due colline in un’ampia conca occupata dal lago artificiale, è interessato da forte espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico inclinato.

Centro collinare, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole e su quelle industriali. I pianesi, con un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerose case sparse. Il territorio, che comprende le aree speciali Bacino Rossella-Scansano, lago di Piana degli Albanesi e La Pizzuta (montagna disabitata), è fertile e produttivo per la ricchezza di sorgive; presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 1.333 metri di quota. L’abitato, che sorge sul declivio di due colline in un’ampia conca occupata dal lago artificiale, è interessato da forte espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico inclinato.

Storia

Nota fino al 1941 come “Piana dei greci”, ha un nome di origini latine, chiaramente derivato da PLANA. In albanese è chiamata “Hora të Arbreshëvet”, ‘città degli albanesi’, in cui il termine “hora”, presente anche nella denominazione locale, è un grecismo, da “chóra”, appunto ‘regione, borgo’. La sua fondazione come nucleo urbano risale all’epoca tardo-medievale, in seguito a uno stanziamento nella zona di un gruppo di profughi albanesi, fuggiti per l’invasione turca. Le prove documentate certe a tal proposito sono esigue, così come sono prive di avvenimenti e pagine memorabili le vicende storiche che contraddistinsero l’antico borgo. Il feudo fu sottoposto alla giurisdizione dell’Arcivescovato di Monreale nell’anno 1488. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati, che costituiscono il suo patrimonio artistico, si segnalano: la chiesa di Santa Maria Odigitria, edificata nel 1644; la parrocchiale di San Giorgio, la più antica, che presenta dei restauri del XVIII secolo; la chiesa madre, dedicata a San Demetrio, costruita nel 1590, con pianta a croce greca e tre navate; la chiesa dell’Annunziata in stile barocco e la chiesa di San Vito eretta nella prima metà del XVIII secolo.

Nota fino al 1941 come “Piana dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECI'>greci</a>”, ha un nome di origini latine, chiaramente derivato da PLANA. In albanese è chiamata “Hora të Arbreshëvet”, ‘città degli albanesi’, in cui il termine “hora”, presente anche nella denominazione locale, è un grecismo, da “chóra”, appunto ‘regione, borgo’. La sua fondazione come nucleo urbano risale all’epoca tardo-medievale, in seguito a uno stanziamento nella zona di un gruppo di profughi albanesi, fuggiti per l’invasione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=TURCA'>turca</a>. Le prove documentate certe a tal proposito sono esigue, così come sono prive di avvenimenti e pagine memorabili le vicende storiche che contraddistinsero l’antico borgo. Il feudo fu sottoposto alla giurisdizione dell’Arcivescovato di Monreale nell’anno 1488. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati, che costituiscono il suo patrimonio artistico, si segnalano: la chiesa di Santa Maria Odigitria, edificata nel 1644; la parrocchiale di San Giorgio, la più antica, che presenta dei restauri del XVIII secolo; la chiesa madre, dedicata a San Demetrio, costruita nel 1590, con pianta a croce <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECA'>greca</a> e tre navate; la chiesa dell’Annunziata in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCO'>barocco</a> e la chiesa di San Vito eretta nella prima metà del XVIII secolo.

Economia

È sede di Pro Loco. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, olivi, agrumeti e altri frutteti nonché con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: estrattivo, alimentare, dei laterizi, della metallurgia, della produzione e distribuzione di energia elettrica e dell’edilizia. Vanto dell’artigianato locale sono i ricami in oro, le pitture su stoffa e le ceramiche artistiche. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale, che assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali figura una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le scuole dell’obbligo e un istituto magistrale; per l’arricchimento culturale sono presenti molteplici biblioteche. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvedono anche un periodico e un’emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione campi di calcio, da tennis e da pallavolo. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, olivi, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> e altri frutteti nonché con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: estrattivo, alimentare, dei laterizi, della metallurgia, della produzione e distribuzione di energia elettrica e dell’edilizia. Vanto dell’artigianato locale sono i ricami in oro, le pitture su stoffa e le ceramiche artistiche. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale, che assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali figura una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le scuole dell’obbligo e un istituto magistrale; per l’arricchimento culturale sono presenti molteplici biblioteche. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvedono anche un periodico e un’emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione campi di calcio, da tennis e da pallavolo. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

L’aria salubre, la suggestiva cornice paesaggistica, la genuinità dei prodotti del luogo e la valorizzazione delle antiche tradizioni albanesi costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento potrebbe portare a un incremento della presenza turistica nella zona. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: la sagra delle sfingi, a gennaio; il carnevale; i riti della Settimana Santa e la consegna del “Brezzi”, a Pasqua; la sagra del cannolo, a febbraio; la manifestazione civile in ricordo del 14 maggio 1947, a maggio; la festa di San Giorgio, ad aprile; la festa dell’Assunta ad agosto; la fiera del bestiame, a settembre; la festa di San Demetrio a ottobre. La festa della Patrona, Maria Santissima Odigitria, si celebra il 2 settembre. Ha dato i natali al glottologo Demetrio Camarda (1821-1882) e al politico Nicola Barbato (1856-1922).

L’aria salubre, la suggestiva cornice paesaggistica, la genuinità dei prodotti del luogo e la valorizzazione delle antiche tradizioni albanesi costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento potrebbe portare a un incremento della presenza turistica nella zona. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: la sagra delle sfingi, a gennaio; il carnevale; i riti della Settimana Santa e la consegna del “Brezzi”, a Pasqua; la sagra del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=CANNOLO'>cannolo</a>, a febbraio; la manifestazione civile in ricordo del 14 maggio 1947, a maggio; la festa di San Giorgio, ad aprile; la festa dell’Assunta ad agosto; la fiera del bestiame, a settembre; la festa di San Demetrio a ottobre. La festa della Patrona, Maria Santissima Odigitria, si celebra il 2 settembre. Ha dato i natali al glottologo Demetrio Camarda (1821-1882) e al politico Nicola Barbato (1856-1922).

Località

Bacino Rosella-Scansano, Lago di Piana degli Albanesi

Bacino Rosella-Scansano, Lago di Piana degli Albanesi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Piana degli Albanesi rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.